30 gennaio 2010

Cornuti e mazziati (bis)

Rapporto del centro studi Eurispes sui dati 2008 dell'Ocse:
Il salario medio netto di un italiano ammonta a poco più di 14.700€ (23^ posizione su 30)
= i lavoratori italiani incassano ogni anno retribuzioni pari al 17% in meno della media Ocse.
Secondo l'Organizzazione internazionale del Lavoro:
Negli ultimi venti anni il valore degli stipendi degli italiani sarebbe diminuito di quasi il 13% rispetto al Pil, contro una flessione media pari all'8% nelle 19 economie più avanzate.
Al contrario, il cuneo fiscale per un lavoratore dal salario medio, single e senza figli arriva a pesare per il 46,5%
= Italia in 6^ posizione per prelievo fiscale e oneri previdenziali e assistenziali.



29 gennaio 2010

Cornuti e mazziati


La Fiat ha presentanto una denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti dei 13 operai della "Delivery email", azienda dell'indotto, che da 10 giorni manifestano sul tetto di un capannone dello stabilimento di Termini Imerese dopo essere stati licenziati perche' il Lingotto non ha rinnovato la commessa.
Un ringraziamento per la segnalazione a Alessio Quinto Bernardi.



Art. 67 della Costituzione

Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.
Grazie a Alessandro Pintus per la segnalazione.



S.O.S. Qualcuno soccorra Renatar

A questo punto vien da pensare che se la Polverini non avesse aperto il suo sito internet, avrebbe fatto più bella figura.
Risulta, infatti, non solo che il sito fosse partito con i commenti adoranti la candidata già pronti prima che il sito fosse on-line, non bastava che all'inizio avessero censurato i commenti più critici, per poi doverli accettare causa denuncia, ma ora addirittura si viene a scoprire che c'è gente pagata da Velardi (quindi dalla Polverini) che deve postare i commenti insultanti sui blog "nemici" e commenti esultanti sul blog della Polverini!
Ma ragazzi, non è possibile tutta questa ingenuità!
Qualcuno vuole spiegare a questi signori che il dirigismo e le truppe cammellate su internet non funzionano, che da queste parti vige un'altra logica? Se uno apre un sito su internet, è perché ha qualcosa da dire e vuole metterla a confronto con chi ha voglia di leggerla.
Un confronto libero, plurale, aperto alle critiche, anche quelle più dure, che non devono però essere insultanti né offensive.
Fossi nella Polverini, continuerei a visitare i mercati o andare a convention all'hotel Ergife, piuttosto che inserirmi in ambiti che non si vuole conoscere ma che si vuole invadere.
La gente se ne accorge, nun semo tutti cojoni.



Squilibri finanziari

I sondaggi segreti di Berlusconi darebbero Emma Bonino in vantaggio su Renata Polverini del 4%.
Il bello è che si può dire che Emma Bonino non ha ancora cominciato la campagna elettorale, visto che il comitato aprirà lunedì, in concomitanza con la festa nella storica sede di via di Torre Argentina (vuoi venire? Lascia un commento a questo post!).
Chissà, magari quando qualcuno nel Lazio si accorgerà che anche la Bonino è candidata, che è sostenuta dal Pd, dall'Idv e da altre forze politiche, e quando qualche cartellone elettorale boniniano riuscirà a equilibrare l'attuale monopolio stradale di Rolexini, forse il vantaggio del 4% verrà quadruplicato.
Ma qualcuno ha idea di quanti soldi ha a disposizione Rolexini?!




28 gennaio 2010

Soli contro tutti

Non siamo un paese di eroi, e non penso ci debba essere richiesto.
Non vedo quindi il perché l'imprenditore sotto ricatto mafioso debba costretto a denunciare il suo estorsore, pena l'espulsione da Confindustria.
Certo, nel migliore dei mondi possibili ciò sarebbe addirittura scontato.
Ma non vi sembra che prima dovrebbe arrivare un po' di stato, così da sostituire in parte l'occupazione mafiosa di alcuni territori ad oggi abbandonati?
No, perché altrimenti questi giustamente-non-eroi oltre al danno devono subire la beffa: costretti a pagare, costretti a denunciare, costretti a soffrirne, soli, le conseguenze.
Mi sembra proprio che ci sia qualcosa che non va.


27 gennaio 2010

An vedi, sti communisti

E poi dicono che quelli del Popolo della Libertà non fanno niente.
Il sindaco Alemanno, ad esempio, voleva aumentare le tariffe dei taxi, e quei comunisti eversivi guastafeste che pensano soltanto a dire no si sono opposti.
E poi hanno pure il coraggio di lamentarsi che a Roma non funziona mai niente.



