31 marzo 2010

6 Presidenti con le palle

Vogliamo fare un po' un quadro dei 6 neoeletti/riconfermati Presidenti delle regioni Pdl/Lega?
Dal Nord al Sud, ecco a voi la carrellata:

Roberto Cota, gladiatore della vita (quella nordica, si intende):
Sono per la difesa della vita e penso che la pillola abortiva debba essere somministrata quanto meno in regime di ricovero. [Domanda: "ma quindi quelle pillole che la Bresso aveva ordinato e che sono già arrivate in Piemonte, rimarranno nei magazzini?] Eh sì, per quanto potrò fare io sì.


Roberto Formigoni, l'imperatore eletto illegalmente, la cui storia parla per lui:
L'esperienza di Gioventù studentesca prima e di Comunione e Liberazione poi hanno rappresentato il terreno fertile su cui è germogliata la mia passione per la politica.


Luca Zaia, il pupillo di Bossi e il recordman di queste elezioni:
Mi sarò el Presidente de tuti; e par tuti me darò da far e tuti scoltarò!
[Sarà pure il Presidente di tutti, ma per esserlo la prima regola è farsi capire dalla gente. Si capisce bene, se il Presidente comunica con i suoi cittadini in veneto, chi ne rimane fuori]


La Presidente più discussa su questo blog, Renata Polverini, che mette subito le mani avanti alla maniera destrorsa:
Quando sarò presidente della Regione Lazio non ci saranno né spinelli in vendita nelle farmacie [spinelli nelle farmacie?!], né stupefacenti distribuiti su prescrizione medica.


Stefano Caldoro, inarrivabile per le qualità del suo primo sostenitore, Nicola Cosentino:
Una svolta storica che ci carica di una pesante responsabilità in una regione che fino a poco tempo fa era considerata un feudo rosso e dove era impossibile l’alternanza. Ora tocca mettersi al lavoro.
[Sono solo io, o il "tocca mettersi al lavoro" di Cosentino inquieta alquanto?]


Allora finiamo in bellezza con la Calabria di Giuseppe Scopelliti. Quando dico bellezza, intendo proprio bellezza, quella della sua candidata "velina" Italia Caruso:
Ragazzi, non c'è che dire: si apre per le nostre regioni un periodo di progresso e prosperità.

Siamo proprio in buone mani.


Movimento 5 Radicali

I vincitori di queste elezioni sono loro, il movimento 5 stelle di Beppe Grillo, e in particolare Giovanni Favia, che nella sua Emilia-Romagna ha incassato un bel 7% tondo tondo.

A cuore infranto, mi tocca ammettere che fra i più grandi sconfitti, oltre alla sinistra comunista che ormai è data per dispersa, ci sono i miei Radicali: la lista Bonino Pannella, con eccezione del Lazio dove si è attestata a un 3,3% (a fronte però di quasi il 10% di Sinistra ecologia e libertà trainato da Vendola in Puglia), non è riuscita a raggiungere l'1% in nessuna regione.
Il problema è che questa volta l'analisi del regime dell'informazione che ci esclude non funziona, e non funziona più proprio perché ci sono i grillini e il loro eccellente risultato. Fatta eccezione di Annozero, infatti, a quanto ne so non hanno mai avuto un passaggio in tv, neanche un minutino sui telegiornali. Per la carta stampata non esistevano proprio. Eppure hanno utilizzato la rete, si sono visti per le strade, e alla fine hanno saputo veicolare il loro messaggio fino ai cittadini, che li hanno votati.
Quello che non ci può esonerare da questa analisi è che il loro messaggio è molto simile al nostro, con qualche venatura in più di populismo:
abolizione delle province, eliminazione dei privilegi dei parlamentari, abolizione dell'ordine dei giornalisti, abolizione dei monopoli, potenziamento dei trasporti pubblici e disincentivo dell'utilizzo dei mezzi privati, promozione della ricerca scientifica.
E allora, perché gli elettori hanno preferito dare il voto a un movimento che, proprio per la sua novità, non ha la credibilità di un partito come quello radicale, con la sua storia e i suoi 50 anni di battaglie?
Bisognerà ripartire da qui per la rivolta radicale, e non lo si potrà fare se non con tanta autocritica. Le proposte radicali per il governo, l'economia, l'ambiente, i diritti civili, non hanno eguali, eppure non ci votano.
Allora il problema sta proprio in come veicoliamo il nostro messaggio. E non possiamo più attribuire tutte le responsabilità al fatto che siamo "oscurati". Perché potremmo anche cominciare a pensare al perché di questo "oscuramento".
Ho il sentore che la nostra sfida sarà proprio sulla comunicazione: non in termini di battaglia contro il regime dell'informazione, che va comunque portata avanti.
Ma proprio di comunicazione ai cittadini, che ormai non ci capiscono più. E questo è un danno per tutto il paese.



30 marzo 2010

Invasione permanente

Siamo ancora invasi dai manifesti elettorali delle europee del 2009. 
Chissà quando ci libereremo dei manifesti di questa tornata elettorale... 
Forse basteranno i tre anni che abbiamo prima delle elezioni politiche.



Festeggia con Renata!




