30 ottobre 2009
Contro l'omertà, la verità
E per chi non volesse stare fermo a guardare, oggi alle 15 il sit-in organizzato dai Giovani Comunisti davanti a Palazzo Chigi, cui hanno aderito anche gli Studenti Coscioni e i giovani dell'Idv.
29 ottobre 2009
Patto fra gentiluomini
Berlusconi nell'"attesissimo" libro di Bruno Vespa:
Ho visto il video [di Marrazzo], ho allungato la mano sul telefono e ho chiamato il presidente Marrazzo. Gli ho detto che c’erano sul mercato delle immagini in grado di nuocergli, gli ho dato il numero dell’agenzia che aveva offerto il video e lui mi ha cordialmente ringraziato... Ho fatto tutto il contrario di come si sarebbe comportato qualche esponente della sinistra.A me sembra che abbia fatto il contrario di quello che avrebbe dovuto fare un Presidente del Consiglio: denunciare un episodio di estorsione a danno di un uomo delle istituzioni.
28 ottobre 2009
L'informazione costa
Sono molto interessanti i dati pubblicati su Radicali.it sui fondi all'editoria del 2008. Un totale di 200 milioni di euro, che vedono sul podio Libero (quasi 8 milioni), l'Unità e l'Avvenire (6 milioni a testa).
Io non sono per il mercato duro e puro, che guarderebbe soltanto alle copie vendute o allo share di una trasmissione (consiglio la lettura dell'editoriale di Pierluigi Battista sul Corsera di oggi: "La difesa di Radio Radicale, servizio pubblico e non privilegio").
Sono sicura, però, che qualche razionalizzazione potrebbe esser fatta, anche in nome del pluralismo e dell'informazione libera.
Io non sono per il mercato duro e puro, che guarderebbe soltanto alle copie vendute o allo share di una trasmissione (consiglio la lettura dell'editoriale di Pierluigi Battista sul Corsera di oggi: "La difesa di Radio Radicale, servizio pubblico e non privilegio").
Sono sicura, però, che qualche razionalizzazione potrebbe esser fatta, anche in nome del pluralismo e dell'informazione libera.
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Figlia di interessi
Silvio Berlusconi, con la scarlattina, chiama Ballarò in diretta:
Come si chiamava, già? Ah, sì: conflitto di interessi.
Ho saputo del video [di Marrazzo] da mia figlia Marina, me ne ha parlato come fa una figlia al padre.Peccato che la figlia sia la Presidente di Mondadori, che Mondadori sia una casa editrice che possiede libri, giornali e riviste, e che il papi in questione sia il Presidente del Consiglio.
Come si chiamava, già? Ah, sì: conflitto di interessi.
27 ottobre 2009
Legalità per chi ce l'ha
Mi scuso con i miei lettori (quei pochi che ogni tanto si imbattono in questo blog, andrebbero maggiormente curati) per il lungo week-end, ma le cose di cui parlare sono state talmente tante, che ho avuto l'imbarazzo della scelta.
Ho deciso, e ciò di cui mi preme maggiormente scrivere è il caso Marrazzo.
Personalmente non mi interessa se lui vada a trans, a donne, a cavalli. Certo, preferirei non dover sapere, nel senso che le cose del suo letto mi rimangono indifferenti fin tanto che non le so.
Ciò che colpisce di tutta questa storia, però, è che il Presidente della regione Lazio fosse ricattabile, alla mercé non solo di alcune transessuali (che sembrerebbe avrebbero girato un video anche loro), ma anche di alcuni carabinieri corrotti. Questi ultimi sono la nota dolente di tutta la storia: com'è possibile che un uomo delle istituzioni, trovatosi davanti a un ricatto, non abbia sentito l'esigenza di denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine? E' accettabile che un uomo delle istituzioni non sia lui stesso il promotore della legalità?
Hanno torto i cittadini che, vedendo chi li guida, decidono di non rispettare le leggi, sottostando anche loro a ricatti, o facendosene loro stessi promotori?
Ho deciso, e ciò di cui mi preme maggiormente scrivere è il caso Marrazzo.
Personalmente non mi interessa se lui vada a trans, a donne, a cavalli. Certo, preferirei non dover sapere, nel senso che le cose del suo letto mi rimangono indifferenti fin tanto che non le so.