Ecco finalmente un progetto scuola

La scuola che vorrei. Una mattina in classe di Renata Polverini.
E' entrata nella scuola insieme ad un gruppo di giornalisti, fotografi e operatori video, facendo irruzione senza preavviso nella classe I B e interrompendo il normale svolgimento delle lezioni. All’interno della classe sono state scattate fotografie ai bambini e realizzate riprese video. Sembra che in classe sia entrata anche una persona armata di pistola, e che con il calcio dell’arma abbia urtato la testa di un bambino.
Come dire, almeno un progetto c'è. Dirompente.


Noi del Pdl siamo troppo avanti

In campagna elettorale la Polverini gioca d'anticipo. Talmente d'anticipo che ancor prima di rendere pubblico il suo nuovo sito internet, aveva già i commenti dei suoi sostenitori.
Questi del Pdl sono proprio avanti.


26 gennaio 2010

I guardiani della "nazione"

Secondo la commissione francese che sta studiando il caso, il burqa offenderebbe "i valori nazionali".
Viene da chiedersi: i valori di una nazione sono precostituiti, sanciti una volta per tutte su una lapide, oppure vengono di volta in volta formati, modificati e discussi da chi ci vive in quella nazione?
Perché se così non fosse (seconda opzione), ogni nazione dovrebbe avere i suoi guardiani della rivoluzione. Ne gioverebbe sicuramente Ahmadinejad, che potrebbe esportare il suo modello sociale, inviando nei paesi occidentali i guardiani esemplari per corsi di formazione ai novelli nostrani.
Fortuna che c'è sempre la cara vecchia Gran Bretagna cui volgersi quando si è in stato confusionale.



P che?

Dopo Delbono, Marrazzo, gli assessori pugliesi, Bassolino, è difficile che l'alternativa del Partito democratico possa essere rappresentata dalla supposta superiorità morale dei suoi dirigenti.
Allora, visto che non si capisce più (se mai fosse stato chiaro) cosa e chi rappresenta il Pd, perché uno dovrebbe votarlo?


A Rimini nevica




Il reality del peggio

Sono letteralmente schifata dall'espulsione di Massimo dalla casa del Grande Fratello.
In questa edizione le abbiamo viste tutte, e anche da questo blog avevamo applaudito all'emancipazione sociale rappresentata dal reality: il transessuale da donna a uomo, la relazione lesbo fra due che si consideravano etero, l'omosessuale che ci provava con l'eterosessuale, un ragazzo che ha mollato la famiglia per la tipa che ha incontrato nella casa, e poi gente che si picchiava, che diceva a una ragazza di fare film porno.
Ma la bestemmia no, è inaccettabile. Sulla bestemmia non si passa sopra, neanche se uno si inginocchia e chiede perdono "a tutta Italia" (come piace tanto dire a quelli che stanno lì dentro).
Se bestemmi sei direttamente eliminato, subito, senza neanche farti un po' di tugurio o qualche punizione corporale.
Oltretutto proprio la Marcuzzi si sente obbligata a scusarsi per il termine "mongoloide", usato dai membri della casa più volte e per offendere, ma nessuno si sente in dovere di eliminare i responsabili.
E sono delusa per il comportamento dei GFini: perché non si sono ammutinati tutti, perché non hanno cacciato una bestemmia all'unisono per fare una disobbedienza civile nei confronti di questo fantomatico regolamento, anziché star lì a piangere come dei coglioni?
Semplice: lì dentro si comportano esattamente come facciamo fuori, che stiamo come stiamo perché ci facciamo mettere i piedi in testa e non ci battiamo mai per i nostri diritti, per le libertà, e per quello in cui crediamo.
Un vero reality, del peggio di noi e delle leggi che ci guidano.


25 gennaio 2010

Cattolici: avanti tutta!

Ci mancava un po' il Cardinal Bagnasco. Eccolo qui, lanciatissimo:
Mentre incoraggiamo i cattolici impegnati in politica ad essere sempre coerenti con la fede che include ed eleva ogni istanza e valore veramente umani
Cardinale, voi ci metterete pure tutta la buona volontà di questo mondo (e di quell'altro), ma diciamocelo, vi converrebbe che un po' meno politici si professassero cattolici, visti i loro comportamenti ben lontani dalla fede.
Ma sentiamo un po' come continua il Cardinale, dove vuole arrivare:
vorrei che questa stagione contribuisse a far sorgere una generazione nuova di italiani e di cattolici che, pur nel travaglio della cultura odierna e attrezzandosi a stare sensatamente dentro ad essa, sentono la cosa pubblica come importante e alta, in quanto capace di segnare il destino di tutti.
Ah, ecco cosa voleva dire, Cardinale: visto che la generazione attuale ha fatto solo un gran casino su testamento biologico, imposizione della religione cattolica a scuola per tutti, astinenza anziché contraccezione, senza però raggiungere grandi risultati, ci vuole una nuova generazione di cattolici, bella incattivita, che possa segnare il destino di tutti, ma proprio tutti, nessuno escluso.
Certo Cardinale, ora mi è tutto più chiaro.
Che Dio che ne scampi.