Futuro Polverini

Ecco a voi chi ha aiutato la Polverini a vincere:

Non possiamo che aspettarci questo per il nostro futuro: un bel manifesto abusivo su una cabina telefonica malmessa, motorini parcheggiati sul marciapiede e uno direttamente dentro la cabina:

N.B. Quella cabina telefonica è la stessa dove circa due settimane fa avevo visto un manifesto abusivo della Bonino. Ho provveduto subito a segnalare l'illegalità al suo comitato: il giorno dopo era già stato raschiato, e dal giorno successivo ha capeggiato quello della Polverini.
Mi sembra un'ottima immagine di due modi di governare, e di una possibile lettura della vittoria (muscolare, arrogante, prepotente).
Poi deve venire la lettura autocritica, ma per quella abbiamo un bel po' di tempo: 3 anni.


La notte della sconfitta

Ore 23: in attesa dei risultati:

Ore 23.17: c'è chi guarda quante preferenze ha preso:

Ore 1.40: arriva la Bonino per confortare i suoi militanti della sconfitta:

Ore 3: rientrando a casa, demoralizzata, vedo la campagna elettorale del candidato del Pd Carapella: ha imbrattato i muri della città con dei disegnini e la scritta "Doc". Non solo ha sprecato del tempo in una cosa inutile (chi potrebbe mai attribuirla a lui?), ma soprattutto dannosa: meglio per lui che i negozianti e gli abitanti dei quartieri imbrattati non vengano mai a sapere che il "fango" che ha sporcato i muri (che ho provato a mandare via "facilmente" come dicono loro, ma mi sono solo fatta male alle dita) sia attribuibile a uno che cercava il loro voto. Penso che a quel punto gli vorrebbero dare tutt'altro.
E penso anche che forse è per questo che perdiamo: siamo dei marziani che parlano a dei terrestri (o, se volete, viceversa).



29 marzo 2010

Rivoluzione in lista/2

Ve la ricordate? E' Sara Giudice, quella che si era lamentata perché non era stata messa in lista:
Non so più se faccio bene a proseguire il mio lavoro impegnandomi quotidianamente. A me pare infatti che altrove i giovani crescano e abbiano spazio. Mi piacerebbe che anche il partito in cui lavoro e che amo credesse in me e nei giovani che davvero si impegnano e fanno un serio percorso di militanza.
Una carezzina e una passeggiatina, e la ragazza si è calmata in un attimo.
I giovani e la rivoluzione. Forse nel Pdl il dissenso dura il tempo di attesa di una poltroncina.
Che volete farci, è il fascino della libertà.


28 marzo 2010

Astensione

Che lo spauracchio del Berluska si stia avverando?


Scelta di campo

Ho votato per Vasco Errani, senza mettere la croce su uno dei partiti che lo sostiene. Quindi una sola croce, e già mi è pesata tanto.
Ho dovuto votare contro la legge: Vasco Errani non si sarebbe potuto candidare, in quanto concorre per il suo terzo mandato, quando la legge impone un massimo di due.
Per turarmi il naso e votarlo nonostante questa illegalità, ho pensato a due cose:

  1. Gli ultimi giorni della campagna elettorale sono stati all'insegna della scelta di campo, nel senso che da una parte c'è chi è capace di tutto, e dall'altra qualcosa di non meglio definito. La paura per la prima parte mi ha spinta convintamente verso la seconda;

  2. Nonostante tutto sia perfettibile, i dati sulla regione Emilia-Romagna, dalla spesa sociale alle variabili economiche, tracciano un quadro di un lavoro ben fatto, di un'amministrazione che funziona. Ho quindi optato per la continuità.

Si intende: i Radicali non sono candidati in quanto non sono riusciti a raccogliere le firme necessarie. Altrimenti non avrei avuto dubbi.




27 marzo 2010

Il mio cantante preferito




Fuori dal vaso

Ma al Berluska è convenuto veramente far chiudere Annozero?
Forse possono rispondere i dati di Raiperunanotte al posto nostro:

13% di share, calcolando i risultati dei canali su Sky, Rainews24 in differita e le tv private regionali che hanno mandato in onda la trasmissione;
13 milioni di contatti sul sito Raiperunanotte: il quinto sito più visitato al mondo, il primo nella storia italiana (ed europea) del web;
6000 persone al Paladozza;
200 piazze in tutta Italia;
50.000 donatori per finanziare l'evento.
Che dite, forse questa volta il Berluska ha pisciato fuori dal vaso?



25 marzo 2010

Vantaggio in potenza

Stasera io sarò a Bologna, e spero ci sarai anche tu, dentro o fuori il Paladozza.
Perché stasera abbiamo la possibilità di dimostrare che possono provarci quanto vogliono a trasmettere solo le informazioni gradite, e a mandare in onda solo i programma amici, ma non possono impedire di organizzarci utilizzando canali alternativi e mobilitando tutti quelli che credono nella libertà di informazione.
Loro hanno sicuramente più mezzi a disposizione, ma noi abbiamo un vantaggio che è destinato a crescere in potenza: la capacità di utilizzare gli ultimissimi strumenti accessibili a tutti.
Questa volta lo abbiamo fatto. Chissà che non sia la prima di innumerevoli volte.
Dovremmo farci sentire più spesso.



24 marzo 2010

Scollamento

Silvio Berlusconi:
Tutti noi dobbiamo diffondere serenità e ottimismo, le crisi arrivano e passano.
Gli italiani:
Secondo l'Eurobarometro, gli italiani sono tra i più pessimisti d'Europa: la crisi economica li ha disorientati e preoccupati, temono di non riuscire a trovare un lavoro se perdono quello che hanno, di non poter pagare mutui e affitti e di avere una pensione troppo misera o di non averla affatto.
Cosa si è rotto nell'ingranaggio propagandistico del Berluska?
Forse perché Emilio Fede non viene trasmesso al supermercato quando i cittadini/teleutenti vanno a fare la spesa (e mettono mani nel portafoglio [vuoto])?
Cribbio, provvedete subito!



