29 aprile 2010

Aborto? Ma quale aborto?

aborto
A parte il merito dell'iniziativa, sul quale pure ci sarebbero da muovere un sacco di obiezioni, se i giornalisti del Corriere avessero la compiacenza di spiegarci che minchia c'entri l'aborto con la contraccezione d'emergenza ci farebbero davvero un gran favore: perché in questo modo, ne converrete, si finisce per fare un gran casino, favorendo inevitabilmente i soliti integralisti che pescano nel torbido.
La pillola del giorno dopo non è abortiva, e per saperlo non ci vuole una laurea: basta farsi un giretto su Wikipedia prima di mettersi a scrivere.

E' chiedere troppo?



27 aprile 2010

Merda d'artista

Mi si dice che a Bologna in via Belmeloro, una traversa di via Zamboni, ogni tanto compare una merda. La peculiarità, però, e che sopra suddetta merda (rigorosamente vera) viene depositata una faccia, sempre diversa.
Qui due delle testimonianze merdose, molto riconoscibili:

Chi avesse informazioni riguardanti l'artista, oppure altre testimonianze fotografiche, è pregato di inviarle alla sottoscritta, grande estimatrice di merda.
D'artista, si intende.
Grazie a Pugnettini per la segnalazione.



26 aprile 2010

Lamezia Terme

Grazie a Giuseppe Mancuso per la foto.



Hahaha

Il prof. Vladimir Putin terrà una lezione a Villa Gernetto, l'università liberale di Berlusconi.
Durante la lezione si assisterà alla resurrezione dei giornalisti morti ammazzati e all'apertura delle gabbie militari in Cecenia.
Nessuno, ma proprio nessuno, potrà perdersi questa presa per il culo.


Ah Pierluì, nun ce lo dì

Pierluigi Bersani a La Repubblica:

Ma in caso di voto anticipato, il Pd è pronto?
Non lo vedo per domani ma certamente una fase di logoramento potrebbe portarci fin lì. Stiamo lavorando sul progetto Italia 2011 lanciato nell'ultima direzione. Da lì usciranno le nostre idee per l'alternativa.
Non mi fa stare tranquilla per niente che il segretario del principale partito di opposizione non abbia ancora le "idee per l'alternativa". Significa infatti che, al momento, non c'è alternativa a Berlusconi.

Lo sapevamo già, ma non volevamo che a sbattercelo in faccia fosse Bersani.

Che bell'inizio settimana.



Dolce risveglio

Anche per chi si ritroverà il sellino ricoperto dai peli del gatto.


24 aprile 2010

Comunicazione di servizio

Oggi alle 11.35 su Sky tg24 ospite di Io reporter.


23 aprile 2010

Armata Fini (-2)

Nello scontro Berlusca Fini io sto dalla parte di Fini tutta la vita. Anzi, se proprio devo dirla tutta, mi sembra, paradossalmente, uno dei pochi leader credibili di centrosinistra.
Però, se nella conta e negli appelli all'armata finiana che girano in questi giorni, quei pochi che rispondono sono pure quelli che smentiscono, vuol dire che Gianfranco è messo un po' maluccio:
In riferimento a quanto letto ieri 22 Aprile sui blogs riguardante il sostegno all'On. Gianfranco Fini per la sua battaglia all'interno del PDL, è doveroso da parte nostra smentire tale adesione; constatato che da qualcuno sono stati inseriti i nostri dati personali senza il nostro consenso, ci riteniamo estranei a tale volontà, quindi ci dissociamo dal sottoscrivere il documento in questione.
Domenico Convertino
Ciro Argese
Mi scuso con il consigliere comunale Convertino e con il consigliere provinciale Argese di averli citati nell' appello dedicati agli amministratori locali.
Ovviamente le adesioni non le aveva stilate la sottoscritta, bensì le avevo copia-incollate direttamente dal sito di Generazione Italia, che in materia ritenevo autorevole.
Forse, vista la maretta, ci si aggrappa a tutto, anche a un paio di adesioni in più. E infatti quelle di Convertino e di Argese sono ancora nella conta degli amministratori "finiani".
Allora questa volta sono io ad appellarmi a voi due: se non vi sbrigate a cancellarvi, sappiate che un'espulsione, di questi tempi, non la si nega a nessuno.


Roba da non credersi


Sorprende che il Ministro per le Pari Opportunità, davanti a un ragazzo che viene dal Marocco, che è da 12 anni in Italia, che parla con accento piemontese, che racconta che avendo scelto di studiare (ha già la triennale, ora sta prendendo la laurea specialistica) e quindi non producendo reddito, secondo la legge italiana non ha neppure i requisiti per richiedere la cittadinanza, risponda così:
Personalmente non ho mai visto un rappresentante delle forze dell'ordine sbattere in faccia i documenti a nessuno.
Ah no, Ministro? Cioè lei ci sta dicendo che un poliziotto con lei davanti non abbia mai abusato della divisa per far valere il proprio potere nei confronti dei più deboli?
Roba da non credersi.


22 aprile 2010

Fini - Berlu: 2 a 0

Fini ha vinto. E non perché il suo discorso fosse eccezionale, o i punti da lui sollevati fossero quelli dirimenti per la vita del Pdl. Ma perché è la prima volta che Berlusconi sia stato costretto a rispondere a qualcuno che gli puntava il dito contro.
Se mai il Berlusca ha dovuto subire un contraddittorio, è stato o causa di un free-lance cacciato da La Russa, o per dei facinorosi al Duomo di Milano, cui poi è stata attribuita la responsabilità di un clima di odio che avrebbe addirittura armato la mano di Tartaglia.
Berlusconi ha dovuto rispondere punto su punto alle critiche sollevate da Fini, e diciamocelo, questa controffensiva non gli è neanche riuscita un gran che.
E infatti, alla fine, non si è neanche tenuto dall'esprimere il suo disprezzo per il confronto:
Se fai politica, lascia la Camera.
P.S. Vince Fini 2 a 0, perché oltre a quanto detto sopra, ha mostrato anche un grande stile ecosostenibile: il suo discorso era scritto a penna su fogli riciclati dalla rassegna stampa.
Oggi Fini ha inaugurato la politica albero-friendly. E' una data storica.