Ciò che colpisce di tutta questa storia, però, è che il Presidente della regione Lazio fosse ricattabile, alla mercé non solo di alcune transessuali (che sembrerebbe avrebbero girato un video anche loro), ma anche di alcuni carabinieri corrotti. Questi ultimi sono la nota dolente di tutta la storia: com'è possibile che un uomo delle istituzioni, trovatosi davanti a un ricatto, non abbia sentito l'esigenza di denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine? E' accettabile che un uomo delle istituzioni non sia lui stesso il promotore della legalità?
Hanno torto i cittadini che, vedendo chi li guida, decidono di non rispettare le leggi, sottostando anche loro a ricatti, o facendosene loro stessi promotori?
22 ottobre 2009
La famosa via di mezzo
La maggioranza:
La scelta del candidato alle regionali potrebbe rivelarsi una bega determinante per l'equilibrio della maggioranza. Berlusconi ormai ha deciso di concedere tutto alla Lega, ma c'è chi non ci sta a dare il Piemonte e il Veneto a Bossi e si fa già sentire (Galan, Fini, e chi pensa con la testa sua).
Proposta: delle belle primarie, di quelle vere, che servono cioè a scegliere il candidato alle elezioni, non sarebbero un escamotage producente rispetto ai patti notturni cui Berlusconi dovrà sottoporsi?
Quando le primarie non ci sono, e sarebbe meglio averle.
L'opposizione:
Coloro che dovrebbero contrastare le scelte del governo sono scomparsi dalla scena politica italiana: troppo impegnati a eleggere il coordinatore di circolo, quello cittadino, quello provinciale, quello regionale, e il Segretario nazionale. Non c'è elezione interna che non venga fatta attraverso un'elezione primaria: non sarà un po' troppo? Ma soprattutto, perché fare le primarie per scegliere gli organi interni del partito, e non farle quando c'è da compilare le liste per le elezioni cui saranno chiamati i cittadini a decidere?
Quando le primarie ci sono, fin troppo, e soprattutto per la decisione sbagliata.
Ecco finalmente un caso in cui, in Italia, la via di mezzo sarebbe auspicabile: le primarie.
La scelta del candidato alle regionali potrebbe rivelarsi una bega determinante per l'equilibrio della maggioranza. Berlusconi ormai ha deciso di concedere tutto alla Lega, ma c'è chi non ci sta a dare il Piemonte e il Veneto a Bossi e si fa già sentire (Galan, Fini, e chi pensa con la testa sua).
Proposta: delle belle primarie, di quelle vere, che servono cioè a scegliere il candidato alle elezioni, non sarebbero un escamotage producente rispetto ai patti notturni cui Berlusconi dovrà sottoporsi?
Quando le primarie non ci sono, e sarebbe meglio averle.
L'opposizione:
Coloro che dovrebbero contrastare le scelte del governo sono scomparsi dalla scena politica italiana: troppo impegnati a eleggere il coordinatore di circolo, quello cittadino, quello provinciale, quello regionale, e il Segretario nazionale. Non c'è elezione interna che non venga fatta attraverso un'elezione primaria: non sarà un po' troppo? Ma soprattutto, perché fare le primarie per scegliere gli organi interni del partito, e non farle quando c'è da compilare le liste per le elezioni cui saranno chiamati i cittadini a decidere?
Quando le primarie ci sono, fin troppo, e soprattutto per la decisione sbagliata.
Ecco finalmente un caso in cui, in Italia, la via di mezzo sarebbe auspicabile: le primarie.
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La magia di Tremonti
Fausto Bertinotti, pagina 5 de La Stampa di oggi.
[La dichiarazione di Tremonti] resta lì come una weltanschauung senza alcun rapporto con la realtà. E semmai ne avesse uno, sarebbe la conservazione di quello che c'è con annesse le paure di tutto quello che è nuovo e diverso. [...] Non è insomma una visione dinamica del lavoro, in cui l'accento andrebbe messo su chi lavora o dovrebbe lavorare.Queste dichiarazioni del Pdl fanno succedere delle cose incredibili, come una radicale che cita un rifondarolo...