Potenti mezzi radicali

Vi presento Annarita Di Giorgio, militante radicale.
La foto è stata scattata ieri sera e la ritrae a un banchetto a Campo de' Fiori per la candidatura di Sergio Rovasio ("vota Rovasio, Fallo sicuro").
Quella che ha in mano è una scatola di Tampax, riciclata per l'occasione per raccogliere i contributi.
Quando si dice che una campagna elettorale è ecosostenibile.
[I volantini che vedete dietro con scritto "Chirico" appartengono ovviamente a degli infiltrati].


23 marzo 2010

Polletto mocciano




AAA poveri candidati ospitasi


Un altro che ha speso all'incirca 1000€ per la sua campagna elettorale, e che mi fa quindi piacere ospitare sul mio blog, a prescindere dalla condivisione o meno del programma elettorale.
Come dice lo stesso candidato:
E' un concetto "a la Lessig": o si riducono i soldi che servono per fare politica, o non passerà mai né gente giovane, né gente che non sia già compromessa con i potentati di turno.



Camomilla cercasi

Si sa, in campagna elettorale si è tutti un po' tesi. Ma addirittura arrivare ad azzuffarsi per dei manifesti, vuol dire che si è proprio superato il limite e che servirebbe a tutti una bella camomilla.
E' quello che è successo a Segrate, nella provincia di Milano, una di quelle ridenti cittadine che finiscono tutte in -ate (Linate, Lainate, Gallarate, etc.) e che hanno un sacco di centri commerciali.
Fra uno shopping e l'altro, il candidato sindaco della lista civica Paolo Micheli ha notato un ragazzo che stava coprendo abusivamente i suoi manifesti con quelli di Adriano Alessandrini, sindaco uscente del centro-destra.
Il buon Micheli ha giustamente fatto notare al ragazzo l'irregolarità: di tutta risposta, dopo essere stato "redarguito" verbalmente, è stato scaraventato per terra. Non pago di ciò, l'attacchinatore abusivo è salito in macchina e si è scaraventato contro il Micheli, che non è riuscito a togliersi dalla mira del veicolo dell'autista impazzito. Il frantumato Micheli ha sporto quindi denuncia contro ignoti e un centinaio di cittadini si è riunito di fronte al comune di Segrate in solidarietà al candidato sindaco.
Ora, io dico: ma è questo il confronto civile e democratico che vogliamo proporre ai cittadini per farsi eleggere? E una faccia in più su dei cartelloni vale la violenza su un candidato?
Ma veramente questa è la considerazione che avete di noi cittadini?



Confronto-scontro

Ti sei stufato delle solite facce?
Hai voglia di assistere a un confronto fra candidati della stessa coalizione, anziché al noto "pollaio"?
Sei curioso di sentire quale potrebbe essere il programma per la regione di un candidato nato nell'86, o addirittura nell'89?
Ce l'ho io l'appuntamento che fa per te!
Stasera alle 18, alla sede storica del Pd di via dei Giubbonari, "I giovani per Emma Bonino" (il titolo lascia il tempo che trova, lo so, e lo farò subito presente!): Annalisa Chirico (lista Bonino Pannella) vs. Livio Ricciardelli (Pd) vs. Fernando Gallone (Idv). Modera: la sottoscritta.
Chiederò a chi ci ascolterà di valutare la mia imparzialità, anche perché sarò severissima: altro che tribune elettorali!
Ti aspettiamo.



22 marzo 2010

Pdl: decenza cercasi

Prima la carta della morte assegnata a Emma Bonino dai ragazzi della Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl, alla manifestazione di sabato:
Poi il manifesto elettorale pubblicato dal Pdl di Roma, che vorrebbe associare allo stesso declino la Bonino e Marrazzo:
Un dubbio: ma non è che il Pdl sta rosicando una cifra per la figuraccia e la possibile sconfitta, e sta quindi sparando le ultime cartucce del peggio di sé?
Un consiglio: se volete diffamare, almeno fatelo con un po' di eleganza. Parlate di "declino" e attaccate i manifesti elettorali sulle cabine telefoniche.
Un po' di decenza.


20 marzo 2010

Guinness della cazzata


Mi sono sorbita tutto il discorso del Berluska, ma alla fine la cazzata del secolo ha retribuito i miei sforzi (e Giuncas l'ha trasportata in formato youtube - sopra):
Vogliamo anche vincere il cancro, che colpisce ogni anno 250.000 italiani e riguarda quasi 2 milioni di nostri concittadini.
Capisco, il messaggio è: votate Pdl alle regionali che debelliamo il cancro!
Ma se è così semplice mi candido anche io: votate me e sconfiggeremo l'AIDS, un virus che al momento affligge 35 milioni di persone in giro per il mondo e ha fatto 25 milioni di morti dalla sua scoperta.
Questa volta è andato un po' oltre, non vi pare?


Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno




Different perspectives

Sei su Facebook , ti apre la chat un amico olandese (coetaneo) che avevi conosciuto nell'anno di scambio negli Stati Uniti.
Grande Bob, come stai?
Bene, e tu?
Cosa stai facendo? Studi, fai politica, hai il ragazzo, figli?
Figli?????????????? No, faccio politica e un programma politico. E tu?
Non faccio politica! Haha. Ma sono papà da un anno!
Cosaaaa????!!!!! Congratulazioni!
Mi piace tanto, anche se non si dorme un gran che.
E sei pure sposato?
Dal 2007.
Andate veloci in Olanda! In Italia non ci si sposa quasi mai prima dei 30 anni. E ho tanti amici sopra i 30 che non pensano neanche lontanamente al matrimonio.
E' un peccato, dovreste provarlo!
In Italia non si ottiene un lavoro che può garantirti un futuro prima dei 30, quindi come puoi pensare a costruirti una famiglia?
Non lavoro, sarò studente ancora per un anno e mezzo e ho cominciato a costruire la mia famiglia! Tutto è possibile, se solo ci credi.
Forse che da loro anche il governo ci crede?


Par condicio

Anche su questo blog voglio rispettare la par condicio.
Dopo il provino per il listino, beccatevi lo spot elettorale di Italia Caruso, la "candidata velina" intervistata a Otto e mezzo giovedì scorso.
E poi non mi si dica che non do spazio a quelli del Pdl!



19 marzo 2010

Comizio

Per tutti i nostalgici della politica di piazza, quella senza panino e voucher in allegato (ogni riferimento a sabato è puramente casuale), l'appuntamento è oggi alle 17.30 a Campo de' Fiori: Pannella, Bonino, Staderini e tutti i candidati della lista Bonino Pannella di Roma.
E poi (propongo io) aperitivo!



Qualunquismo


Il provino per il listino di Annalisa Chirico è finito anche a Otto e mezzo, per accompagnare l'intervista a una "candidata velina" (proprio nel senso che, fra le sue altre attività, ha partecipato anche alle selezioni di "Veline") per il Pdl in Calabria.
Evito di commentare l'intervista (grandiosa) alla suddetta candidata ("ma perché è stata selezionata lei e non un'altra?" "ma perché ha deciso di appoggiare Scopelliti?"), piuttosto vorrei denunciare il rischio contrario in cui si può incappare affrontando il tema.
Mi spiego. Ieri, come vi avevo anticipato (invitandovi a partecipare) su questo blog, ho partecipato al confronto "Politica è donna". La mia posizione è stata chiara:
Non servono le quote rosa, bensì un altro modello culturale da proporre alle ragazze. Considerato che l'80% degli italiani si informa attraverso la tv, occorrerebbe far sì che questa non proponesse quasi esclusivamente uomini vestiti a seconda della stagione e donne accompagnatrici acconciate come fosse agosto (ma uno di quegli agosti veramente afosi). Non a caso la BBC disse che la tv italiana è pornografica. I dati Istat parlano chiaro: poco più del 30% delle donne parla almeno una volta alla settimana di politica. Visto che votare non è solo un diritto, ma anche un dovere, e più partecipazione politica = più democrazia, l'impegno dovrebbe essere quello di aumentare la percentuale di partecipazione alla cosa pubblica. Le elezioni europee con la questione candidate veline annessa dovrebbe porci un interrogativo: perché soltanto Veronica Lario, in qualità di madre e moglie, e non di donna, si è indignata e ha ritenuto di denunciare il "ciarpame senza pudore" delle liste? Perché non c'è stata una sommossa popolare da parte delle donne?
Luisa Todini, forse sentitasi chiamata in causa per i suoi trascorsi politici in Forza Italia, ha detto che stavo facendo del qualunquismo, perché, se bisogna proprio dirla tutta:
anche Santoro non ha mai scelto una ragazza brutta per la sua trasmissione, quindi anche lì valgono i canoni estetici.
Quale delle due affermazioni è quella qualunquista?
Lascio a voi la scelta.


18 marzo 2010

Nun ce posso crede/2

Ad esempio, io non sono per censurare questo commento al mio spot elettorale per le primarie dei Giovani Dem:
Sarà la solita sciacquetta sinistroide figlia di papà (mai visto un figlio di metalmeccanico che studia a Las Vegas, Parigi e la LUISS!!!) ma devo dire che ha una bella bocca...chissà che piacere farsi un pompino da lei?! se si rifà le tette sarebbe perfetta. Non bisgona buttarla via, tutte le candidate PD o sinistra sono storicamente racchie e loffie da vomito. Questa si salva.
E non mi offendo neppure, perché ci vedo solo un poveraccio annoiato.
Non c'è bisogno di censura, le demenzialità si commentano (e quindi si cancellano) da sé.


Nun ce posso crede

Ma veramente hanno radiato Aldo Busi da tutte le trasmissioni Rai per aver detto:
L'omofobo è un omosessuale represso, sono un danno per la società
?
  1. Vorrei sapere chi si dichiara contrario al fatto che gli omofobi siano un danno per la società (le dietrologie tipo omofobo = omosessuale represso lasciano il tempo che trovano);
  2. Dove sarebbe il riferimento esplicito al Papa che gli è valso l'espulsione? Qualcuno forse ha la coda di paglia?
  3. E anche se avesse attaccato il Papa, qual è il problema?



Tic tac

Arrestato il vice di Vendola, -10 giorni alle elezioni.
Anche questa è giustizia a orologeria?
No, perché se si adotta un principio, deve valere per tutti.