Il Paradiso non è di questa Terra


Giovedì scorso ho intervistato i candidati del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo alle elezioni regionali. Con l'occasione, ho scoperto che Grillo non fa solo politica urlata, o meglio antipolitica, bensì ha un suo programma ricco di spunti interessanti e al momento fuori dall'agenda politica del nostro paese (gli incroci azionari fra banche e imprese, il telelavoro, la promozione dei farmaci fuori brevetto, per citare alcuni esempi).
Tuttavia, al di là delle critiche che ho potuto fare ai ragazzi, in e fuori onda, sui limiti stessi dell'essere una non-associazione, che riguardano soprattutto il fatto che il proprietario del movimento è Beppe Grillo, e che tiene in mano lui il simbolo, e quindi può concederlo/revocarlo a chi crede, ciò che mi lascia più perplessa è la visione stessa del fare politica che sottende il Movimento stesso.
Secondo Beppe Grillo e soci, infatti, chiunque faccia politica è prestato a un servizio civico. Se fin qui possiamo essere tutti d'accordo, il problema è come questo servizio va messo in pratica. I candidati del Movimento, una volta eletti, devolvono l'intero ammontare del loro stipendio al Movimento, che a seconda delle condizioni familiari e simili, decide quanto restituire all'eletto (la questione può variare però da regione a regione).
Perché non sono d'accordo? Per due ragioni:
  1. Così facendo escludiamo in assoluto professionisti, imprenditori e in generale persone con incarichi di prestigio che non accetterebbero mai di "prestare il servizio" in pratica gratis;
  2. E' la visione dell'uomo che è sbagliata. Non esistono uomini cattivi (quelli che oggi fanno politica) e uomini buoni (i grillini), bensì esiste l'uomo, che fra i suoi difetti annovera anche la corruttibilità. Gli stessi preti, mossi da una fede assoluta, spesso vengono tentati dal "peccato". Perché allora credere che sia possibile che vi siano alcuni uomini votati a far politica per puro spirito di servizio? Ci può essere chi fa politica per i propri ideali e chi per il potere, ma entrambe vanno difesi dalle tentazioni, e questo si fa con stipendi adeguati al posto che si ricopre. Per i privilegi, però, è tutta un'altra storia, che nulla c'entra con la remunerazione, perché si tratta di una degenerazione cresciuta con gli anni.
Quindi. Nel dibattito tornato in auge su questione morale e mani pulite occorrerebbe ritornare su questa terra e ricordarsi le virtù e i vizi degli uomini, altrimenti si pecca ancor di più di chi il peccato lo fa volontariamente.
E ciò sarebbe un vero peccato.



Unione alternata

Mondo improbabile - vittoria di Boccia: "le primarie uniscono, w le primarie, grande strumento di democrazia"!
Mondo reale - vittoria di Vendola: "le primarie dividono, vanno abolite"!
Domanda: come può dividere un metodo?
Un metodo è una prassi, una regola che unisce diverse persone che concorrono allo stesso obiettivo.
Se il Partito democratico smettesse di focalizzarsi su diatribe così sterili e pensasse un po' di più a programmi e politica tout court, sono sicura che molti più elettori sarebbero uniti al partito.


24 gennaio 2010

Quanti comportamenti sono peggiori di una bestemmia?

Al Grande Fratello, come molti sanno, se ne vedono di tutti i colori: invidie, maldicenze, sotterfugi, falsità, insulti, botte e chi più ne ha più ne metta. Ogni volta si scatena un po' di maretta, si minacciano provvedimenti disciplinari, ma i protagonisti vengono immancabilmente perdonati e lasciati amorevolmente proseguire il gioco.

Invece sono pronto a scommettere che questa volta, dopo che perfino il Codacons ha ritenuto di scomodarsi, si procederà senza colpo ferire all'espulsione, sulla scorta della solita ipocrisia -tutta italiana, e quindi tutta casa e chiesa- in base alla quale è più grave insultare una divinità (la cui esistenza, ne converrete, è quantomeno controversa) che prendersela con una persona in carne e ossa.