21 aprile 2010

In battaglia

Manifestiamo il nostro sostegno al Presidente Fini nella sua battaglia per un grande Popolo della Libertà, forte, libero e democratico.
E questi sono gli amministratori locali che hanno aderito alla grande battaglia:
Alfredo Castiglione - Vice Presidente Regione Abruzzo Pescara
Andrea Guidarelli – Vice Sindaco Fermignano (PU)
Alfredo Allegrini – Vice Sindaco Vallerano (VT)
Domenico Lazazzera – Vice Sindaco Pisticci (MT)
Angelo D’Ottavio – Sindaco San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE)
Antonello Campagna – Sindaco Diano Castello (IM)
Eugenio Scagliusi – Presidente del consiglio comunale Polignano a Mare (BA)
Filippo Polito – Presidente del consiglio comunale San Mauro Torinese (TO)
Luca Gargano – Presidente del consiglio comunale Favara (AG)
Gianluca Grosso – Consigliere provinciale Cagliari
Torquato Petrineschi – Consigliere provinciale Narni (TR)
Francesco Carbone – Consigliere provinciale Bernalda (MT)
Oreste Civitelli – Consigliere provinciale Arezzo
Laura Cutini – Consigliere provinciale Grosseto
Antonio Capuano – Consigliere provinciale Lavello (SA)
Massimiliano Simoni – Consigliere provinciale Lucca
Ciro Argese – Consigliere provinciale Ceglie Messapica
Ugo Maria Chirico – Consigliere Municipalità Napoli
Gianluca Muscettola – Consigliere Municipalità Napoli
Gino Del Nero – Consigliere comunale Rocca di Papa (RM)
Giuseppe Fossati – Consigliere comunale Imperia
Mirko Steca – Consigliere comunale Fermo
Gerardo Decaro – Consigliere comunale Noicattaro (Bari)
Pasquale Boccarusso – Consigliere comunale Massa di Somma (NA)
Alberto Lapenna – Consigliere comunale Montecatini Terme (PT)
Riccardo Roffo – Consigliere comunale Calice al Cornoviglio (SP)
Carlo Spagnuolo – Consigliere comunale Decollatura (CZ)
Simonetta Panfi – Consigliere comunale Cannobio (VB)
Maurizio Di Pietrantonio – Consigliere comunale S.Eufemia a Maiella (PE)
Michele Caldarola – Consigliere comunale Terlizzi (BA)
Alessandro Malnati – Consigliere comunale Luino (VA)
Andrea Nonnis – Consigliere comunale Furtei (VS)
Leonardo Marinaro – Consigliere comunale Trani (BAT)
Edoardo Zanotto – Consigliere comunale Povegliano veronese (VR)
Umberto Polato – Consigliere comunale Cassano Magnago (VA)
Mario Ambrosca – Consigliere comunale Cancello ed Arnone (CE)
Glauca Cristofaro – Consigliere comunale San Marco Argentano (CS)
Matteo Simoni – Consigliere comunale Pietrasanta (LU)
Romeo Gaio – Consigliere comunale Rutigliano (BA)
Giovanni Manzari – Consigliere comunale Rutigliano (BA)
Dante Tammaro – Consigliere comunale Solopaca (BN)
Domenico Pignataro – Consigliere comunale Noicattaro (BA)
Mario Carvelli – Consigliere comunale Petilia Policastro (KR)
Maria Rosaria Carbone – Consigliere comunale Bernalda (MT)
Davide Benedetti – Consigliere comunale Brenzone (VR)
Stefano Lacatena – Consigliere comunale Monopoli (BA)
Luciano Luzi – Consigliere comunale Montecassiano (MC)
Mauro Armelao – Consigliere comunale Spinea (VE)
Giuseppe Tagarelli – Consigliere comunale Rutigliano (BA)
Alessandro Milillo – Consigliere comunale Rutigliano (BA)
Alessandro Marega – Consigliere comunale Staranzano
Spartaco Pupo – Consigliere comunale Rende (Cs)
Oronzo Valentini – Consigliere comunale Rutigliano (BA)
Pier Luigi Di Pasquale – Consigliere comunale Carbonia
Antonio Mascolo – Consigliere comunale Serracapriola (FG)
Marco Poltronieri – Consigliere comunale Nogara (VR)
Vito Sanzone – Consigliere comunale Chiaramonte Gulfi (RG)
Giuliano Rota Martir – Consigliere comunale Palazzago (BG)
Stefania Palazzesi – Consigliere comunale Arcevia (AN)
Fabrizio Gareggia – Consigliere comunale Cannara (PG)
Ottavio Miano – Consigliere comunale Merì (ME)
Carmelo Arcoraci – Consigliere comunale Merì (ME)
Mario Cipullo – Consigliere comunale Verucchio (RN)
Gianmario Mariniello – Consigliere comunale Aversa (CE)
Giuseppe Stamerra – Consigliere comunale Tuglie (LE)
Giorgio Cerrigone – Consigliere comunale SAN GIORGIO ALBANESE (cs)
Pietro Cetrulo – Consigliere comunale Caposele (AV)
Emilio Miggiano – Consigliere comunale Sanarica (LE)
Giuseppe Capobianco – Consigliere comunale Francavilla Fontana (BR)
Giorgio Blandino – Consigliere comunale Almese (To)
Nazzareno Orlando – Consigliere comunale Benevento
Federico Pagliari – Consigliere comunale Valfabbrica (PG)
Gianluca Medri Ottaviani – Consigliere comunale Bellaria Igea Marina (RN)
Alberto Locatelli – Consigliere comunale Azzano Decimo (Pordenone)
Antonio Gaetani – Consigliere comunale Melpignano (LE)
Alberto Cuccaroni – Consigliere comunale Sabaudia (LT)
Domenico Convertino – Consigliere comunale Ceglie Messapica (BR)
Giuseppe Mastrandea – Consigliere comunale Ariano Irpino (AV)
Claudio Mazzarino – Consigliere circoscrizionale Rimini
Luca Feroldi – Consigliere circoscrizionale Brescia
Guido Petrucci – Consigliere circoscrizionale Rieti
Monica Tregnago – Assessore comunale Salizzole (VR)
Giuseppe Garufi – Assessore comunale Santa Teresa di Riva (ME)
Nicola Mastrocristina – Assessore comunale Rutigliano (BA)
Michele Martire – Assessore comunale Rutigliano (BA)
Domenico Todeschini – Assessore comunale Sarcedo (VI)
Michele Caneva – Assessore comunale Zevio (VR)
Salvatore Vella – Assessore comunale Raffadali (AG)
Marcello Mitrano – Assessore comunale Cesano Maderno (MB)
Antonio Bonanno – Assessore comunale Biancavilla (CT)
Stefania Cavaggione – Assessore comunale Saonara (PD)
Pietro Miramare – Assessore comunale San Valentino in A.C. (PE)
Ivan Colosimo – Assessore comunale Sorbo San Basile (CZ)
Guido Massera – Assessore comunale San Donato Milanese (MI)
Antonio Rotondo – Assessore comunale Monopoli (BA)
Angela Redavid – Assessore comunale Rutigliano (BA)
Carmine Iaffaldano – Assessore comunale Rutigliano (BA)
Mauro Tirabassi – Assessore comunale Sulmona
Massimo Gererdi – Assessore comunale Pessinetto (TO)
Giancarlo Gioachino Giandinoto – Assessore comunale Grammichele (CT)
Scusate, non vorrei peccare di ingenuità.
Ma l'oggetto del contendere, ciò per cui si sta combattendo questa battaglia di civiltà, non dovrebbe essere scontato, nelle cose? Voglio dire, che dentro a un partito ogni aderente possa dire quello che vuole, non dovrebbe essere la funzione stessa del partito?
Ma, non so. Ogni tanto mi sembra di vivere su Marte.


