31 gennaio 2011

E bravi gli egiziani

Speriamo di poter seguire presto le orme degli egiziani... Intanto firma per mandare loro la nostra solidarietà!


Per perdere, come si fa?

Dialogo tra la sinistra italiana e un guru elettorale.
S.I.: Voglio proprio perdere, ma non in maniera risicata, oppure casuale. Voglio perdere con cognizione di causa, per meriti solo ed esclusivamente miei.
G.E.: Semplice: dì che vuoi alzare le tasse. Gli italiani odiano le tasse, soprattutto quelli che già ne pagano tante. Ecco: se proponi la patrimoniale vedrai che non ti voterà nessuno!
S.I.: Mi sembra un po' poco. Cioè, con la crisi del berlusconismo, non è che i disperati comunque mi votano? Mi spiego: potrebbero vedere in me un argine al degrado in cui Berlusconi ha portato questo paese, e pur di non essere più lo zimbello del mondo sarebbero comunque disposti a votarmi! Come posso contrastare questa pericolosa deriva?
G.E.: Questo è veramente un difficile quesito... Fammi riflettere... Ecco, ci sono: proponi una mega super infinita coalizione contro Berlusconi, del tipo: tutti quelli che hanno sempre perso salgano sulla stessa barca! Così sembrerete un branco di disperati, che non sanno proprio che pesci prendere, e gli anti-berlusconiani non vedranno di certo in voi la speranza del cambiamento, anzi. Penseranno che il voto a Berlusconi è più utile proprio perché ci sarebbero più possibilità di mettere fine a Berlusconi se ci pensa lui con le sue stesse mani!
S.I.: Sei geniale, affare fatto. Grazie, questa volta l'abbiamo scampata grossa: ci hai salvato da una possibile vittoria...



30 gennaio 2011

Ci siamo scordati la politica

In 2 ore di trasmissione gli esponenti del Pdl non hanno risposto al quesito: al di là di quello che decideranno i giudici, quali sono le loro considerazioni politiche sul caso Ruby?



29 gennaio 2011

Vi briffo

La sottoscritta ieri a L'ultima parola.
Ne vedrete di ogni!


27 gennaio 2011

Cara Nicole, sta a te riprenderti i tuoi sogni

Mi rivolgo a te, cara Nicole. Siamo coetanee, siamo concittadine, e abbiamo anche qualche amico in comune. Siamo ambedue di madrelingua inglese e abbiamo fatte entrambe danza per tanti anni. Fino a un certo punto le nostre vite, quindi, sono state molto simili. Frequentavamo gli stessi locali e a Rimini facevamo probabilmente le stesse cose. Poi le nostre strade si sono separate, tu sei andata a Milano e io a Roma. E qui mi fermo, perché ho già commentato, sempre su questo blog, il mio giudizio sulle tue attività pregresse e su ciò che è emerso dalle indagini.

Ho anche scritto che per le ragazze coinvolte nel caso Ruby non ho nessuna pietà, ma solo indignazione. Ed è tuttora così. Ma la sicurezza che hai ostentato in maniera arrogante nei confronti dei giornalisti subito dopo lo scoppio dello scandalo si sta ora sgretolando, e sta lasciando il posto alla naturale fragilità di una 25enne, che solo fino a pochi giorni fa credeva di avere il mondo in mano, con la frequentazione dell’uomo più ricco e potente del paese e con l’avvio di una carriera invidiabile. Oggi ti sei ritrovata a essere la pietra dello scandalo e il capro espiatorio di un sistema di cui tu sei stata artefice e responsabile, ma che probabilmente avevi preso con troppa leggerezza.