La nostalgia vince sempre

Lo so, lo so, le battute in questi casi sono facili e scontate, ma non resisto: la fotografia del Berluska di 20 anni fa, quando aveva i capelli (suoi), era ancora un figurino e non aveva la faccia imbrattata di fondotinta, per pubblicizzare la manifestazione di sabato, più che collegarla all'odio e all'invidia mi fa tanto pensare al Presidente del Consiglio che si sfoglia gli album fotografici dei tempi andati, e pensa: ah, quant'ero bello... Fa molto nostalgico, quasi romantico.
[Fine considerazione ironica, ora arriva quella seria] 
Ieri, passando per piazza San Giovanni, dove stanno già montando le impalcature per la manifestazione che, a detta di Cicchitto:
se sabato non gli portiamo in piazza un milione di persone andiamo tutti a casa
ho pensato: ma è possibile che viviamo in un paese dove sia il "popolo" a doversi mobilitare per il suo leader, e non viceversa?
Ma valiamo veramente così poco?



Passatempo

"La politica è donna". 
Non ci crede nessuno. Infatti oggi alle 15 sarò alla Luiss, insieme a Luisa Todini e Monica Maggioni, a dire questo.
Sei non hai proprio niente da fare (non vorrei mai distoglierti da attività più gratificanti e magari pure remunerative), ti aspetto!



17 marzo 2010

Esasperazione cittadina





Provino per il listino

E anche se non sa ballare, questa la puoi pure votare!
[E anche il Corriere ha deciso di scriverci il pezzo!]


Due pesi due misure

Gianni Alemanno:
Mi sono arrabbiato perché Manfredi non voleva denunciare chi l’aveva colpito. Sosteneva che era stata una stupidaggine, l’aggressione di un gruppo di adolescenti. E che la denuncia li avrebbe inguaiati. Andare oltre gli sembrava un gesto più saggio. Anzi, generoso: ecco, generoso.
Emma Marcegaglia:
Via da Confindustria chi paga il pizzo e non lo denuncia.
Situazione chiarissima. Abbiamo il figlio di Alemanno che per la sua decisione di non denunciare alcuni ragazzi più grandi che hanno picchiato lui e un suo amico si becca del "generoso". Invece le vittime del pizzo che hanno paura di denunciare i loro estorsori vengono quasi additati come collusi, e abbandonati dalla loro organizzazione, che dovrebbe invece proteggerli.
Nulla di nuovo all'orizzonte: l'adagio "due pesi due misure" non è mai passato di moda.


16 marzo 2010

(Solo) Roma ladrona?

La giunta di Brescia (Pdl-Lega-Udc) è risultata un po' spendacciona: 49mila euro in 18 mesi per sole spese di rappresentanza. A scoprirlo sono stati quelli del Pd, che hanno svelato le cifre pubblicate sopra.
Il problema ora è capire cosa ci abbiano fatto gli assessori con tutti quei soldi: il loro mandato si è caratterizzato, infatti, per la tolleranza zero nel governo della città.
Insomma, senza panchine e prostitute, cosa si saranno inventati gli audaci politici per dilapidare il gruzzoletto dei cittadini?
Grazie a Nicolò Gatta per la segnalazione.



A voi la scelta



[Non avrei voluto pubblicare la parodia della Polverini, ma mi è risultato impossibile trovare lo spot elettorale della candidata "del Pdl" su youtube. Fino a qualche settimana fa aveva il suo canale youtube, quando ero depressa guardavo i suoi video al mercato e mi tiravo su. Qualcuno ha idea di dove sia finito tale repertorio?]


Pirati a raccolta

Sei un promotore della libertà della rete, interessato alle possibilità democratiche aperte dai social network e fan del partito dei pirati svedese?
Allora l'appuntamento per te è sabato 20 marzo a Roma, al Teatro Capranica. Tutte le informazioni le trovi qui.



Voglia di riciclaggio

Meno voglia di raccoglierlo.


Che dite, avranno finalmente capito?




15 marzo 2010

Passione precoce




Hugo Schifani

Hugo Chavez:
Internet non può essere qualcosa di libero dove è possibile dire e fare qualsiasi cosa: ogni paese deve poter imporre le sue regole.
Mi ricorda qualcuno.


La democrazia costa

Quand'è che si supera il limite e dal prezzo della democrazia, che siamo tutti disposti a pagare, si passa alla gabella alla partitocrazia?
In ambedue i casi sono i cittadini a pagare, ma la differenza è che nel secondo caso non gli rientra niente in tasca, anzi, è un continuo spolpamento.


14 marzo 2010

Ma anche Olimpia

Una domanda sorge spontanea: chi sono i candidati della lista civica della Polverini, quelli che si prenderanno tutti i voti mancati del Pdl?
Ecco a voi Olimpia Tarzia, che potete ascoltare sopra, candidata nella lista civica di Renata Polverini, appunto, e dotata di un curriculum mica da ridere:
Tra i fondatori del movimento per la vita italiano;
VicePresidente nazionale della Confederazione Italiana Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana;
Presidente nazionale del Comitato per la Famiglia, sorto in occasione della preparazione del Family Day;
Capolista in diverse Regioni per le elezioni al Senato 2008 nella Lista con Giuliano Ferrara “Aborto? No, grazie”;
Cantautrice, oltre de "Una vita mancata" che potete sentire sopra, anche di "Sì alla vita", che recita: "Troveremo insieme la via d'uscita a questa lucida follia/che vuole la vita e le sue leggi schiave di un'ideologia".
Cotanta donna, oltre a portare il suo valore aggiunto alla candidatura della Polverini, ha già provveduto a portare più "vita" alla città di Roma, e soprattutto ai suoi muri, come potete vedere nella foto qui sotto, scorgendo la sua chioma bionda oltre i manifesti che allertano i cittadini dei soldi spesi per le buche (se anziché sprecarli per i manifesti, li avessero spesi per coprire qualche buca in più, magari i cittadini se ne sarebbero accorti da soli, dell'intervento salva-buche):
E la Polverini, con popò di candidati, sarebbe quella a favore delle coppie di fatto?
A me la Polverini, ogni giorno che passa, mi ricorda sempre più il maanchismo veltroniano. 
Francamente, non ne sentivamo proprio la mancanza. 



