31 maggio 2011

No indignados italianos

Perché non ci sono gli indignados in Italia? Perché metà va all'estero a cercar fortuna, e l'altra metà spera di ottenere un posto fisso. E così infischiarsene del precariato una volta dentro. Sono d'accordo con The Economist.


28 maggio 2011

Nonviolenza oggi

Voi da che parte state? Io dalla parte di quelli con le braccia alzate (e che evidentemente cominciano a dar fastidio).



27 maggio 2011

Indignamos!

Ragazzi, che carica questi INDIGNADOS... Non vedo l'ora che ci INDIGNAMOS un po' anche noi!


26 maggio 2011

Meglio fottere a Rimini

Oggi su Il Nuovo Quotidiano di Rimini:




25 maggio 2011

Mission in development

La task force "Meglio fottere" è al lavoro: le librerie finora controllate stavano togliendo il libro dagli scatoloni. C'è chi l'ha già letto nella tratta Roma-Pechino (ed è ancora vivo). Passo e chiudo.


Ora X

A Madrid per capire come si fa a passare dall'indignazione alla mobilitazione...
Ma anche da qui vi controllo: chi non compra il libro in uscita oggi sarà bannato dai miei amici per sempre!


20 maggio 2011

Prima che ci tolgano pure internet...


Per chi volesse attivarsi prima che l'Agcom adotti definitivamente la delibera:



16 maggio 2011

Carta straccia

Il ministro Sacconi oggi festeggia: finalmente abbiamo capito che se non sei figlio di papi la laurea non serve a niente.
Così possiamo cominciare a fare concorrenza alla Cina, però con la manodopera a basso costo, e non con il Made in Italy di qualità. Evviva!


15 maggio 2011

Ho l'età


Quelli del Popolo della Libertà proprio non vogliono invecchiare...
Se Formigoni, che ha 64 anni compiuti, continua ad andare in giro con Paperino e con fiorellini sulle sue camicie, vuol dire che qualcuno gli ha detto che lo ringiovanisce.
Meglio Bersani e la sua testa lucida!


L'Ultima parola di Grasso

Dalla critica per la mia "voce nasale" e la "smania da far paura" abbiamo fatto passi avanti!


A Rimini il mio voto (dissociato)