Caccia nel Pdl

Alessandra Mussolini:
L'unico uccello a cui sparerei è quello di Italo Bocchino.



20 aprile 2010

Mondo B.

Come descriveresti il mondo in cui viviamo:
È un mondo che quando parla di legalità ha in mente Borsellino e non la tempistica del processo Mills. È un mondo che se parla di giovani, e scuola, e precari, non si accontenta di dire "abbiamo fatto la rivoluzione del merito" perché sa che non è vero, che l'Italia è uno dei paesi più immobili d'Europa e che se non si rimette in moto l'ascensore sociale ci perderemo per strada una generazione intera. È un mondo che è cresciuto nel più assoluto rispetto dell'unità nazionale e trova difficile inghiottire i rospi di certe provocazioni leghiste.
Non e' quel comunistaccio di Bersani a dirlo, ne' quell'antipiduista di Di Pietro.
E' Flavia Perina, parlamentare del Pdl.
A questo punto c'e' da chiedersi di quale Pdl.


Largo ai giovani

Renzo Bossi, neoconsigliere regionale lumbard, all'avvicinarsi dei mondiali:

No, non tifo Italia. [...] Il tricolore, per me, identifica un sentimento di cinquant'anni fa.



Curriculum da assessò

Non siamo così pretenziosi da richiede alla Polverini l'efficienza veneta di Zaia, ma una sferzatina all'acceleratore sì, però.
Quando dovremo aspettare, ancora, per la giunta regionale?
I più maligni raccontano di tirate per la giacchina, nell'ordine, da Storace:
La giunta? Ne ho parlato con Berlusconi, in questi giorni sono circolate ipotesi troppo fantasiose.
dall'Udc:
I nostri assessori saranno tre [...], uno di questi sarà il Vicepresidente.
e dal Berlusca che, fra i tre, è chiaramente il più pesante. Si dà quindi per certo l'assessorato a Veronica Cappellaro, prediletta, appunto, del Cav.
Ma chi è questa Veronica Cappellaro? Vediamo il suo curriculum:
  • non raggiungerebbe i trent'anni;
  • è stata consigliere al secondo municipio di Roma;
  • candidata nel Lazio alle politiche del 2008, inserita al 25° posto, quindi scartata;
  • eletta nel consiglio regionale del Lazio in quota listino ("Devo tutto al Premier");
  • divorziata da Luca Pompei, nipote di Donna Assunta Almirante, dal cui matrimonio è nato Pier Silvio;
  • attualmente compagna di Francesco Pasquali, ex segretario di Forza Italia giovani e neo consigliere regionale eletto in quota listino;
  • cugina di Gianluca Pileri, già segretario particolare del coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini.
Beh, certo, con un curriculum così, come rifiutarle un assessorato.


19 aprile 2010

Virus

Al Comitato nazionale di Radicali Italiani ho espresso la mia contrarietà all'art. 3, comma 9, del regolamento Beltrandi, in cui prevedeva che le tribune politiche potessero essere trasmesse "anche in sostituzione" delle trasmissioni di approfondimento.
Ritengo infatti che i Radicali, contro la partitocrazia e le sue conseguenze nefaste sul paese, dovrebbero essere i primi difensori dell'informazione libera. E dell'informazione che non si ferma e non si arresta, neanche per fare spazio alle tribune: il diritto di cronaca non deve avere ostacoli.
Il discorso cambia se non si considerano Annozero, Ballarò, Porta a porta, etc., programmi di informazione: in tal caso la battaglia dovrebbe riguardare il trasferimento di quei programmi negli spazi della comunicazione politica (la differenza ha valore per la legge, che distingue fra comunicazione e informazione).
Con sorpresa ascolto il commento di Marco Pannella nella sua conversazione settimanale con Massimo Bordin:

Bordin: Tu dici: c'è stata un'unità, non sono emerse critiche sostanziali, non ci sono state posizioni contrapposte. Questo è sicuramente vero. Però, appunto, pescando, giusto per amor di dibattito e cercando spunti, un paio di cose forse si possono trovare. Da un lato la questione dell'informazione televisiva, un intervento di Giulia Innocenzi, che si è tirata diverse critiche, e la questione ancora della proposta di regolamento, poi approvata, da parte della Commissione di vigilanza, su stesura di Marco Beltrandi. Ha creato un po' di dibattito, a un certo punto, ecco.

Pannella: Sì. Io l'ho trovato evocato in due o tre interventi al massimo. Cioè sul piano di non avere forse calcolato le reazioni.

Bordin: Io ne ho citato uno solo, quindi figuriamoci.