13 marzo 2010

I forti senza arroganza

Io ho visto la manifestazione da qui (per chi è pratico di Roma, diciamo che sono riuscita di poco a superare gli archi di piazza del Popolo causa calca) e l'ho sentita più che altro da qui, perché sono arrivata tardi.
Un grande Vendola, un'appassionata Evola (l'insegnate precaria che aveva avuto un battibecco con Castelli ad Annozero) e un rassicurante Bersani: sempre lui, sempre lo stesso.
Ma più di tutti, e non perché sono di parte, è emersa Emma Bonino. Lascio parlare lei:
Chi si sente forte ed è forte non ha bisogno di arroganza.
Questa piazza è speranza e proposta e non sterile protesta. Riportiamo insieme al decoro le istituzioni.
Dalla data delle elezioni può partire la riscossa democratica e civile del paese.
Per conquistare la fiducia della gente, i sentimenti tiepidi non bastano. Io non ho sentimenti tiepidi, spero neanche voi.
Come ha sottolineato la stessa Emma, i Radicali non c'erano.
Sarò stata distratta io, ma non ho capito la non-adesione dei Radicali alla manifestazione. Mi è parso che tutti gli oratori abbiano parlato fra due manifesti che delineavano il palco: "Sì alle regole", "No ai trucchi". Che poi i leader di due partiti abbiano posizioni divergenti rispetto al rinvio delle elezioni, beh, mi sembra una dialettica del tutto democratica.


12 marzo 2010

Made in Italy da esportazione


La crisi economica ha affossato l'industria italiana? Crollo impazzito delle esportazioni dello Stivale?
No problem, ci pensa il No Berluscony day a rialzare le sorti del made in Italy!
Ebbene sì, i Viola hanno oltrepassato i confini e sono sbarcati in Francia, dove è nato il No Sarkozy day.
E' prevista per il 27 marzo la manifestazione che si terrà a Parigi con un corteo e un concerto finale, e in tutta la Francia con sit-in in tantissime città. Quasi 400.000 sostenitori sulla pagina Facebook, un appello da promosso da 120 blogger e un rimando esplicito all'iniziativa italiana:
Il No Sarkozy day si è ispirato alla formidabile dimostrazione dei nostri vicini italiani
Complimenti ai nostri amici Viola, perché la partecipazione democratica dei cittadini alla vita politica del paese è un fatto di per sé sempre positivo.
E forse i partiti, soprattutto negli ultimi tempi, non sono stati molto invitanti sotto questo punto di vista.
Domani, a piazza del Popolo, dovrebbe esserci un bel connubio fra le due forme di mobilitazione. Speriamo di essere in tanti e di essere tanto poco contro il Quirinale.



Intercettazioni cristalline

Minzolini sulle telefonate per bloccare Annozero e le pressioni del Berluska su Tg1 e Agcom:
Non so di cosa si parla, non ho ricevuto nesssun avviso di garanzia e quale è il reato? Berlusconi mi avrà telefonato due o tre volte, non di più e comunque quanto Casini e gli altri. Siamo alla follia, credo di essere la persona più cristallina del mondo, quello che penso lo dico in tv.
Bisogna vedere chi te le fa dire, quelle cazzate in tv.


11 marzo 2010

So' soddisfazioni

Gli Studenti Luca Coscioni è da un bel po' che si occupano di informazione sessuale e contraccezione.
Spesso è già un risultato quando esce un comunicato.
Alla manifestazione per la consegna delle firme al ministro Fazio per l'abolizione della ricetta della pillola del giorno dopo, ad esempio, non si è presentato neanche un giornalista (senza sorpresa di nessuno di noi, visto l'andazzo).
Ed ecco che arriva The Guardian, e con nonchalance ti cita la Segretaria degli Studenti Coscioni Annalisa Chirico, 23 anni, candidata alle elezioni regionali con la lista Bonino Pannella a Roma e in Puglia:
Annalisa Chirico, a student leader standing in an election this month for the regional assembly in Lazio, the region around Rome, said figures from the Italian society of gynaecology and obstetrics last month showed "40% of [teenage] girls do not use any method of contraception and another 20% entrust themselves entirely to the withdrawal method."
Vi prego, già che ci siete fatevi due risate nel leggere i commenti degli inglesi alle reazioni della Chiesa sul distributore dei preservativi che seguono l'articolo.
Simply amazing.


Autocoscienza dell'elettore

Gordon Brown a La Repubblica di oggi:
Gli elettori devono chiedersi se vogliono un leader che dice quello che è necessario dire, non quello che alla gente piace sentire.
Ecco, raccogliamo la sollecitazione di Brown: per una volta tanto rivolgiamoci agli elettori, anziché a Berlusconi. Sono loro, infatti, che hanno il potere di decidere chi deve governare, e non viceversa.
Un concetto semplice semplice che ogni tanto non siamo in grado di recepire.