Purtroppo della politica riminese non so molto, ma solo le cose basilari: ha sempre governato la sinistra, e cioè il Pd. Ora, non è che le cose nell'amministrazione di Rimini vadano malissimo, ma neanche molto bene: ogni tanto quando ti fai il bagno in mare ti ritrovi accerchiato dalla merda gettata lì dentro dagli alberghi, gli imprenditori costruttori sono grandi amici degli amministratori, con tutte le conseguenze sul verde della città, e gli eventi culturali - eccetto le ottime mostre del Castel Sigismondo e la riapertura delle rovine romane della casa del medico - lasciano un po' a desiderare.
I Radicali a Rimini non sono candidati, e questo lascia davanti a me una prateria. Per informarmi ho chiesto sia agli amici radicali, sia agli amici amici, che ne pensassero dei candidati. Tutti erano d'accordo su un punto: che il candidato sindaco del Pd, tale Andrea Gnassi, brilli soltanto per una carriera lineare all'interno del Pd e nelle istituzioni in cui ha precedentemente lavorato. Un uomo di partito, insomma, che però ha scelto come slogan la seguente frase: "voltare pagina". Scelta molto infelice, se si considera che in queste elezioni è proprio lui l'elemento di continuità. E queste informazioni mi bastano, almeno per il primo turno, per non votarlo. Chiaramente Gnassi è vittima anche del mio voler impartire una lezione al Pd, e quindi non se ne voglia troppo.
Altri mi hanno detto che proprio per segnare un taglio netto con il passato avrebbero votato per il candidato del Pdl, Gioenzo Renzi, uno che lavora in banca e che in politica ha fatto strada nell'MSI: si candida sempre a ogni elezione, ben consapevole che tanto non ce la farà. Questa scelta, però, mi sembra molto superficiale: è lo stesso Berlusconi ad aver detto che queste non sono elezioni amministrative, bensì un test nazionale, ed è quindi lui che le ha trasformate in un referendum sulla sua persona. E come si fa, dopo il bunga bunga, la Minetti (riminese) e le accuse di terrorismo ai magistrati che rischiano la vita per garantirci giustizia, a votare ancora per lui? No, se così stanno le cose, preferisco tenermi 1000 burocrati di partito del Pd, che non il Renzi che viene dalle banche.
E allora, cari amici, tolti di mezzo i due big, la mia scelta alla fine va come segue:
Candidato sindaco: Fabio Pazzaglia, di SEL.
Candidato consigliere comunale: Ciri Ceccarini, di FLI.
Fabio Pazzaglia era consigliere comunale con il Pd, ma dopo dissensi su cementificazione e inquinamento se n'è andato. E' su una sedia a rotelle a causa della distrofia muscolare, e nonostante questo è impegnatissimo sia in politica che in cooperative che aiutano i disabili. Non sono una fan di SEL, soprattutto se penso che ci sono molti reduci di Rifondazione comunista, ma altre due liste di vetero-comunisti appoggiano altri candidati, e Pazzaglia è uno che ha dimostrato sul campo che non si piega ai compromessi e che si batte per una Rimini più verde. Anche il suo programma è convincente.
Al consiglio comunale, invece, vado per Ciri Ceccarini: cantautore, attivista omosessuale, vittima due anni fa di un'aggressione omofoba, ha dichiarato: "Voglio battermi per i più deboli, per gli anziani e gli extracomunitari. Sono rimasto affascinato da Futuro e Libertà perché è di stampo liberal, europeo, giovane". E poi dare un po' di vigore a FLI, che qualche errore l'ha pure commesso, ma che ha dato lo sgambetto iniziale al PDL cui ha seguito il suo inesorabile declino, male non fa. E in una città a quasi-monopolio rosso, un po' di alternanza è solo sale per la democrazia.
Infine, so che i grillini faranno un risultato enorme a Rimini, e so che sono molto attivi nella città. Li ringrazio per la vitalità che stanno portando in questi ultimi anni alle elezioni e per l'esperimento di democrazia partecipativa che sostengo fortemente e che, come ha detto Celentano, costituisce il futuro. Ma io non posso dare la mia fiducia a chi quotidianamente getta merda sulle istituzioni, inneggia alla violenza ("non fateci incazzare che poi sono guai, avete capito?! State attenti!") e denigra il confronto politico perché lui fa solo "monologhi". Per me il problema dei grillini è proprio Grillo, e che loro mi rispondano che lui non è il leader, ma che "lo siamo tutti noi", è una grandissima falsità. Basta leggere l'art. 3 del "non-statuto": "Il nome del MoVimento 5 Stelle viene abbinato a un contrassegno registrato a nome di Beppe Grillo, unico titolare dei diritti d’uso dello stesso".
Tutto il resto è noia. Buon voto!



11 maggio 2011

Uganda anti-gay

Grazie ad Alberizzi per avermi concesso lo spazio sul suo blog sul Corriere della Sera: oggi siamo riusciti a bloccare il Parlamento ugandese dal votare la legge anti-gay, ma il pericolo rimane fino a venerdì.
Per leggere il pezzo e per firmare la petizione, clicca qui.


7 maggio 2011

"Meglio fottere" a Campobasso




3 maggio 2011

Signora

Perché quando ci si rivolge a un uomo lo si chiama professore, direttore, ministro, e una donna invece "signora"?
La butto lì: maschilismo?


Soldini al Vaticano

Uno dei maxischermi installati per la beatificazione, e l'evidente calca della folla.

Il Sindaco Alemanno piange sui 4,6 milioni di euro spesi dal comune di Roma per la benedizione di Papa Wojtila e tira la giacchetta al governo per chiedere il rimborso.
Sembra non gli sia passato per l'anticamera del cervello di chiedere qualche soldino al Vaticano, che ci ha pure costretto a far passare incolume sul nostro territorio quel simpaticone di Mugabe.
Per me il quasi miliardo di euro che il Vaticano si prende solo dall'otto per mille (senza contare quindi tutto il resto), potrebbe bastare (e avanzare). Non vi pare?


2 maggio 2011

Macabra propaganda

Tutti questi festeggiamenti sulla morte di Osama mi sanno tanto di lieto fine di una propaganda macabra. Salti di gioia su un cadavere: che messaggio stiamo dando proprio a quelli che tanto temiamo?


1 maggio 2011

1 maggio 2011