Pannella: Sì, tu dicevi giustamente. Ma io dico forse altri due o tre. Però, diciamo che Giulia Innocenzi era in un contesto così che ha fatto dire ad altri, a alcuni compagni negli interventi successivi, che si sapeva che spesso può accadere che se si pensa di inserire un virus in altri corpi, poi ci si accorge che è l'altro corpo che si immette nel nostro. Ed è francamente cosa che a proposito di Giulia Innocenzi io mi sento tranquillamente, in proprio, di dire che questa osservazione è a iosa legittimata. Per l'intervento nel suo complesso. Ma infatti, devo dire lo ritenevamo in molti piuttosto scontato e non vale la pena, appunto, di dargli troppo valore. Però fai bene a sottolineare anche questa osservazione, che è stata fatta.

Bordin: Era solo per cercare così degli spunti. Poi passiamo naturalmente ad altro.
Unica riflessione: ma a cosa serve un comitato se non a discutere di posizioni, in quanto tali potenzialmente divergenti, che fanno crescere il movimento attraverso il confronto?
Basta così poco, e cioè la critica al regolamento Beltrandi, per essere considerati un corpo estraneo?
Ritengo, e porto avanti questa posizione, che i Radicali siano all'altezza di un confronto più acceso e ad ampio raggio rispetto agli altri partiti: è questa la nostra ricchezza.
E questo è quanto ho da dare.
P.S. Tutto ciò che è stato trascritto sopra potrebbe essere sovvertito se quell'"in proprio" fosse "improprio", come ha trascritto Radio Radicale. Riascoltandolo, e inserendolo nel contesto, tuttavia, sembra proprio essere "in proprio". Anche perché altrimenti la frase non avrebbe senso.



Silvio, questa no

30 deputati Pdl che si rivolgono a Silvio Berlusconi:
Non intendiamo legittimare con il nostro voto il cedimento politico di alcuni a una piccola lobby di settore e di 750 mila cacciatori. Né, tanto meno, alla loro volontà di sparare indiscriminatamente tutto l'anno e contro qualsiasi specie animale
Che qualcosa si stia muovendo?


18 aprile 2010

Toto Gianfri

Se questa volta Fini fa marcia indietro e torna a capo chino dal Berlusca, perde qualunque tipo di credibilità.
Oltre che la mia stima.
Ma ho un sentore: secondo me non succederà.


Silvio Viale

Quando la classe non è acqua.


17 aprile 2010

Anco'

Avete vinto. E mo' bbbasta.
Quand'è che ci risparmierete da 'ste cazzate?



Venerdì sera


Al Comitato di Radicali Italiani, a presentare alcune criticità della visione radicale sul regime dell'informazione.
E sul regolamento Beltrandi.
Segnalo inoltre gli interventi di Simone Sapienza, Diego Galli e Annalisa Chirico.
Atmosfera calda.


16 aprile 2010

h19

Sta succedendo qualcosa a Palazzo Grazioli:
E noi rimaniamo bloccati fra tutte le auto blu e i carabinieri con il mitra e gli inviati con le telecamere.


Averceli così

John Fitzgerald Kennedy:
Nelle elezioni del 1860, Abraham Lincoln disse che la questione era se la nostra nazione potesse esistere metà in schiavitù e metà in libertà. Nelle elezioni del 1960, con il mondo che abbiamo intorno a noi, la domanda è se il mondo possa esistere per metà in schiavitù e per metà in libertà. Se andrà quindi nella direzione della libertà, quella della strada che noi stiamo prendendo, o se andrà verso la schiavitù.
Io penso che dipenderà in gran parte da quello che faremo noi negli Stati Uniti, sul tipo di società che costruiremo, sul tipo di forza che saremo in grado di mantenere.

Nick Clegg:
Credo che come stiano le cose oggi non è come dovrebbero essere. Sentirete questa sera da questi signori che l'unica scelta che potete fare è fra due vecchi partiti che hanno governato per anni. Io sono qui per convincervi che c'è un'alternativa. Io penso che abbiamo una fantastica opportunità per fare le cose diversamente, per una volta. E se facessimo le cose diversamente, potremmo creare la società giusta che tutti vogliamo: un equo sistema fiscale, una scuola migliore, un'economia libera da avidi banchieri, e una politica aperta e decente. Questi sono i cambiamenti in cui credo. Non starei qui stasera se non credessi che tutti questi cambiamenti sono possibili. Non fatevi dire da nessuno che l'unica possibilità è la vecchia politica. Questa volta possiamo fare qualcosa di nuovo, di diverso. Questo è quello che i Liberaldemocratici hanno da offrire.



Se ghiama demmocrazia

Italo Bocchino sullo scontro Fini-Berlusconi e la situazione del Pdl:
Parliamo di un partito in cui non si è mai riunita la direzione nazionale, in cui l'ufficio di presidenza viene convocato poco e spesso in modo informale, alla presenza di persone che non ne fanno parte. Un partito vero deve fare funzionare i suoi organismi, deve discutere al proprio interno, deve affrontare i problemi, sciogliere i nodi.
Si chiama democrazia interna nei partiti, e in questo caso l'assenza di democrazia nel Popolo della libertà (e in quasi tutti i partiti italiani).
Speriamo di avere i finiani dalla nostra.
Noi è da un po' che diciamo che uno dei mali della partitocrazia italiana è la mancanza di regole per i partiti.
Che però i soldi pubblici se li prendono. Eccome.



15 aprile 2010

Is anybody there?

Il ministro degli esteri Frattini:
Prego veramente da italiano che non ci sia nessun italiano che abbia direttamente o indirettamente compiuto atti di questo genere. Lo prego davvero di tutto cuore, perche’ sarebbe una vergogna per Italia.
Il ministro della difesa La Russa:
Può sempre succedere di avere accanto, inconsapevolmente, degli infiltrati. Nel passato è accaduto tante volte. E’ successo al Pci con le Br e al Msi con i Nar.
Due riflessioni, rivolte a ciascun ministro:
  • Frattini: ma anziché pregare per scongiurare presunte confessioni rese note da un quotidiano britannico, non poteva attivare i servizi d'intelligence, e nel frattempo tutelare i nostri connazionali attraverso il principio garantista che per altri non si spreca?
  • La Russa: capisco che lo storico-politologo-analologo sia un ruolo molto divertente, ma faccio mie le domande di Franco Venturini sul Corriere di oggi:
    Era stata informata l'Italia dell'incursione dei servizi segreti afghani? Ne sapeva qualcosa 11 comando Isaf? Siamo stati tenuti subito al corrente della presenza dl tmppe inglesi chiamate (lo ha detto ieri Frattini) dopo il rinvenimento di armi e di un piano di allentato (scritto!) all'interno dell'ospedale? Se è così, gli 007 afghani potrebbero aver avuto tutto li tempo di piazzare loro le «prove» contro i tre italiani.
Ecco. Da un governo in una situazione del genere forse mi aspetterei di più di qualche letterina, oltretutto spedita con quattro giorni di ritardo.