10 marzo 2010

Candidato à la carte

Dall'Emilia-Romagna, e non dalla faida Cosentino-Caldoro, arrivano strani racconti sulla composizione del listino del Presidente (sì, quel Presidente, Errani, quello che è la terza volta che si candida, nonostante la legge imponga il limite massimo di due mandati. Ma andiamo avanti).
Allora, come avviene per ogni coalizione, il Psi stava trattando con Errani la presenza di un socialista nel listino regionale. A quel punto, come al ristorante, Errani tirato fuori il menù: lo voglio donna, che c'ho dei problemini con le quote, e la voglio pure under 35 (il segretario regionale, tale Bonaccini, non si può certo lasciare a casa, poi ci vuole la componente mariniana con Casadei, e via dicendo).
Si sa come vanno queste cose: il Psi non riusciva a mettersi d'accordo, Nencini ha pure commissariato il partito dell'Emilia-Romagna, e intanto Errani ha fatto un ultimatum: se non vi mettete d'accordo, salta il candidato socialista nel listino!
Cosa hanno ben pensato di fare i socialisti a quel punto? Hanno trovato una del Pd, che però è "socialista di famiglia", e l'hanno fatta tesserare al Psi giusto in tempo per infilarla nel listino!
Se sono queste le quote rosa, per carità, risparmiatecele.


Rivogliamo Salvini!

E' sempre bene procurarsi il fantoccio che smentisce la vera natura di un nucleo organizzato.
Così la Lega Nord ha trovato Edlira Mamutaj, albanese e figlia di un ex clandestino, portavoce del partito del Senatur in Toscana.
Edlira a Il Giornale ha il coraggio di dire:
Se uno straniero viene qui in Italia, prima di tutto deve conoscere la lingua. Se non conosce l'italiano, è ovvio che è portato a delinquere.
Non pretendo di conoscere la questione immigrazione meglio della qui citata Edlira, ma penso che l'Istat ne sappia qualcosa quando rileva che non c'è alcun rapporto fra immigrati regolari e criminalità.
Se queste sono le nuove leve incaricate delle battaglie per i diritti degli immigrati e per l'integrazione nel nostro paese, meglio continuare a lasciar fare a gente come Salvini.



Villania. Di chi?

C'è bisogno di aggiungere altro alla conferenza stampa di oggi di Silvio Berlusconi?


Magari fosse banale

Al liceo Keplero di Roma da domani ci saranno distributori di preservativi nel bagno dei maschi e delle femmine a "prezzo di fabbrica".
L'allarme lanciato dalla Chiesa, e raccolto anche da tante persone "liberali" con cui mi sono trovata a parlare, è che così si corre il rischio di banalizzare il sesso.
Approfitto della buona notizia per rispondere.
Il sesso non si banalizza ma si fa, è un dato di fatto sul quale il distributore di preservativi non ha influenza (fosse così semplice, ci sarebbero persone pronte a farsi installare il distributore in ogni dove).
La disinformazione in materia sessuale è preoccupante, soprattutto fra i giovani. Mi ci metto io stessa nel mezzo, così allontano le generalizzazioni del caso: solo un mese fa, parlando con degli amici (ecco da chi vengono le informazioni) non ero sicura che anche con il sesso orale si può trasmettere l'AIDS. Sono rimasta sorpresa come un bambino che scopre di essere nato da un rapporto sessuale.
Con l'approdo dei distributori nella scuola, infatti, arriveranno anche corsi di prevenzione contro l'AIDS, e sicuramente una maggiore facilità di acquisto dei preservativi. Al momento, infatti, soltanto il 40% dei giovani italiani usa i contraccettivi.
Più che banalizzare il sesso, quindi, mi sembra sia arrivato il momento di parlarne, magari con un corso di informazione sessuale (magari).



9 marzo 2010

Peli divini

Vi ricordate Marco Rubio, il candidato conservatore al Senato americano di cui ho già scritto su questo blog, che aveva detto che i principi degli americani discendono direttamente da Dio?
Ecco. Ora è accusato di aver utilizzato la carta di credito del partito per una terrena ceretta alla schiena.
Per la proprietà transitiva, anche i suoi peli discendono direttamente da Dio. E si vede che Dio gliene ha dati tanti.
Come biasimarlo?



Buttiamola (tutta) sul ridere.

Quello che vedete sopra è un manifesto ideato da mydavidcameron.com, creato appositamente per sfottere il leader Tory per la campagna elettorale. Vi farete grasse risate nel visitare il sito.

Sopra il video ufficiale della campagna elettorale del Pdl per le elezioni del 2008, che hanno registrato la vittoria di Silvio Berlusconi. E' stato creato con intenti seri.
Il brutto dell'Italia è proprio questo: ormai non si riesce più a distinguere il serio dal faceto.
Verrebbe da buttarla tutta sul ridere. Per non piangere, si intende.



Impossible is Cicchitto

Aperto il concorso: chi la spara più grossa di Cicchitto.
Badate bene, la sfida è ardua. Leggete un po' qui:
E' oramai ancora piu' chiaro di prima: il Pd, l'Idv, i radicali stanno facendo ogni sforzo possibile e immaginabile per evitare che nel Lazio si facciano elezioni regolari, con tutte le liste in campo, compresa quella del Pdl. Hanno la faccia tosta di gridare al periodo autoritario e fascista, quando i veri autoritari e fascisti sono loro.