Feste, belle ragazze, divertimento: perché non buttarcisi dentro, soprattutto considerato che rispetto alle altre tu avevi una marcia in più, con le tue origini ben più fortunate delle “sudamericane che vengono dalle favelas” e un passato diverso dalla “zoccola”? Eppure hai peccato di leggerezza, e non sei riuscita a cogliere il discrimine delle ultime decisioni che hai preso rispetto al passato. Nel momento in cui hai accettato la candidatura nel listino bloccato di Formigoni, per la quale sono state addirittura convocate riunioni straordinarie e falsificato firme, sei passata dal tuo divertimento e godimento privato al legittimo interesse pubblico. E se “a lui fa comodo mettere te e me in Parlamento, perché dice "Bene, me le sono levate dai coglioni e lo stipendio lo paga lo Stato"”, tu quel posto lo hai accettato, e con esso tutte le sue conseguenze. E cioè lo sdegno, la riprovazione pubblica e la richiesta delle tue dimissioni.

Cara Nicole, mi rivolgo a te perché con quelle lacrime agli occhi e quella vita rovinata, tu che hai 25 anni e “vuoi sposarti e avere dei figli”, e che hai paura che questo immenso scandalo e le indagini a tuo carico mettano in pericolo i tuoi sogni, hai ancora la possibilità di riscattarti. Puoi finalmente raccontare la verità, addossarti le tue eventuali responsabilità e parando così te stessa e non “il culo flaccido” del Presidente. Tutti noi possiamo sbagliare, e senz’altro la tua giovane età ti aiuta. E allora liberati da questo sistema che ti vuole avvocato d’ufficio del Presidente, e rivolgiti finalmente ai cittadini, per i quali hai deciso di diventare una rappresentante. Solo così potrai legittimamente coltivare i tuoi sogni di futura mamma e tornare a essere una mia coetanea che fa la spola fra Milano e Rimini e che può guardare tutti dritto negli occhi, senza esitazione.


Per me la politica è...

Definizione enciclopedica della politica a cura di Nicole Minetti:
La politica è un casino. Cioè cade lui... Cadiamo noi. A lui fa comodo mettere te e me in Parlamento, perché dice "Bene, me le sono levate dai coglioni e lo stipendio lo paga lo Stato".
Non poteva essere più esplicita. E per questo la ringraziamo.
Ma intanto a noi rimane una grande amarezza.


26 gennaio 2011

Telefono senza fili

Nicole Minetti intercettata con la sua assistente:
Tu hai mai sentito dire dalla sua bocca: "oh, fermi un attimo, guarda che lei è una brava ragazza?" Lui pur di salvare il suo culo flaccido non se ne frega di niente.
Silvio Berlusconi da Gad Lerner:
E' una ragazza brillante, una che ha due lauree, che si è fatta da sé, che è di madre lingua inglese...
Ora ci provo anch'io, vediamo se come la Minetti riesco a ottenere il risultato immediato:
Oh, ma io non lo so. Ma vi rendete conto che Berlusconi sta sputtanando il paese in giro per il mondo, ma non ha alcuna intenzione a mollare la poltrona? Sarebbe ora si desse una mossa!



"Pari opportunità". Bisogna vedere a chi.

Carfagna: "Non giudico comportamenti non accertati". Da ministro delle pari opportunità potrebbe almeno chiedere che il governo versi le somme che Berlusconi ha dato alle ragazze ai disabili e indigenti.
E invece niente.


N'artra telefonata?!

L'incontenibile Silvio Berlusconi telefona anche a Carlo Verdone. Ma nu je conviene penniente.




25 gennaio 2011

Che smacco

Ma sapete qual è la cosa che mi fa più ridere di tutta questa farsa da circo?
Che la Zanicchi non si è alzata come invece comandato da B.!



24 gennaio 2011

Ha più colpa B. o V.+D.+B.?

Dobbiamo cambiare il bersaglio: la colpa del fatto che Berlusconi tiene in ostaggio il paese è di Veltroni, D'alema e Bersani, che non garantiscono un'alternativa credibile e occupano il posto dell'opposizione. A casa, please.
Pensiero elaborato su Il Fatto quotidiano.


