27 aprile 2011

Il rimedio peggiore del danno

La foto del coordinatore dei giovani del Pdl di Vicenza che fa il saluto romano proprio il 25 aprile ha sollevato un bel polverone, e se mi consentite la risposta che ne ha dato la coordinatrice della Giovane Italia, Annagrazia Calabria, dovrebbe sollevarne ancora di più.
Scrive giustamente il Presidente dei giovani ebrei Daniele Regard che si tratta di un "gesto inqualificabile" e che auspica
un intervento della coordinatrice nazionale l’on. Annagrazia Calabria che prenda le distanze in modo netto e inequivocabile da parte de la Giovane Italia contro certi intollerabili nostalgismi che offendono la memoria nostra e di tutti.
Ecco, a voi la risposta della coordinatrice Calabria sembra "netta e inequivocabile"?
Nonostante l'episodio sembri configurarsi più come un'indelicata goliardata, non per questo va considerato meno inopportuno, anche perchè si presta a facili e superficiali strumentalizzazioni. [...] Interpellati immediatamente i ragazzi coinvolti e approfondita la vicenda, è emerso che si è trattato di un'iniziativa realizzata intenzionalmente come un gesto di provocazione in risposta al sindaco che aveva accusato gli esponenti di Giovane Italia di essere un gruppo di neofascisti.
Sarebbe da rispondere con una sonora risata. Il problema è che ci sono di mezzo sensibilità e verità storiche su cui non si può scherzare, e l'episodio dimostra che i giovani del Pdl hanno imparato benissimo la lezioncina del loro Presidente su come si mistifica la realtà e si evadedalle proprie responsabilità.
Con buona pace del peso delle parole e delle proprie azioni in questo paese.


5 commenti:

Unknown ha detto...

Mah...secondo me, tra articolo, foto e commenti, si fa solo il gioco di questi esaltati; gli si dà la visibilità che cercano. Forse sarebbe meglio ignorarli.

-- ha detto...

Mauro, sii più sincero.
Questi post che sono l'espressione della sinistretta, piccola di Bersani e D'Alema hanno reso viva la noia. Non se ne può più, tra cambio della costituzione, saluti fascisti e cosucce varie. Non si dice però che Napolitano, vecchio comunista, ha detto sì agli attacchi mirati ed intelligenti. Il PD per me è defunto, insieme a SEL. Non si sa più che dire ed anche l'Innocenzi, basta col questo circo deprimente. Ammettiamo l'incapacità totale della sinistra.
Cambiare registro.

Francesco ha detto...

Per "Il Discepolo".

Ciao, Napolitano, "vecchio comunista"... Forse, però lui in passato ha detto che, riguardo ad avvenimenti dell'epoca della Russia stalinista, si sbagliò: se non erro, riguardo all'invasione della Cecoslovacchia... Dunque, vecchio comunista, ma con il senso della storia e della realtà.

Inoltre, ha dato il suo consenso? Vero. Però c'è da tenere presente un altro punto: le ipotesi erano due. La prima: davi le basi per far partire i caccia, ma per il resto ti dissociavi. Avremmo potuto, la scusa c'era: gli italiani avevano già fatto abbastanza migliaia di morti in Libia a suo tempo, o meglio, decine di migliaia... Non è stato fatto. Abbiamo deciso di partecipare. Per la sua posizione mi sembra ovvio che abbia dato il beneplacido alla continuazione della missione: che avrebbe dovuto fare? La sua posizione a mio parere glielo impone... Senza dubbio mi auguro che gli attacchi siano molto preciso, in modo che ci vadano di mezzo il minor numero di civili possibile. Di sicuro però moriranno dei civili, è un dato di fatto.

Ciao!

-- ha detto...

Non è che forse noi non vogliamo essere da meno dei francesi ed accaparrarci quella fetta di risorse libiche?
L'espressione: ''che altro avrebbe dovuto fare?''è il sottofondo nonchè
il pensiero fondante degli italiani.
Il problema è che nessuno dica nulla, anzi beneplacito e pacche sulle spalle. Diciamo sì a tutto anche all'essere ormai dei guerrafondai.

Giangi ha detto...

Ai più il gesto può essere sembrato un mero problema di forma, invece è sintomatico di una deriva culturale che ci porta a toccare e raschiare il famoso fondo.
Non sono un problema le bombe intelligenti, le cc.dd. "missioni di pace", le cc.dd. "iforme della gisutizia", le cc.dd. "dichiarazioni sovrane" di parlamentari e premier che riescono a dire, sbandierare e sostenere tutto e (subito dopo) il contrario di tutto.
Di cosa ancora dobbiamo meravigliarci?
Se a Milano per il manifesto delle BR il discorso può dirsi simile a quello di Vicenza (denotando il livello di certi esponenti di quell'area), quest'ultimo è ancor più pericoloso perchè di un "giovane"...vuol dire che non ha capito proprio nulla.