A Carletto


Il file originale è qua.



8 marzo 2010

Chiedere scusa? Giammai!

Stefania Craxi propone una cosa sensata: che il Pdl chieda scusa per il casino delle liste e per l'immagine che hanno dato di sé davanti agli italiani.
Gaetano Quagliariello non è d'accordo:
significherebbe legittimare quella che sta diventando una tendenza pericolosa: sembra infatti che certi controlli non servano più a stabilire se sono state rispettate le regole della competizione, ma a dare il via a una corrida per incornare l'avversario che cessa di essere tale, ma diventa il nemico mortale da sconfiggere a colpi di timbri e formalismi.
Ha ragione Quagliariello, il Pdl deve andare avanti a testa alta.
Che vuoi che sia quello che è successo, solo formalismi.
Talmente poco si sono preoccupati, infatti, che hanno dovuto rimediare con un decreto che stabiliva che il Presidente della Lombardia deve avere i capelli brizzolati, e quello del Lazio la frangetta.
Su una cosa, però, sono d'accordo: se Marrazzo per la storia dei trans ha chiesto scusa niente popò di meno che al Papa, il Pdl, come minimo, deve chiedere scusa a Dio in persona.


Il mio 8 marzo

E per sentirti un po' più partecipe, puoi guardarti il sit-in sul sito di Radio Radicale.


Niente mimosa, grazie


Uomini e donne, ragazzi e ragazze, devono essere educati sui diritti umani delle donne ed edotti circa la responsabilità che tutti hanno di rispettare i diritti altrui. Ciò dovrebbe includere il riconoscimento del diritto delle donne di gestire il proprio corpo e la propria sessualità.

Così Navi Pillay, alto commissario della Nazioni Unite per i diritti umani.
E qui è dove andrò io a festeggiare l'8 marzo.
Perché in Italia la vera emergenza donna non è tanto la scarsa rappresentanza in politica o le discriminazioni sul lavoro. E' quello che chi detiene i poteri nel nostro paese vuole imporre sul corpo della donna. 
Oggi vieni anche tu. E' molto meglio che regalarci una mimosa.


6 marzo 2010

Roba di burocrazia

I dietrologi hanno ipotizzato che dietro il ritardo nella (non) consegna della lista del Pdl nella provincia di Roma ci fossero le divisioni all'interno del partito fra Forza Italia e Alleanza Nazionale e una guerra fra potenti locali con la volontà di cambiare l'ordine dei candidati in lista. Tutto smentito dai piani alti del Pdl, ovviamente, che hanno ripiegato sull'eccessiva burocrazia, rea di soffocare la democrazia.
Avrà ragione il Pdl a smentire il chiacchiericcio? 
A guardare Gianfranco Fini un'ora prima dello scadere della consegna della lista si direbbe di no. Nelle foto pubblicate da Rocco Berardo sul suo blog si vede il Presidente della Camera chiaramente concitato dopo aver letto un "pizzino" consegnatogli nel bel mezzo di un convegno, costretto quindi ad assentarsi proprio prima del suo intervento per risolvere il problema presentatogli in quel bigliettino, e rientrato solo dopo aver trattato il caso.
Cosa ci fosse scritto in quel bigliettino consegnatogli da un suo assistente non ci è dato sapere. Ma di sicuro si trattava di qualcosa di grave. 
Comunque possiamo stare certi che non si trattasse di un problema di burocrazia. No, per quelle robe lì il Pdl lascia fare a gente come Millioni.



Chiamata all'opinione pubblica

Emma Bonino su La Repubblica di oggi:
Mi interessa in questo momento capire se finalmente una parte dell'opinione pubblica avveduta comprende che non si può vivere senza stato di diritto. Lo stato di diritto garantisce i cittadini normali. Di certo i potenti e i prepotenti non ne hanno bisogno, anzi, lo combattono. Penso sia necessaria una chiamata alla rivolta democratica.



Interpretazione dell'"interpretativo"

In mancanza del testo del decreto legge varato dal Consiglio dei ministri e firmato da Napolitano, per capirci qualcosa rifacciamoci al comunicato stampa del governo:
Ribadita e sottolineata la necessità di assicurare il pieno esercizio dei diritti di elettorato attivo e passivo
fin qui tutti d'accordo. Avete fatto un bel casino
il Consiglio ha condiviso l’esigenza di garantire i valori fondamentali della coesione sociale, presupposto di un ordinato svolgimento delle competizioni elettorali.
A noi ci venite a parlare di "ordinato svolgimento"? Magari vorreste pure dare l'esempio. Senza ritegno.
A questo fine, pertanto, il decreto-legge detta alcuni criteri interpretativi di norme in materia di rispetto dei termini per la presentazione delle liste
è un po' tardi, non trovate?
di autenticazione delle firme
che avreste dovuto raccogliere in abbondanza e che invece avete fatto poco e in malomodo
e di ricorsi contro le decisioni dell’Ufficio centrale regionale.
Non vorrei dire, ma mi sembra tanto che la postilla "interpretativo" è come per il "processo breve", che Quagliariello aveva deciso si dovessero chiamare "di giusta durata".
Ma chi volete prendere in giro.
Ma soprattutto, questa volta NON FACCIAMOCI PRENDERE IN GIRO.