E' bene sottolineare che non si tratta di una novità: nel calcio, ad esempio, alcuni comportamenti violenti contro gli avversari vengono sanzionati da regolamento con un cartellino giallo, ma se uno rivolge una parolina poco edificante a Dio o alla Madonna non si scherza, rosso diretto e andare a pentirsi sotto la doccia.

Non nutro, lo preciso, grande simpatia per le bestemmie; ritengo, tuttavia, che esse costituiscano un esempio assai meno negativo di altri comportamenti come la violenza fisica e verbale verso gli altri, l'ipocrisia, la grettezza, l'intolleranza e un'ulteriore serie di atteggiamenti riprovevoli: potendo scegliere, insomma, preferirei che i miei figli fossero costretti a sorbirsi una bestemmia piuttosto che una lite velenosa, magari con qualche ceffone, tra due persone in carne ed ossa.

Voi che ne dite: è colpa mia, che sono un miscredente senza rimedio, oppure sono loro, ad essere un tantino ipocriti?




23 gennaio 2010

Il Totò pensiero

Totò Cuffaro, ex Presidente della regione Sicilia, è stato condannato a 7 anni in appello per favoreggiamento aggravato alla mafia e per rivelazione del segreto istruttorio (avrebbe fatto sapere a un boss che erano state installate delle microspie nella sua abitazione, facendo così saltare l'indagine).
Ora, restando salda al principio della presunzione d'innocenza, non verrò tacciata di essere giustizialista se da questo blog mi permetto di contestare l'opportunità politica della reazione di Cuffaro alla condanna.
Il sen. Cuffaro infatti ha subito dichiarato:
Prendo atto però della sentenza della Corte. In conseguenza di ciò lascio ogni incarico di partito. Mi dedicherò, con la serenità che la Madonna mi aiuterà ad avere, alla mia famiglia e a difendermi nel processo, fiducioso in un esito di giustizia.
Lasciando stare la Madonna, che sarebbe meglio non scomodare in questi casi, è interessante rilevare la scissione politica di Cuffaro: lascia immediatamente tutti gli "incarichi di partito", ma col cavolo che si dimette dalla carica di Senatore!
Non per pensare male, per carità, ma sembra che i cittadini siano proprio all'ultimo posto dei suoi pensieri. Cuffaro, infatti, ci tiene a precisare che il suo futuro sarà occupato dalla difesa nel processo e alla famiglia. Ricorda qualcuno. Chissà chi...
Pensare un pochino ai cittadini, alla responsabilità nei confronti di chi lo ha votato, e al fatto che mantenendo quella poltrona rappresenta il paese intero? No, perché uno è liberissimo di dire che è convinto che verrà assolto, e quindi continua ad andare avanti per la sua strada. Ma non ho capito perché se si dimette dal partito non si dimette allora dalla ragion d'essere del partito stesso, cioè la rappresentanza democratica nelle istituzioni!
Sembra quasi che una volta in più questi signori ci vogliano ricordare chi conta veramente nel paese, come se non l'avessimo già capito. Tanto è in Parlamento grazie all'Udc, mica per il libero voto dei cittadini, vista la legge elettorale che ci ritroviamo.
E poi, fatemi fare un'ultima considerazione: ma questa Udc è proprio la stessa per cui il Pd si sta stracciando le vesti per non non far ricandidare Vendola?
Allora siamo in una botte di ferro. A sbarre, si intende.


22 gennaio 2010

Che succede a Emmatar il 1° febbraio?

Istruzioni per l'uso: guardare, diffondere, aspettare.


Aria di misoginia

Aldo Grasso, critico tv del Corriere della Sera, sulla mia partecipazione a "Il più grande":
Mette anche a nudo alcune personalità: facile nascondersi dietro Santoro, ma, allo scoperto, Giulia Innocenzi rivela una smania da far paura (dovrebbe almeno migliorare la voce, come la Stella).
Se nulla ho da obiettare all'opinione di Grasso sulla mia "smania da far paura" (ognuno è libero di credere ciò che vuole... Certo che, se a fianco di Sgarbi, quella che ha la smania sono io, comincio a preoccuparmi), qualche riflessione in più mi viene leggendo il commento sulla mia voce.
Cosciente e critica della mia voce un po' stridula, mai ho pensato di "migliorarla", in quanto non mi sono mai cimentata nella carriera di cantante (stonata come una campana) né in quella di attrice (l'ho fatto al liceo, in qualche rappresentazione teatrale scolastica).
Mi sbaglierò, ma mi vien da pensare che se al posto di chiamarmi Giulia il mio nome fosse stato Giulio, non mi sarei mai ritrovata a commentare critiche di questo tipo.
Che ci sia un po' di misoginia nell'aria?