21 ottobre 2009
Fisso alla sparata
Se dobbiamo prendere sul serio l'ultima uscita dei nostri governanti, che con una sparata dietro l'altra continuano a dominare l'agenda politica anziché farsela dettare dall'attualità e dai watchdog mediatici, allora sento di esprimermi e di dire che è l'ennesima bella cazzata.
Il posto fisso eretto a valore da Tremonti si traduce nella diminuzione della libertà dei cittadini di poter aspirare a un lavoro al pari delle proprie possibilità e ambizioni.
La sicurezza cui ambire e cui l'ultima dichiarazione di Tremonti si ispira è quella del reddito fisso e universale, garantito in tutti i paesi europei eccetto l'Italia e gli altri fanalini di coda come noi.
Da qui una riflessione, che parte sempre dal presupposto di prendere sul serio l'ultima sparata del Pdl: la dichiarazione di Tremonti è la presa di coscienza che il Pdl, nei suoi anni di governo in questo ultimo quindicennio, ha fallito nella sua rivoluzione liberale promessa dal '94, che non solo non è riuscita nel suo intento, ma che non è proprio mai cominciata.
Il ministro dell'economia vorrebbe quindi trasferire la doverosa garanzia dei lavoratori ad avere un reddito fisso, che permetta a tutti di vivere una vita serena, dallo stato, che ha fallito, alle aziende, che dovrebbero accollarsi l'onere del mantenimento dei suoi dipendenti.
Il risultato di tale operazione totalitaria sarebbe un ulteriore decadimento di questo paese, che conterebbe su cittadini tristi e demotivati, lontani anni luce dalla felicità costituzionale americana. Ritengo desolante, infatti, che nelle statistiche europee siano i nostri giovani quelli che spiccano per l'ambizione di avere un posto fisso. Ritengo il dato, infatti, un'ulteriore dimostrazione della mancanza della nostra Repubblica a poter garantire ai cittadini la sicurezza tale per potersi realizzare.
Sempre che dobbiamo prendere sul serio le dichiarazioni del ministro, si intende.
Il posto fisso eretto a valore da Tremonti si traduce nella diminuzione della libertà dei cittadini di poter aspirare a un lavoro al pari delle proprie possibilità e ambizioni.
La sicurezza cui ambire e cui l'ultima dichiarazione di Tremonti si ispira è quella del reddito fisso e universale, garantito in tutti i paesi europei eccetto l'Italia e gli altri fanalini di coda come noi.
Da qui una riflessione, che parte sempre dal presupposto di prendere sul serio l'ultima sparata del Pdl: la dichiarazione di Tremonti è la presa di coscienza che il Pdl, nei suoi anni di governo in questo ultimo quindicennio, ha fallito nella sua rivoluzione liberale promessa dal '94, che non solo non è riuscita nel suo intento, ma che non è proprio mai cominciata.
Il ministro dell'economia vorrebbe quindi trasferire la doverosa garanzia dei lavoratori ad avere un reddito fisso, che permetta a tutti di vivere una vita serena, dallo stato, che ha fallito, alle aziende, che dovrebbero accollarsi l'onere del mantenimento dei suoi dipendenti.
Il risultato di tale operazione totalitaria sarebbe un ulteriore decadimento di questo paese, che conterebbe su cittadini tristi e demotivati, lontani anni luce dalla felicità costituzionale americana. Ritengo desolante, infatti, che nelle statistiche europee siano i nostri giovani quelli che spiccano per l'ambizione di avere un posto fisso. Ritengo il dato, infatti, un'ulteriore dimostrazione della mancanza della nostra Repubblica a poter garantire ai cittadini la sicurezza tale per potersi realizzare.
Sempre che dobbiamo prendere sul serio le dichiarazioni del ministro, si intende.
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19 ottobre 2009
Voti imbrigliati
Dal Corsera di oggi, pagina 14:
Una tessera ogni dieci del Pd è stata rilasciata a Napoli.Alla mente mi sovvengono i bei vecchi ricordi delle primarie dei Giovani Dem:
A Napoli c'è più del doppio degli iscritti che a Roma.
A San Giuseppe Vesuviano e a Casamarcio, per esempio, ci sono più iscritti che elettori.
Marino ha preso una media del 10% dei voti; al Sud il 3.