23 gennaio 2011

Smania giovanile


Sapete come io sia affezionata ai Giovani Democratici, considerate le intense elezioni primarie cui ho partecipato due anni e mezzo fa (e no, non partecipo alla direzione nazionale di cui sarei membro, considerato che viene convocata sempre in giorno feriale e inoltre alle due cui ho partecipato mi sembrava che le decisioni si prendessero nei piani sottostanti - precisamente al secondo piano, mentre noi eravamo al terzo).
E allora ogni tanto m'imbatto sul sito internet dei Giovani Dem, per vedere cosa combinano.
Purtroppo devo constatare non un gran che. Due campagne in due anni e mezzo, come potete vedere sopra e qui: "stranieri di nome, italiani di fatto" e "contro l'omofobia".
Avanti di questo passo, entro 6 mesi dovrebbe uscire la terza campagna.
Quando si parla di smania giovanile...



22 gennaio 2011

Diamo i numeri

Quello che un tempo chiamavano giornalismo, oggi è diventato un elenco telefonico con i numeri di Berlusconi e di Santoro.
Prima di passare alla trasformazione successiva, non sarebbe il caso di fermarci?


21 gennaio 2011

E via il primo

Cosa deve fare il Presidente Berlusconi per suscitare anche solo un minimo tentennamento da parte dei suoi uomini, che in questi giorni si stanno sperticando per difendere lui e la sua bontà incompresa? Questa è la domanda che lascia più perplessi e cui anche l'Economist ha provato a rispondere.
Finalmente oggi, però, sorgono i primi dubbi, espressi dall'ex magistrato e oggi sottosegretario Alfredo Mantovano:
Bisogna mostrarsi senza timore di fronte ai pm.
E ancora:
Non ho ben capito la riunione degli avvocati eletti nelle file del Pdl, sull'invito a comparire. Francamente credo abbiano avuto un altro mandato dagli elettori.
Quanto scommettiamo che, ora che la barca si trova in mezzo alla tempesta, la critica di Mantovano non sarà l'ultima?
Sono un'irrimediabile ottimista, spero di non venire disillusa anche questa volta.



19 gennaio 2011

La carne dal macellaio


Tutto lo squallore che ci è crollato addosso con l'apertura della casa di Berlusconi all'opinione pubblica un merito ce l'ha: ci costringe a fermarci e a riflettere.
Perché sorprenderci tanto, se ogni giorno in tv ci sono donne quasi nude e non parlanti (meglio così) che affiancano uomini ben vestiti che le guardano con sorriso ammiccante e commenti come se fossero davanti al bancone del macellaio per scegliere un buon pezzo di carne? Perché nessuno (o quasi) ha sollevato una considerazione indignata, una denuncia, un atto contro questa mercificazione delle donne, che non può che concludersi con la naturale compravendita di corpi e vite per il sollazzo dell'uomo pieno di soldi di turno?
Una domanda alle donne: con un'immagine così che passa alla tv, primo e indiscusso organo di comunicazione nel nostro paese, quando vi trovate per la strada, passeggiando sul marciapiede, come pensate che quello stesso uomo che vi passa accanto e che ha appena spento la tv che mandava in onda un culo e due tette vi stia guardando?
Ecco. Forse è arrivato il momento di riporre la carne nel banco del macellaio e restituire dignità e umanità alla tv.


18 gennaio 2011

Nessuna pietà, solo indignazione

Non so voi, ma io per queste ragazze coinvolte nel bordello di Berlusconi e che ora vanno in giro incappucciate per difendere la loro dignità non provo nessuna pietà.
E lo spiego qui, su Il Fatto quotidiano.


Il prezzo de Il Giornale


Come potrebbe partire la mia giornata senza dare un'occhiata alla prima pagina de Il Giornale, che offre quotidianamente un mondo all'incontrario?
Se la prima notizia di ieri era che il Presidente del Consiglio avesse una fidanzata, oggi è la procura che fa le orge. Cioè, una procura che indaga sulle orge altrui (ma non per annotarsi posizioni e qualità delle prestazioni, ma per verificare se vi sono prove che dimostrino il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, sia adulta che minorile), è una procura che fa le orge.
E poi guardate a lato: che le donne partecipanti alle "feste" siano delle opportuniste non vi è alcun dubbio. Ma l'immagine di Berlusconi che esce dalla lettura delle intercettazioni e quindi dei racconti di quelle feste è tutto fuorché generosa. Sembra piuttosto quella di uno che viene coglionato da tutti (pure da Fede e Mora!) e schifato dalle ragazze che infatti gli chiedono sempre di più.
Ma tutto ha un prezzo, ed evidentemente quelli del Giornale sono pagati molto bene.



