
Gaetano Quagliariello non è d'accordo:
significherebbe legittimare quella che sta diventando una tendenza pericolosa: sembra infatti che certi controlli non servano più a stabilire se sono state rispettate le regole della competizione, ma a dare il via a una corrida per incornare l'avversario che cessa di essere tale, ma diventa il nemico mortale da sconfiggere a colpi di timbri e formalismi.Ha ragione Quagliariello, il Pdl deve andare avanti a testa alta.
Che vuoi che sia quello che è successo, solo formalismi.
Talmente poco si sono preoccupati, infatti, che hanno dovuto rimediare con un decreto che stabiliva che il Presidente della Lombardia deve avere i capelli brizzolati, e quello del Lazio la frangetta.
Su una cosa, però, sono d'accordo: se Marrazzo per la storia dei trans ha chiesto scusa niente popò di meno che al Papa, il Pdl, come minimo, deve chiedere scusa a Dio in persona.