Muro sul web = muro di Berlino


I paesi che istituiscono barriere elettroniche su internet o filtrano i risultati dei motori di ricerca contravvengono alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, che garantisce libero accesso all'informazione.
Restiamo in attesa di un discorso di questo calibro anche da un rappresentante del governo italiano.
Chissà, magari entro la fine di questo secolo...


Belpietro, lascia decidere il lettore

Maurizio Belpietro su Libero di oggi:
Si, lo ammetto: ieri ho sbagliato. La prima pagina sulla Bonino non andava bene: sotto al titolo principale avrei dovuto pubblicare la fotografia di Emma mentre trafficava tra le gambe di una donna e la aiutava ad abortire con una pompa di bicicletta, e invece non l`ho fatto. Non ho avuto lo stomaco. Ho pensato ai lettori che ogni mattina vanno all`edicola e a cui già dispensiamo quotidianamente lo schifo della politica e mi sono chiesto: ce la faranno a reggere un`immagine così forte in prima? Mi sono risposto di no: meglio non urtare le coscienze, preferibile pubblicarla dentro.
Caro Belpietro, hai sbagliato. Avresti dovuto pubblicare quella foto, per fare vedere a tutti, anche a chi in quegli anni non c'era, come si praticavano gli aborti. Prima della vittoria radicale, prima della battaglia che la Bonino, Spadaccia e tanti altri radicali hanno portato avanti con la disobbedienza civile, cioè autodenunciandosi, che è l'esatto contrario del nascondersi.
Invece no, hai preferito non pubblicarla, per non ammorbare ulteriormente il lettore, già pieno dello "schifo quotidiano della politica".
Quello che non hai voluto pubblicare è una delle pagine più di valore della nostra storia: gente che ha impegnato la propria vita per battaglie politiche per i diritti e le libertà di tutti, anche le tue. E che hai voluto negare ai tuoi lettori. Dai loro un po' più di fiducia, vedrai che non verrai deluso.


21 gennaio 2010

Che Casini



Il Paese è in mano a SIlvio Berlusconi, il suo legittimo Presidente del Consiglio.
Peccato che il suddetto sia nelle mani di questo e di quello.
Chissà alla fine chi la scamperà, visto che in mezzo, ma proprio piazzato bello al centro, c'è sempre Casini.


Eliminazione fra Santi

Il momento più esilarante de "Il più grande"? Quando sono stata sommersa dai fischi del pubblico per aver eliminato Padre Pio, "figura controversa a causa dei fatti legati alle stigmate".
Certo che anche Sgarbi con la sua "camionista tigrona" ci ha messo del suo.


20 gennaio 2010

Rolexini vs. Emmatar. A voi la scelta.






18 gennaio 2010

No problem, famo una legge

Ormai la politica del Popolo della libertà è chiara: imporre per legge tutto ciò che non riescono a promuovere come normale funzionamento del sistema.
Dopo il processo breve e il reato di immigrazione clandestina, fenomeni che andrebbero regolati con ben altri tipi di misure, adesso il ministro Brunetta vorrebbe che i bamboccioni fossero sbattuti fuori casa a 18 anni per legge.
Come dire: non riusciamo a risolvere la piaga del precariato, non siamo in grado di pianificare alloggi per gli studenti universitari, le banche non vi daranno mai un mutuo, ma noi tanto non possiamo farci niente.
Conseguenza logica: vi imponiamo per legge di abbandonare l'unico ciglio sicuro.
Tanto poi faremo un'altra legge per liberare le strade dai senza tetto, e il problema è risolto.


15 gennaio 2010

Allarme Pd

Il Partito democratico ha deciso di bloccare l'accesso a Facebook dalla sede di Sant'Andrea delle Fratte.
I dirigenti si sono accorti che i dipendenti cazzeggiavano troppo. Gli elettori pure.
La decisione è durata solo poche ore, come tutte le prese di posizione del Pd.