Divieto d'accesso

Alle biciclette che volessero entrare nella pista ciclabile.
E' la legge del più forte. Nello scontro vince il camion.



Dispiegamento di forze

Non si sa se c'erano più poliziotti per evitare l'assalto dei Radicali agli stati generali delle professioni o più membri degli ordini in riunione con Alfano.
All'appello hanno risposto Sinistra ecologia e libertà, Italia dei Valori e un Giovane Dem.
Fatto sta che l'incontro era blindatissimo, e noi potevamo vedere (e manifestare) solo da lontano il Ministero della giustizia.
Chissà di quali accordi segreti avranno discusso.
E qui l'audiovideo del sit-in per chi non c'era.



Vatte a fidà

Vatti a fidare dei giornali...
Questa l'intervista a Bocchino in cui avrebbe detto: "Meglio un Premier gay che leghista":
Klaus Davi: “Faccia un po’ di provocazione, ci deve aiutare. Lei ha detto: un premier leghista no, è improbabile… un premier invece omosessuale del PdL o votato dal popolo – se quand’anche Berlusconi andasse alla presidenza della Repubblica o comunque succedesse qualcosa a Berlusconi, non glielo auguriamo nè io nè lei – sì pero. Giusto?”

Italo Bocchino: “Ma guardi, io ho detto: un premier leghista mi pare assai improbabile, è difficile che un paese possa avere a capo del governo chi rappresenta solo un’area del paese. Il premier omosessuale, voglio dire… non può esserci alcuna discriminazione, io sono contro le discriminazioni dell’orientamento sessuale e quindi per me un omosessuale può fare quello che può fare un eterosessuale in questo paese”.

Klaus Davi: “Quindi ha più probabilità un premier omosessuale del Pdl o votato dalla gente che un premier leghista per un semplice fatto: che il leghismo rappresenta un’area. E’ corretto?”

Italo Bocchino: “Beh, detta così non è proprio uguale… sembra il titolo

Interruzione di Klaus Davi: “Beh, Gasparri ha già detto sì ad un premier gay, non è che stiamo…”

Italo Bocchino: “No, no, ma questo lo so bene…L’ho detto anche io, sì, ma non è che è più probabile rispetto al leghista… Il leghista è improbabile per una ragione…. il leghista è improbabile per una ragione di limite territoriale che ha la Lega. Come può governare l’intero paese chi ne rappresenta solo una parte. Invece il gay che è, diciamo, difficile dal punto di vista del costume e della cultura del paese… ma nel momento in cui ci fosse un candidato che è eletto, non ci trovo nulla di strano”.
Da questo blog ci scusiamo con il suddetto Bocchino e continuiamo a riflettere sul bassissimo livello dei giornali italiani...
E poi si dice la disinformazione.


14 aprile 2010

Questa volta non puoi stare a guardare

Architetti figli di architetti: 44%
Avvocati figli di avvocati: 42%
Farmacisti figli di farmacisti: 40%
Tasso di disoccupazione giovanile: 28,2%
Giovani con padre non diplomato che riescono a laurearsi: 10%

Art. 3 Cost. "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

Valgono di più le leggine corporative, che proteggono chi sta dentro e ostacolano chi vuole entrare, oppure l'eguaglianza e il merito sanciti dalla Costituzione?
Alfano cede ai diktat delle prime. Noi ci battiamo per le seconde.

Domani, insieme a Radicali Italiani, manifesteremo contro gli stati generali delle corporazioni perché le professioni siano davvero libere e possano competere tra di loro senza i "privilegi castali" assegnati dallo stato. Il nuovo corporativismo, ancora una volta, si frappone all'interesse della collettività di godere dei benefici della concorrenza in termini di prezzi e di maggiori opportunità di lavoro.

Giovani democratici, Giovane Italia, giovani dell'Italia dei Valori, di Sinistra ecologia e libertà, dei Socialisti, dell'Udc, de La Destra: da che parte state? Di chi dite di voler rappresentare, o di chi ostacola i giovani e fa passare solo i figli di?
E tu, che ti lamenti perché stai fuori e vorresti essere valutato per il merito e non per chi conosci, domani sarai dei nostri?

E' la battaglia di tutti. Anche la tua.

Giulia Innocenzi
Annalisa Chirico
Studenti Coscioni

[L'appuntamento è per domani giovedì 15 aprile alle ore 10 in piazza Cairoli (via Arenula) nei pressi del Ministero della giustizia]


Battuta (battuta?) infelice

Italo Bocchino:
Meglio un Premier gay che leghista.
Massimo Bordin a Stampa e regime:
Non si capisce se l'offesa fosse indirizzata ai leghisti oppure ai gay.



13 aprile 2010

Il dono dell'utilità

A bruciapelo. Ma ha senso indire un referendum abrogativo, cioè:
  • raccogliere 500.000 firme;
  • farsele approvare dalla Corte costituzionale;
  • indire il giorno del referendum;
  • cominciare la campagna informativa nel periodo precedente il voto;
  • cercare disperatamente di raggiungere il quorum;
  • ottimisticamente, raggiungere il risultato di abrogare la legge sul legittimo impedimento.
Considerato che il legittimo impedimento dura 18 mesi, e che comunque grava su di esso la questione della possibile incostituzionalità, questo referendum ha un senso?
Io penso di no, e consiglierei agli amici dell'Italia dei Valori di impegnarsi in iniziative più costruttive.


Go Ellie!