14 gennaio 2011

Hahaha


Indagata per favoreggiamento della prostituzione sia adulta che minorile, la consigliera regionale Minetti se la ride.
Forse del fatto che su nostro libro paga questi signori continuano a prenderci per il culo, e a noi questa cosa sembra piacere molto?


13 gennaio 2011

A scuola

Il prefetto di Genova accusato per i 100.000€ nostri utilizzati per ristrutturargli il bagno: "Non sono stato messo al corrente dei costi".
Scajola ha fatto scuola.


Alternativa

Vendola dice che Berlusconi, schieratosi con Marchionne, è passato da Forza Italia a Crepa Italia. Sarei curiosa di sapere l'alternativa proposta da Vendola alla cassa integrazione degli operai Fiat.


12 gennaio 2011

La "giusta" direzione

Per chi ci sarà ci vediamo lì. Ormai la mia partecipazione a iniziative "contro" è diventata reazionaria.


Sarah, non convinci manco il mio cane

E finalmente Sarah parlò:

Sarah Palin: "America's Enduring Strength" from Sarah Palin on Vimeo.

Il Presidente Regan disse: "Dobbiamo rifiutare l'idea che ogni volta che una legge è infranta, anziché il colpevole sia la società a esserlo. E' tempo di riappropriarci dell'idea americana per cui ogni individuo è responsabile delle proprie azioni. Azioni di mostruosa criminalità sono indipendenti: cominciano e finiscono con i criminali che le commettono. Non in maniera collettiva, con tutti i cittadini di uno stato.
Per carità, siamo tutti d'accordo che la responsabilità penale è individuale, in prigione ci va colui che ha premuto il grilletto, e se del caso quello che lo ha aiutato o quello che gliel'ha ordinato.
La Palin però fa la finta tonta: vorrebbe negare forse che le istituzioni, la tv, i giornali, cioè le persone che lì lavorano, che sono più in vista e che hanno ruoli decisionali importanti, costituiscono un modello comportamentale per un paese, cioè per i cittadini che ne fanno parte?
Se così fosse, dovrei allora ricredermi sul ruolo che l'industria hollywoodiana ha avuto nell'imporre l'American dream al resto del mondo; i partiti potrebbero sprecare meno energie nel controllo delle poltrone Rai; Al Gore è un cazzone perché chiunque al posto suo potrebbe promuovere con eguali risultati la battaglia contro il cambiamento climatico.
E invece no, cara Sarah. Se anche tu hai accettato di essere commentatrice su Fox news e sei così attiva sulla rete, pronta a commentare ogni starnuto intorno a te, è perché sai bene che nell'esprimere le tue idee puoi convincere altri a pensarla come te. Puoi diventare un punto di riferimento, e persino un modello, per un gruppo di persone, piccolo o grande che sia. E su questo esercitare un'influenza.
E allora, se sul tuo sito avevi pubblicato un mirino sulla circoscrizione della deputata cui hanno sparato, vuoi poi lavartene le mani e dire che la "responsabilità è individuale"?
Se fosse veramente così, allora tu saresti una cazzona che perde solo tempo e parla a vanvera.
Purtroppo (per noi), però, non è così.


11 gennaio 2011

Non mi dice che son bravo!

Il Presidente del Piemonte Cota:
"Mamma, ma perché se a scuola ci ho i voti buoni la maestra non mi dice che sono bravo?".
"Non ti curar di loro. Puoi farti i complimenti anche da solo!".
"Ok mamma, allora me lo dico da solo (e lo scrivo al Sole 24 Ore). Bravo Roberto, bravo!".



Che scema.

Il Papa: i corsi di educazione sessuale "riflettono un'antropologia contraria alla fede e alla retta ragione". E io che pensavo che in tutto il mondo lo facevamo uguale...


10 gennaio 2011

E' fatta.