Marino ha denunciato tesseramenti falsi in Calabria.
Votanti in Lombardia 4000, in Basilicata 8000.Auguriamo al Pd dei grandi di non avere la stessa tempistica di quello dei piccoli, considerando che noi siamo ancora in attesa (elezioni nel novembre 2008) dei risultati ufficiali.
Votanti a Milano 800, a Bari 8000.
Vinsi a Milano, in Trentino, in Valle d'Aosta (25 votanti). Raccolsi percentuali del 3% al Sud.
Elezioni annullate a Palermo, a causa di brogli nella disposizione dei seggi.
Siamo ancora in attesa dei dati ufficiali, visto che a causa delle numerose segnalazioni di irregolarità, l'on. Andrea Orlando, garante delle primarie del Pd giovani, decise di accettare i soli dati elettorali garanti da supervisori scelti da lui. Pervennero quelli di tre regioni, se non ricordo male.
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17 ottobre 2009
Ghetti reliscolastici
Apprezzo molto il lavoro portato avanti da Fare Futuro: proposte su problemi reali di un paese che cambia.
Apprezzo anche l'ultima idea lanciata dai finiani: ora facoltativa di islam ai musulmani, al posto dell'ora di religione cattolica, per non consegnarli in dei ghetti scolastici. Il punto di partenza di tale riflessione, infatti, è: come permettere alla nostra società, da sempre monoetnica e monoculturale, di includere e di integrare i "nuovi" arrivati?
Da qui la proposta di Fare Futuro, di contrapporre alla solita ora di religione scolastica quella per i musulmani.
Tralasciando qui la solita argomentazione contro proposte di questo tipo, che vuole che allora per ogni credo dovrebbe corrispondere un insegnamento (i buddisti che fanno? gli scintoisti? e i testimoni di Geova?), mi preme tuttavia rilevare come una soluzione molto più semplice, immediata, e che corrisponde a una società moderna e contemporanea è: abolire l'ora di religione da una scuola laica in cui non dovrebbero trovare spazio le diverse fedi di chi la frequenta. Chi vuole praticare la sua religione lo può tranquillamente fare in qualunque altro posto.
E poi, chi non crede in un'entità superiore, chi è ateo e non vuole saperne niente di religioni, perché in questo paese da sempre gli spetta un posto di serie B?
16 ottobre 2009
15 ottobre 2009
Inciuci democratici
Dopo che si è tanto dibattuto sui ghirigori del regolamento del Partito democratico per l'elezione del suo Segetario (se qualcuno ha ben chiaro il funzionamento dell'elezione, faccia un colpo, gliene saremmo grati), ora Bersani e Franceschini vogliono stringere un accordo per dire che vince "chi prende più voti" (cancellando il ballottaggio).
Per carità, la semplificazione in politica, soprattutto nel Pd, sarebbe una boccata d'ossigeno.
Peccato che le regole non si cambiano in corsa, come ha giustamente rilevato Marino.
Per carità, la semplificazione in politica, soprattutto nel Pd, sarebbe una boccata d'ossigeno.
Peccato che le regole non si cambiano in corsa, come ha giustamente rilevato Marino.
13 ottobre 2009
Simpatico umorista
Curiosa la prima pagina del Corsera di oggi.
Notizia principale: "Kamikaze in caserma a Milano".
A sinistra del kamikaze si legge: "Berlusconi: gli imprenditori si ribellino agli anti-italiani".
Il bello è che non parlava del kamikaze.
Notizia principale: "Kamikaze in caserma a Milano".
A sinistra del kamikaze si legge: "Berlusconi: gli imprenditori si ribellino agli anti-italiani".
Il bello è che non parlava del kamikaze.
12 ottobre 2009
Stivale washing
A pagina 2 del Corsera di oggi leggo con piacere che il ministro Michela Vittoria Brambilla ha deciso di creare una task force "anti-detrattori" per il sostegno e la valorizzazione dell'immagine italiana al mondo:
un gruppo di giovani giornalisti ed esperti di comunicazione. Età media massimo trenta. Un doppio compito: monitorare la stampa estera [e] bombardare quelle stesse redazioni con comunicazioni veritiere e positive.Apprezziamo di cuore lo sforzo del ministro per migliorare l'immagine dell'Italia all'estero, per portare più turisti nel Belpaese.