13 gennaio 2010

Presagi virtuali

Arrivati al 2010, cosa dovrebbe essere la prima cosa che fa un candidato a delle elezioni, mettiamo quelle regionali? Un sito internet! Mi sembra basilare, no?
Per raggruppare nuovi militanti, per instaurare un rapporto diretto con gli elettori, per rendere reperibili al massimo le proprie informazioni, il sito internet diventa imprescindibile.
Così fa Emma Bonino, che in realtà il sito ce l'ha già da un bel po', dove è possibile per questa regionali compilare un modulo se si vuole dare una mano per la raccolta firme per la lista Bonino-Pannella. [Già che ci siamo: dal comitato elettorale sono in cerca di qualcuno che sappia utilizzare flash e abbia voglia di dare una mano a Emma - a titolo volontario, s'intende. Per segnalare la propria disponibilità lasciare un commento al post con il proprio indirizzo mail, please!] Sul sito di Radicali Italiani, si può addirittura consultare la sua "anagrafe pubblica", ossia i suoi emolumenti e proprietà (e scopri così che oltre a un appartamento a Roma - in cui vive - e a un negozio dato in affitto, non ha molto altro).
Renata Polverini, invece? Oltre alla pagina su Wikipedia, di lei nient'altro. Chi vive o passa a Roma, invece, già da prima di Natale poteva ammirare la sua faccia, rigorosamente senza simboli di partito, che ti rassicurava di essere "con te".
Da Facebook i fan hanno deciso già il loro verdetto: Bonino batte Polverini per 10.000 a 5.000.
Sono io che vado un po' Oltreoceano, oppure anche a qualcun altro viene in mente Obama vs. Mc Cain?
No, perché se così fosse...




Non chiedo troppo

Nel notiziario del mattino di Radio Radicale Walter Vecellio ha riportato un dato diffuso dal parroco di Rebibbia: a ogni detenuto viene distribuito un rotolo di carta igienica, che deve bastargli per due mesi e mezzo.
Se questo è un uomo.


12 gennaio 2010

Confusione? Ci pensa Calderoli!

E' da un po' che non si sentiva il parere di Roberto Calderoli. Il ministro per la semplificazione, nella sua intervista a La Stampa del 10 gennaio, non delude le nostre aspettative:
Nel Sud d’Italia la disoccupazione è al 18 per cento, il lavoro deve andare agli italiani che vogliono e possono farlo, non agli immigrati clandestini.
Benissimo Calderoli, tutti d'accordo che la piaga della disoccupazione al Sud è profonda. Il governo cosa sta facendo in merito? Qualche piano per lo sviluppo, che so, incentivi fiscali per gli imprenditori disposti a investire e a creare lavoro, nuovi centri di ricerca, un piano industriale... Al momento, non pervenuto.
La verità è che si ricorre ai clandestini perché quel lavoro, se fosse regolare, costerebbe troppo. E invece il lavoro o è regolare, o non è.
Sempre più d'accordo con lei, ministro: "il lavoro o è regolare, o non è". Le vittime, oltre agli italiani senza lavoro, sono gli sfruttati nei campi, senza alcuna sicurezza, trattati in condizioni di schiavitù, costretti a vivere in condizioni disumane. Anche qui, a chi attribuire la responsabilità del lavoro irregolare: ai clandestini, agli approfittatori che speculano, oppure al governo che ha lasciato che questa situazione fosse sotto l'esclusivo controllo della 'ndrangheta?
Se si accettano continue regolarizzazioni l’Italia diventerà tutta come Rosarno.
Come si affronta il fenomeno dell'immigrazione? Come tutti gli altri, cioè con la legalità, con delle leggi che regolino il fenomeno. Cosa fa il governo, invece? Propone leggi che costringono gli immigrati in procinto di andarsene a passare sei mesi nelle carceri italiane a spese del contribuente, non attua un programma di immigrazione a quote, fa prevalere l'una tantum sulla pianificazione, e anziché l'integrazione promuove la repulsione.
Ma quanto pensiamo di poter campare a questo modo?


11 gennaio 2010

A casa propria

Nessun partito è perfetto, per carità. Anzi, tutto è perfettibile.
E' passato più di un anno da quando mi candidai alla segreteria dei Giovani Democratici. Una campagna elettorale intensa, in cui ho girato l'Italia e ho sperimentato strumenti di partecipazione on-line. Forse il periodo più ricco della mia vita, in cui mi sono imbattuta in persone che avevano deciso di sostenermi, senza neanche conoscermi, e altre che avevano deciso di osteggiarmi, senza neanche avermi ascoltata, senza neanche avermi chiesto il perché della mia candidatura.
Ho imparato tanto da quell'esperienza.
Più di tutto, ho imparato che le battaglie più difficili sono quelle che si fanno a casa propria, là dove c'è coinvolgimento personale, talvolta affettivo, e soprattutto ideale.
Così venerdì abbiamo discusso al Comitato nazionale di Radicali italiani la mozione particolare a prima firma della sottoscritta (a questo link a 04:44), che promuove strumenti di partecipazione diretta degli iscritti per la formazione delle liste elettorali. I partiti hanno una grossa responsabilità: il monopolio delle liste elettorali. Per questo occorre aprirli il più possibile.
La mozione è passata come raccomandazione al Segretario. Chiunque abbia idee in tal senso è il benvenuto. La politica deve essere di tutti, o non è.