La ragazza che potete ammirare sopra è una ventenne di nome Ellie Gerard.
Fa la blogger, e in suo post risalente a due anni fa aveva chiesto le dimissioni del premier Gordon Brown, perché:
il partito laburista ha fallito nel difendere i poveri e normali, anziché i super ricchi.
Come osa starsene a guardare mentre il nostro partito affonda. Non è lui che ci perde. Siamo noi.
Nessuno ha pensato di candidare Ellie, magari per farla stare zitta o per far finta di essere un partito veramente democratico e accogliente.
Le hanno però fatto introdurre Gordon Brown per il lancio del manifesto dei laburisti.
Anche senza una candidatura, ma forse per l'esistenza di un dibattito interno al partito e per un confronto con le critiche da lei presentate, ora la pensa così:
He’s the man to lead us through this and it’s game on!



Lieto fine (faidate)

All'atto indegno del sindaco di Adro, in provincia di Brescia, che aveva disposto dei pulmini per prelevare i bambini delle famiglie che non riuscivano a pagare la mensa scolastica (non avrebbe fatto prima, con gli stessi soldi, a sfamare quegli stessi bambini insieme ai loro compagni?), ha dovuto provvedere un semplice cittadino. Un imprenditore, che ha versato 10.000€, in forma anonima, per appianare il debito.
L'imprenditore, però, non si è fatto scappare l'occasione di scrivere una lettera ai suoi compaesani, e insieme a loro ai sacerdoti:
Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo.
Alla maggioranza di governo:
Ma dov’è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare “partito dell’amore”. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l’Italia.
Ai consiglieri e assessori di Adro:
Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) Venga dalle tasse del papa di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1200 euro mese (regolari).
E un monito finale:
Il sonno della ragione genera mostri.
Per quanto ancora i cittadini avranno la forza di sopperire ai politici?


12 aprile 2010

Presa per il culo

Filippo Rossi su Fare Futuro:
Niente più eserciti, niente più chiese, niente più soldati, niente più fedeli, oggi tantissimi elettori si sono finalmente liberati dal fardello dell’appartenenza e decidono di volta in volta. Liberi, finalmente... E chi non lo capisce è, nei fatti, espressione di una politica vecchia, di una politica “solida” che pretende una società in eterno rigor mortis: perché è più semplice da gestire, è più facile da persuadere. Perché è una società che non reagisce, mansueta e prevedibile. Una società a immagine e somiglianza degli apparati di potere. Obbediente. Chi non lo capisce, chi scommette ancora su una qualsiasi guerra valoriale, prima o poi scoprirà che la realtà è un’altra cosa. E si troverà in mano una manciata di inutile retorica.
Sono d'accordo.
Perché allora continuano a prenderci per il culo con presidenzialismo e intercettazioni, quando ci sarebbe da trattare un paese che cola a picco?
O sono loro che sono bravi, o siamo noi che siamo particolarmente fessi.



Affettati

Per addolcirci questi tempi magri.


Roma fa la stupida

Questo è il passaggio pedonale che dalla fermata degli autobus accede a piazza del Popolo (per i non romani: gli archi che vedete sono, appunto, l'entrata alla piazza). Come potete immaginare, è sempre strapieno di gente.

E questo è il marciapiede che bisogna "scavalcare" per poter accedere al passaggio pedonale di cui sopra.
Il marciapiede è di recente costruzione, come potete vedere dalle strisce pedonali in giallo, che segnano, appunto, che i lavori sono ancora in corso.
Si sa come sono le amministrazioni romane: nonostante la modernità, ci tengono a far vedere ai turisti la nostra storia e le nostre tradizioni.
Quindi, anche le barriere architettoniche.
Con buona pace di disabili, mamme con passeggino e ciclisti (la sottoscritta).



11 aprile 2010

Dentro un quadro





Odor di dimissioni

Il cardinal Bagnasco su Il Sole 24 Ore:
I casi acclarati di non governo e di sottovalutazione dei fatti, quando non addirittura di copertura, dovranno essere rigorosamente perseguiti dentro e fuori la Chiesa e, come già accaduto in alcuni casi, dovranno avere come effetto l'allontanamento e il dimissionamento delle persone coinvolte.
Sono solo io, o anche a voi sembra che il Presidente della Cei con questa dichiarazione chieda le dimissioni del Papa?
Non per essere maliziosi o dietrologi, ma immagino che Bagnasco sia al corrente della lettera in cui Ratzinger intima un prete pedofilo a non dimettersi ("altrimenti cosa penserebbe la comunità dei fedeli, un prete così giovane che decide di spretarsi...").
Proprio per il bene della Chiesa, anch'io sarei d'accordo con le dimissioni del Papa.
Altro che incontro con le vittime di preti pedofili: capirai che concessione.
Mah, forse sono tutte suggestioni da giustizialisti. Sicuramente Bagnasco non intendeva questo.
Ahinoi.


9 aprile 2010

Dissociazione comportamentale

Fatemi capire: campane a lutto, funerali per feti (che invece sono embrioni), dichiarazioni di guerra (poi ritirate) per non far approdare nei propri ospedali la Ru486...
E tutto sto casino, per poi non dar da mangiare ai bambini le cui famiglie non riescono a pagare la mensa scolastica?
Bel modo di comportarsi, questo: vi costringiamo a fare i bambini, poi li facciamo morire di fame.
Bravi.


Il buon esempio


Quella che vedete sopra, delimitata dalla linea bianca, è una pista ciclabile.
Quella che vedete in fondo, in blu, è la camionetta della polizia.
Per la proprietà transitiva dell'uguaglianza, la camionetta della polizia sta sulla pista ciclabile.
E tutte le macchine (perché mai non dovrebbero?) seguono il buon esempio.


Esasperazione cittadina

Ormai Roma è diventata una grande cartellopoli. I cartelloni spuntano come funghi.
A questo link testimonianze e monitoraggi di una situazione diventata insostenibile.


8 aprile 2010

Labservative


Ecco a voi la campagna dei Labservative, un ibrido conservator-laburista creato dai liberaldemocratici, il terzo incomodo britannico che da qualche tempo è riuscito a rompere il bipartitismo d'Oltremanica.
Abbiamo avuto 65 anni per governare. Cosa volete che siano altri 5?
La campagna elettorale britannica promette bene in quanto a spunti per il rinnovamento di cui parlavamo ieri, e magari anche per i Radicali, che non fanno distinzioni fra Pd e Pdl quando c'è da denunciare il regime.