Comunicato ufficiale di Mediaset: esclusi i 3 concorrenti del Grande Fratello che hanno bestemmiato. Ad aprile si vota.


Vittime di una scelta obbligata

Colpa dei politici, degli imprenditori, dei sindacati e di qualche fannullone. Fatto sta che se gli operai della Fiat non vogliono andare a casa devono votare sì. Cornuti e mazziati.
Il mio post su Il Fatto quotidiano.


Facciamoci furbi (per davvero)

Chiedere che Fini si dimetta da Presidente della Camera mi sembra obbligato se proveniente da una parte dello schieramento politico, ma non per forza condivisibile dallo spettro politico tutto.
Chiedere però che Fini durante i suoi appuntamenti pre-elettorali/partitici non usi l'auto blu e tutto ciò che i cittadini gli mettono a disposizione in qualità di Presidente della Camera, mi sembra doveroso da parte di noi cittadini, che facciamo fatica a considerare quelli (auto, autista, aereo, elicottero, etc.), come mezzi che paghiamo noi e che per questo dovremmo deciderne l'utilizzo. E anche perché 142.000€ l'anno di sola auto blu, soprattutto in tempo di crisi, non sono pochi.
Così, tanto per non avvalorare la tesi di quelli che gli chiedono le dimissioni da Presidente della Camera.


9 gennaio 2011

Propaganda sui binari

Di rientro a Roma mi sono imbattuta a Falconara Marittima, durante il cambio treno, nelle notizie diffuse a mezzo megafono dalle Ferrovie dello stato.
L'ultima mi è sembrata alquanto intimidatoria per gli utenti delle Ferrovie sprovvisti di biglietto, e su per giù faceva così:
A Buenos Aires mamma con figlia scappa dal controllore perché senza biglietto. Nella sua folle corsa non fa in tempo a mettere giù la figlia per attraversare i binari che passa un treno. Fortunatamente la figlia era molto piccola ed è riuscita a salvarsi con il suo corpicino che ha aderito alla banchina. Buon viaggio da Trenitalia.
Che dite, l'effetto propaganda ha contagiato anche le Ferrovie?


7 gennaio 2011

Impossibile da credersi, eh?

Attacco del Giornale a Avaaz.org.
Per alcuni risulta incomprensibile che ci siano dei cittadini che credono in (e finanziano) movimenti liberi che si battono per cambiare l'esistente.


6 gennaio 2011

La prossima volta sarai più fortunato

Non sto qui a spiegarvi perché in un giorno di festa navigavo sul sito del Partito democratico (la mia vita non è così triste come potrebbe sembrare...).
Però ho trovato questo, e non ho resistito nel condividerlo con voi. Mi sembra la perfetta immagine di quello che è il Pd oggi: una bella scatola con dentro niente.



4 gennaio 2011

Pane e diritti

Il 70% dei giovani lavoratori non è iscritto al sindacato. Motivo: "rischio di ritorsioni". Bel modo di entrare nel mondo del lavoro.


2 gennaio 2011

Sei di destra? Te la fai sotto!

Alcuni scienziati britannici hanno scoperto che le persone che si definiscono di destra hanno l'area associata alle emozioni e alla paura, che si chiama amigdala, più grande, e l'area del cervello in cui risiedono il coraggio e l'ottimismo, la corteccia del cingulate, più piccola, rispetto alle persone che si definiscono di sinistra.
Eviterò di prendere i meriti che ci spetterebbero (semo mejo noi!!!), ma cercherò di rimanere sul livello scientifico per dire che:
  1. Bossi è un vero uomo di destra
  2. Berlusconi si rivela come sempre la figura più controversa (e paracula) dello spettro politico, giocando sulle paure della gente e allo stesso tempo vendendo ottimismo in ogni occasione.
L'ennesima dimostrazione, forse, che la politica italiana non sia circoscrivibile neanche dalla scienza. Anche perché immaginarmi quelli del Piddì come cuor di leone mi lascia un po' perplessa.
Si sa: a qualcuno tocca pure fare lo sporco lavoro dell'eccezione che conferma la regola. E noi in questo siamo dei grandi esperti.