Ce stanno a pijà per... democratici

Il modo in cui il Partito democratico ha affrontato e si appresta ad affrontare le elezioni regionali mi lascia sbigottita.
Cos'altro aveva da fare, infatti, un partito all'opposizione, se non prepararsi accuratamente per l'appuntamento delle regionali, così da battere la coalizione di maggioranza, per costituirsi definitivamente come alternativa di governo alle prossime elezioni politiche?
Invece no, sembra che il Partito democratico avesse tutt'altro cui pensare. Così ci troviamo che il Popolo della libertà, insieme alla Lega (o forse sarebbe meglio dire la Lega, insieme al Popolo della libertà) ha da mesi scelto i suoi candidati, che prontamente hanno già cominciato a fare campagna elettorale. Dall'altra parte, invece, ancora si discute se fare o meno le primarie (per non parlare delle alleanze).
Chi scrive è da sempre sensibile al tema della democrazia interna dei partiti, che si riallaccia chiaramente alle primarie. Ma fare le primarie ora significa dichiarare la sconfitta già prima di giocarsi la partita (sono rimasta molto perplessa, infatti, dalle dichiarazioni di Bindi e Bettini, due navigati della politica, che invocano le primarie. Che vogliano perdere? Perché?).
Che domani allora il Partito democratico si appresti ad appoggiare la Bonino, che una candidatura così forte capita poche volte. E appoggiasse pure Vendola, anziché candidare la stessa persona sconfitta da quello che oggi è il Presidente della Puglia. Se decidesse di candidare Boccia, però, il Pd ha l'obbligo di motivare agli elettori il perché, cioè i ravvisati fallimenti del mandato di Vendola.
Quanto all'ultima dichiarazione di Bersani - "le primarie sono un'opportunità, non un obbligo" - il problema è che sembrano più un'opportunità per i dirigenti, piuttosto che per gli elettori e la loro partecipazione ai processi decisionali del partito.
La strategia d'alemiana delle alleanze per ora si sta rivelando più che fallimentare. Quasi da presa in giro. Il problema è che quelli presi in giro siamo noi.




8 gennaio 2010

30% we can

La Gelmini propone il tetto del 30% agli studenti stranieri nelle classi.
Sono d'accordo, è una norma che favorisce gli stranieri stessi, evitando loro ghetti marginalizzanti, favorendo l'integrazione e la didattica.
Non è la riforma del secolo, ma ormai ci siamo abituati ai piccoli ritocchi e alle pezze qui e lì.



Trovato il candidato: il trullo!

Tre considerazioni scaturite dalla puntata di ieri di Annozero:
  1. Il Partito democratico si rifiuta di candidare persone valide, vedi Nichi Vendola e Emma Bonino.
  2. Alla ricerca dell'identità della sinistra ci si imbatte in Alba Parietti, che dice parole sagge: a) Cosa deve fare un cittadino volenteroso che voglia dare il proprio contributo, per esempio, al Partito democratico? Arriva lì, alla sede del partito, e chi si trova? Come ha detto Alba, ci si imbatte in una "lobby politica", una casta chiusa più attenta a difendere la propria poltrona che a incentivare la partecipazione degli elettori. b) Se l'identità del Partito democratico non si fonda sulla partecipazione popolare alla vita del partito, ad esempio utilizzando lo strumento delle primarie o altro, allora su cos'altro?
  3. I politici, in questo caso l'on. Castelli, non hanno capito che vengono pagati dai cittadini, e che il loro primo dovere è quello di ascoltarne le istanze, per poi cercare le risposte che si tramutino in politiche. Davanti a un'insegnante precaria siciliana con marito precario e due figli, che riescono a pagarsi il mutuo per la casa soltanto grazie all'apporto dei nonni, rispondere "va a lavurà", mi sembra se non altro riduttivo e ideologico.
Come ha detto Francesca Fornario, al Partito democratico non resta che candidare un trullo in Puglia e chiedere alla Polverini di candidarsi per il centrosinistra (e magari proporre a nuova icona della sinistra Alba - che sostituirebbe così Patrizia)!