7 aprile 2010

Volontari per Il Giornale cercasi

Qualcuno dia delle notizie a Il Giornale. E' un appello sincero per il ripristino della loro dignità. Altrimenti dobbiamo beccarci robe di questo tipo:
Davvero un fulgido esempio di equilibrio giornalistico, se si considera che, puntualmente addestrata dai suoi «maestri», la giovane promessa d’imparzialità, Giulia Innocenzi, se ne sta proprio tra quel pubblico con il compito di organizzare fischi e lazzi all’indirizzo degli ospiti di centrodestra e applausi naturalmente per tutti gli «allineati».



No al ricambio "generazionale"

Dopo le elezioni, ci si dà un gran da fare per capire quello che non è andato (centrosinistra) e quello che è andato molto bene (Lega).
Anche Debora Serracchiani si butta in questa analisi dal suo blog:
Ho sentito con le mie orecchie autorevoli dirigenti sostenere che il problema del ricambio generazionale è sopravvalutato, oppure che “non è il problema”. Non sono d’accordo. Dobbiamo metterci in testa che al Partito democratico la gente chiede prima di tutto il coraggio di rinnovarsi, di darsi delle regole di comportamento, dei modelli di selezione e di formazione. Di darsi obiettivi chiari e di comunicarli con parole chiare. Insomma, di darsi un compito.
Insomma, in poche parole si chiede al Partito democratico di fare il partito. Su questo tutti d'accordo. Sarebbe già un bel passo in avanti.
Chi può farsi interprete, dentro il PD, di questa esigenza vitale? C’è stato un momento in cui si è parlato dei famosi quarantenni del PD, c’è stata la stagione dei “piombini”, dei “lingottini”.
Il Pd ha una capacità innegabile: di rendere negativo anche ciò che c'è di positivo, attraverso denominazioni respingenti. Andando oltre e lasciando in secondo piano, quindi, le varie terminologie, fra i ragazzi presenti a Piombino, c'erano sicuramente persone di talento e su cui riversare speranze per il futuro (e anche il presente). Il primo che mi viene in mente è Civati. Ma come fare per fare emergere queste persone, per costruire quel di più che serve per non essere solo i "piombini" o -ini vari?
E, se posso, c’è anche una certa Serracchiani, e ogni tanto qualcuno le chiede che fine abbia fatto. Beh, sono qua, e quello che succede intorno a me, dentro e fuori il partito, mi preoccupa. Stavolta non dobbiamo stare a guardare.
Chi parla di sé in terza persona lascia sempre un po' il tempo che trova.
Comunque, siamo in molti a essere preoccupati, e non bisognerebbe mai stare a guardare, questa come le altre volte.
Ma siccome serve a poco guardare e commentare pensosamente questo scenario, penso che se quella generazione ha proposte per il Partito democratico, ora è il momento di tirarle fuori. A intervalli, i riflettori si accendono su qualche giovane di belle speranze che sembra destinato a rianimare il partito; i media lo chiamano “astro nascente” e dopo una breve ribalta, puntualmente le luci si spengono e tutto rimane come prima.
E questo dovrebbe far riflettere. Perché gli italiani si lasciano sempre trasportare da una figura profetica, da un salvatore che dovrebbe trascinarli verso un mondo (o un partito) migliore? Un modo di pensare simile è ingenuo quanto deleterio. E finché non capiremo che ciò che va cambiato è un sistema nel suo complesso e le regole che lo caratterizzano, non potremo mai "essere salvati".
Dovremmo aver imparato la lezione: i leader di domani, ma soprattutto la politica di domani, non nascerà se non sarà frutto di uno sforzo generazionale collettivo. Occorre che ci ritroviamo e che ci parliamo, pubblicamente e schiettamente, per capire come aiutare il Partito democratico a uscire da un’impasse.
Sforzo generazionale collettivo? Non sono d'accordo. I generazionalisti sono coloro che ritengono che i problemi della politica si possano risolvere attraverso un "ricambio generazionale". Senza fare nomi, ma da chi vi sentite più rassicurati: da un Bersani o un Fassino di oggi, o da quelli che sono sotto di loro e che aspettano soltanto che arrivi il loro turno, seduti su una poltrona e dicendo: ci vuole un ricambio generazionale?
Leggo da molte parti: finalmente una "faccia nuova", ci vogliono "persone nuove", abbiamo bisogno di "ricambio generazionale".
Ci sono poche cose che mi spaventano di più di affermazioni di questo tipo.
Perché fanno presagire ormai che la politica sia arrivata a un punto talmente basso, che davanti a personaggi che comunque portano con sé una storia e un'esperienza, si sia talmente disperati da preferire comunque una faccia o una novità.
E' vero, è ora di rimboccarsi le maniche.
Ma questo appello non è rivolto a chi è nato lo stesso anno, o è dello stesso segno zodiacale.
L'appello di un impegno in prima persona è rivolto a tutti coloro che non si accontentano di scendere in piazza se chiamati a presenziare, o di schierarsi per questo o quell'individuo, che imbarazza soltanto ad ascoltarlo (mi capita spesso, soprattutto davanti ad alcuni ospiti di Ballarò).
A chi sente un'esigenza di cambiamento, che non è di facciata, ma di visione politica, di regole, di sistema, di risposta alle esigenze reali. Una risposta che deve provenire da persone preparate e volenterose.
La politica deve tornare a essere una cosa di tutti, in cui tutti si sentano chiamati in causa.
Ecco, spero che siamo in tanti a sentire questa esigenza.
E spero pure che siamo di qualunque età.