Mi permetto però di sollevare due punti soltanto:
- basterebbe mantenere le strade pulite, evitare le truffe a danno dei turisti, migliorare le infrastrutture, etc. Insomma, basterebbe decidere qualcosa in quelle riunioni (ora due a settimana) del Consiglio dei ministri;
- l'informazione pilotata è una brutta pratica che funziona soltanto nelle dittature e nei regimi autoritari...
9 ottobre 2009
Quest'uomo si sta superando
Sono l'uomo politico più perseguitato di tutta la Storia, di tutte le epoche del mondo.
(Silvio Berlusconi, 9 ottobre 2009)
Finché gira...
Ieri ad Annozero, fra crisi isteriche di Ghedini e lapsus di Di Pietro ("come si chiama quella cosa, dai, ah sì, Centro America. Ma il paese che sta lì, com'è che si chiama, devo ricordarmi [sbattendo i piedi per terra]... Costa Rica!), è emerso che Borsellino sapeva della trattativa fra la mafia e lo stato, e che sarebbe stato fatto fuori per non intralciare il nuovo equilibrio che si sarebbe dovuto creare.
Non mi sembra una cosetta da poco, considerando che mentre Ghedini sfoggiava le leggi antimafia del governo Berlusconi, mi veniva da pensare allo scudo fiscale: un ottimo modo per lo stato di fare cassa, certo, ma anche la ghiotta possibilità per la mafia di riciclare il denaro sporco (droga, estorsione, prostituzione) e di riportarlo in Italia, aprendo qualche impresa.
Finché l'economia gira...
6 ottobre 2009
Se si può dare una mano
Ricevo da Vincenzo Pugliano (Pd) e pubblico:
Nella valle del fiume Oliva è stata accertata la presenza di un fortissimo tasso di radioattività, lo confermano i rilievi effettuati dall’Arpacal per conto della Procura di Paola, dai tecnici del Ministero dell’ambiente e dai Carabinieri del NOE. Al largo di Cetraro è stata accertata la presenza di una nave affondata con tutto il suo carico. E’ stato accertato l’incremento delle malattie tumorali nelle zone colpite dall’inquinamento. Ci sono le testimonianze del pentito Fonti che collabora con la giustizia senza essere tutelato da un programma di difesa. Non si intende bene cosa bisogna aspettare per intervenire. L’assoluta assenza di iniziative governative incomincia a preoccupare ed a far insospettire. A risolvere i problemi connessi a questo disastro ecologico ed ambientale non possono bastare la buona volontà e l’attivismo di poche persone addetti ai lavori e di chi svolge le indagini. C’è bisogno di una mobilitazione compatta di tutti i cittadini calabresi che vivono in questa terra bellissima ma presa oggetto di continue offese ambientali e dal problema della criminalità organizzata che ha contribuito allo smaltimento illecito dei rifiuti sulla pelle dei loro stessi figli. Siamo di fronte ad una emergenza di una gravità unica.
I vertici del Partito Democratico hanno finalmente deciso di iniziare una dura battaglia per richiamare l’attenzione del Governo sull’estrema gravità del problema, dopo che i parlamentari del pd delle commissioni Ambiente, Antimafia, Rifiuti e gli eletti in Calabria, sono stati convocati stamane alla Camera dal Capogruppo Antonello Soro. Credo che ci sia bisogno di un interessamento anche da parte di noi Giovani Democratici, che dobbiamo essere in prima fila in queste tematiche ambientali e sulla questione sicurezza e sanità pubblica. Credo sia arrivato il momento di dimostrare tutto il nostro amore verso la nostra terra, stare tra la gente, operare sul territorio, fare una dura opposizione sui silenzi del governo e finire con la politica di palazzo.