7 gennaio 2010

Lìder Obama

Si dice che la personalizzazione del Popolo della Libertà con il suo leader non ha eguali, e se ce li ha, bisogna andare a cercarli nei paesi dell'America latina e populista, tipo il Venezuela. Effettivamente rimango sempre un po' attonita davanti a befane che si recano ad Arcore per portare dolciumi al Presidente del Consiglio, o fan urlanti che vogliono toccare/baciare Berlusconi (manco fosse Elvis Presley nei tempi migliori).
Vi inviterei però a guardare un po' più in su dell'America latina, a quegli Stati Uniti cui tanto ci rifacciamo. Se si naviga un po' nel sito del Partito democratico, infatti, ci si imbatte nel suo blog, "Kicking ass - the Democratic party's blog". Se non sbaglio un blog di un partito dovrebbe un luogo di discussione fra i suoi aderenti, un confronto fra più parti.
Nulle di più lontano: vi troverete davanti a una rassegna fotografica del Presidente Obama, da quando fischietta a quando stringe la mano a un custode della Casa Bianca.
Forse l'Italia di Berlusconi non è tanto un'anomalia. O forse, sono tutti un po' anomali.



5 gennaio 2010

Auguri con letizia

Correggo i miei non auguri di ieri: gli auguri ve li faccio, eccome, grazie alla performance di Noemi Letizia.
Come rendere degli auguri di Natale una canzone porno (notare il primo "All I want for Christmas IS IUUUUUUUUUUUU...") che fa venire un po' il mal di pancia.
Si ringrazia Michele Tondolo per l'imperdibile segnalazione.



E Noemi proferì: "Berlusconi mi penalizza"

La povera Noemi Letizia dixit:
Spesso mi sono sentita disprezzata e adesso sto avendo paura: dopo quello che è successo a Berlusconi mi rendo conto che alcune persone non si fanno più scrupoli. Sono felice di stare a contatto con la gente però, a volte, penso anche che potrebbe accadermi qualcosa e non giro quasi mai sola.
L'inquietante Noemi Letizia ridixit:
la notorietà legata a Berlusconi, nella professione, mi penalizza: mi hanno negato lavori senza nemmeno concedermi un provino.
Le questioni che sorgono, che più che spontanee alle sue dichiarazioni sono antecedenti, sono le seguenti:
  • "professione"?
  • "notorietà legata a Berlusconi mi penalizza"? Mi sfugge qualcosa, o se non sbaglio Noemi prima era una che aveva fatto qualche comparsata su tv locali, un balletto su Raidue e basta?
Lo stesso fatto che io le stia dedicando un post sul mio blog (come già fatto in passato) mi conferma ulteriormente che viviamo nel paese delle banane.
Le banane però siamo noi, che proprio parlando di questi personaggi (ricordo: è diventata nota perché si è dibattuto per un periodo se fosse amante o figlia di Berlusconi. Almeno negli Stati Uniti una come Monica Lewinski diventa famosa perché è noto a tutti quello che ha fatto, nei minimi dettagli) diamo loro un'esistenza.
Ma tant'è, è quello che ci propongono e non possiamo esimerci.



I have a dream

Mi immagino Emma Bonino Presidente della regione Lazio, eletta in una coalizione di centro-sinistra, che sia in grado di risanare il debito della sanità, rendere Roma una capitale verde e al passo delle sue sorelle europee, in grado di mostrare ai cittadini come la formula liberale-democratica-radicale-socialista sia quella vincente per il bene comune. L'alternativa concreta all'attuale invincibile Berlusconi.
Solo un'ingenuità?
La Bonino si è candidata, ora spetta a voi.



Logica democratica

Finalmente ho capito a cosa servono le primarie: a indirle quando il candidato che vincerà è quello voluto dalla "dirigenza", e a cancellarle quando quello che vincerà non piace alla dirigenza.
Elementare, Watson.


4 gennaio 2010

Coi soldi tuoi, no eh?


Il primo post dell'anno, e ancor prima, il primo post da prima delle feste natalizie (problemi legati a internet e latitanza dal territorio italico mi hanno tenuta lontana dal blog), lo dedico all'inutilità degli auguri, visto che non ve li ho fatti e non ho intenzione di farli.
Anzi, mi correggo: gli auguri ve li farò, in ritardo, utilizzando in prestito gli auguri sopra, sottratti in maniera del tutto casuale a tale Matteo Lucchesi. Vi faccio quindi degli auguri che so che la maggior parte di voi non apprezzerà, per ricondurre quegli stessi lettori al malessere che io provo quando mi imbatto per la strada negli auguri promossi da una faccia, con sotto un bel simbolo partitico (quasi nessuno escluso) rivolti alla cittadinanza tutta (quindi anche a me). Molti di questi hanno un cappello del tipo: "Verso le regionali".
Mi chiedo: ma non sarebbe meglio spendere quegli stessi soldi (tanti, le affissioni costano) per un'opera benefica dedicata ai bisognosi, per il completamento di un progetto di utilità sociale, o anche solo per un panettone, sicuramente più proficuo di un cartellone pubblicitario del genere?
By the way, quelli fanno gli auguri a me con i miei soldi.
Una faticaccia, non vi pare?