Chiedo a tutti coloro che vogliono collaborare di partecipare alla manifestazione Nazionale indetta dalle massime associazioni ambientaliste nazionali e dai comitati promotori, che si svolgerà ad Amantea il 24 ottobre, per dire “Riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria pulita”. Inoltre vi chiedo di sottoscrivere la petizione che trovate on–line che potete scaricare sul sito www.comitatodegrazia.org, e spedirla al seguente indirizzo:
comitato.nataledegrazia@gmail.com
Vincenzo Pugliano – membro direzione nazionale GD
Per informazioni sulla manifestazione nazionale, disponibilità pullman e per info sulla petizione potete contattarmi al 3404900165, o visitare il sito www.comitatodegrazia.org
Per informazioni sulla manifestazione nazionale, disponibilità pullman e per info sulla petizione potete contattarmi al 3404900165, o visitare il sito www.comitatodegrazia.org
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nave dei veleni,
Partito Democratico
5 ottobre 2009
2 -1 - 1 = 0
35.000€ (fondi stanziati per l'ufficio in difesa del suolo)= 0€ alla difesa del suolo messinese.
- 15.000€ (prelievo dai 35.000€ per la difesa del territorio per le "spese per relazioni pubbliche e di rappresentanza e di funzionamento del sindaco)
- 20.000€ ("manutenzione e/o attrezzature per edifici serventi al culto" e alla "quota associativa alla lega delle autonomie locali")
4 ottobre 2009
Pd e Radicali: che fare?
Occorre fare un bilancio della battaglia radicale per ottenere un partito democratico italiano: ci siamo riusciti? Quali risultati? Oltre alla denuncia della mancanza di democrazia e rispetto delle regole, ritengo che non vi siano state politiche implementate dal Pd di impulso radicale.
Che fare? Continuare da dentro il Pd, o decidere che la battaglia è arrivata al suo capolinea?
E per quanto riguarda i Radicali, siamo sicuri che la natura libertaria e democratica dello Statuto e della stessa storia sia rispettata dalle riunioni notturne che decidono i candidati da posizionare nelle liste elettorali? Perché non promuovere le vere primarie radicali, ossia le elezioni partitiche che siano veramente "prima" delle elezioni istituzionali, per permettere a coloro che hanno voglia di spendersi sul territorio di candidarsi on-line?
Che fare? Continuare da dentro il Pd, o decidere che la battaglia è arrivata al suo capolinea?
E per quanto riguarda i Radicali, siamo sicuri che la natura libertaria e democratica dello Statuto e della stessa storia sia rispettata dalle riunioni notturne che decidono i candidati da posizionare nelle liste elettorali? Perché non promuovere le vere primarie radicali, ossia le elezioni partitiche che siano veramente "prima" delle elezioni istituzionali, per permettere a coloro che hanno voglia di spendersi sul territorio di candidarsi on-line?
2 ottobre 2009
Divieto di ridere
Che paese triste che siamo diventati. Dallo studio dell'Anci sulle ordinanze emesse dagli enti locali risulta infatti che i divieti più gettonati sono rivolti a:
Divieti, divieti, divieti, tutti rivolti a quella che potrebbe essere una bella serata fra amici, se si considera il vino (bevanda alcolica), la sua vendita, due risate (disturbo della città e schiamazzi), raccolta di amici un po' sbronzi (accattonaggio molesto).
- bevande alcoliche: 17,1%;
- vendita per alimenti e bevande: 14,7%;
- decoro o disturbo della città: 11,6%;
- schiamazzi: 8,6%;
- accattonaggio molesto: 7,9%.
Sembra che i nostri sindaci "illuminati" proprio non vogliano mettersi in testa che il proibizionismo da sempre provoca l'effetto contrario a quello che si vorrebbe raggiungere. Un po' più di sana educazione e di presa di coscienza che il bene di tutti è anche il proprio e parte del problema è risolto.
E poi, ma perché volete toglierci il piacere di bersi una birra in piazza dopo una dura giornata di lavoro?
Numero canta
Anno Zero con Patrizia D'Addario ospite: 28,92% di share = 7 milioni 338 mila spettatori.Solo gossip, eh?
1 ottobre 2009
Molto rumore per nulla
Contratti ancora non firmati, convocazioni Cda, richiesta di parere all'Agcom, apertura istruttoria da parte del Ministro, diserzione da parte del Pdl, giustificazione di Belpietro per la sua partecipazione, richiesta di intervento del Cda Rai da parte del capogruppo Pdl Cicchitto, interrogazione della Lega al ministro Tremonti: scusate, di cosa stavamo parlando?
Ah sì, di una trasmissione televisiva.
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