6 aprile 2010

Carcere? Ma no, meglio pregare

L'ultimo caso di prete pedofilo giunge dagli Stati Uniti, o meglio, dall'India. Cioè, il prete era in Minnesota, ma guarda un po', dopo il fattaccio è stato rimandato nella sua parrocchia di origine, in India.
Si tratta del reverendo Joseph Palanivel Jeyapaul, e il fatto risale a sei anni fa.
Dall'International Herald Tribune:
Una ragazzina di 14 anni stava pregando dopo scuola in chiesa. Il parroco le disse di seguirlo nel presbiterio. Quando la ragazzina si rifiutò di toccargli i genitali, lui le rispose che stava commettendo un peccato e che "avrebbe potuto rendere la sua vita miserabile". Il parroco la spinse quindi sul divano, le toccò i seni e si tirò giù i pantaloni.
I documenti provano che il vescovo avvertì il Vaticano dell'accusa rivolta al parroco di aver molestato questa e anche un'altra ragazzina. Le due, infatti, riponevano la fiducia nell'uomo, che aveva promesso di discutere del loro desiderio di diventare suore.
Ora un avvocato distrettuale sta cercando di far estradare il parroco con l'accusa di aver forzato una ragazzina a fare sesso orale, e di aver minacciato lei e la sua famiglia.
E speriamo che la giustizia "umana" riesca a processarlo.
Quella "divina", infatti, ha prescritto al parroco un anno di preghiera in un monastero.
Viste le sue abitudini, sarà stata per lui una pena molto severa.
Ma non abbastanza, almeno per noi umani.



AAA Gd cercasi

Vi stupirò: sono d'accordo con Beppe Fioroni.
Che dice:
Basta col feticcio ridicolo del giovanilismo. Così non ci sto, non andiamo da nessuna parte. La giaculatoria [a mettere in pista i giovani per salvare il Pd] si risolve puntualmente nei giochetti del manovratore di turno che si circonda di giovani leve ma soltanto per poter gestire tutto da solo.
Ha proprio ragione Fioroni: i capibastone che si attorniano di giovani leve per urlare "con me tante facce nuove" sono scene da brivido.
Però anche i giovani che fanno tanto per ottenere un posto decisionale, e una volta vinto, non fanno nulla, sono altrettanto da brivido.
A proposito: ma che fine hanno fatto i Giovani democratici?
Dopo la convocazione della direzione di ottobre, alla quale non ho potuto partecipare perché opportunamente convocata in giorno feriale, non ho sentito più nulla.
Se si va a vedere la pagina "Campagne" del sito dei Gd si rimane di stucco per il vuoto di proposta (e protesta).
E tutto il casino delle primarie di ormai un anno e mezzo fa, l'abbiamo fatto per cosa? Per un paio di comunicati dei giovani dirigenti da pubblicare sul sito? Sulla homepage, ad esempio, Parisi si dice preoccupato per l'escalation di violenza in Israele (questo a marzo, ma forse la Pasqua, digestione compresa, ha rallentato un po' l'aggiornamento del sito), e siamo tutti d'accordo con lui, ma qualche sforzo in più, una presa di posizione su qualsiasi argomento dell'universo mondo, si potrebbe fare, non trovate?
Se c'è qualcuno animato ancora da una speranza di mobilitazione, convinto che i Giovani democratici abbiano un senso, batta un colpo.



Rivoluzione liberale (con muffa)

Il paese è bloccato, e con la crisi si è accentuato ancora di più un'emergenza che rischia di penalizzare un'intera generazione: i giovani non riescono a entrare nel mondo del lavoro. Chi è dentro cerca di difendersi da chi sta fuori, arroccandosi in privilegi e in barriere insuperabili.
Il ministro Alfano risponde all'emergenza e convoca gli stati generali delle professioni.
Ecco la visione di Angelino sulle riforme da affrontare:
L’abolizione delle tariffe minime, senza dare alcun beneficio ai cittadini, ha tutelato i più forti. Ed in generale ha danneggiato i professionisti italiani.
Ah sì? Ma di che professionisti italiani stiamo parlando? Quelli che attraverso una libera concorrenza emergono per qualità e competenza, oppure quelli che hanno bisogno di tutele corporative per approfittare della rendita di posizione?
Quello che bisogna garantire sono prestazioni efficaci e tariffe che siano semplici, comprensibili, eque e trasparenti. Sul come raggiungere questo obiettivo avremo modo di discutere. Ma lo faremo con regole moderne, al passo con la globalizzazione dei mercati.
Giusto Angelino, siamo tutti con te! Regole moderne e al passo con la globalizzazione! Forse, però, la tariffa minima ricorda più il Medioevo che non i grandi studi legali americani... Non sarebbe il caso di ripensarci? Consigliata la visione di Ally McBeal, potrebbe essere istruttivo.
Ascolterò le voci di tutti gli ordini e dopo un’attenta analisi proporremo delle riforme che siano in grado di tenere insieme la dignità ed il prestigio delle professioni insieme agli interessi del singolo cittadino. Come già abbiamo fatto per l’avvocatura.
Però Angelino, se per proporre le riforme ascolti "le voci di tutti gli ordini", e manco una di quelle dei consumatori, mi sa che prendiamo la strada sbagliata...
Con il finto intendimento di proteggere i cittadini le lenzuolate hanno penalizzato i professionisti italiani. E questo è un mondo che va rispettato, non punito. Perché è composto da oltre un milione di lavoratori che contribuiscono in modo decisivo a costruire la ricchezza del Paese.
Angelì, dimoselo: so' voti...
L’intenzione è di togliere tutte quelle regole che non servono ma creano solo ostacoli alla libertà e alla crescita dei cittadini, [perché] la democrazia non è una serie di divieti e di obblighi tra i quali fare slalom.
Uffa: una volta che dovreste dire che la sovranità è del popolo, che è quello che vota, non lo dite...
Perché non chiedete ai cittadini cosa pensano degli "ostacoli alla libertà" [dei professionisti]? Potremmo allestire dei bei gazebi in tutta Italia per consultare il popolo. Oppure il Berluska potrebbe aprire una chat su Facebook.
Angelino, l'impressione è che parliamo di libertà e di professionisti diversi.
La libertà che intendiamo noi è quella di concorrere a pari condizioni nella stessa professione, e non per quelli che lo studio ce l'hanno già, magari ereditato dal padre o addirittura dal nonno, ma per chiunque abbia il merito e la competenza per farlo.
Siamo sovversivi, me ne rendo conto.



5 aprile 2010

Proprietà transitiva


A Sant'Onofrio, nel Vibonese, vendetta delle cosche dopo una direttiva della Diocesi che ha vietato loro di partecipare all'"Affruntata", il rito religioso di Pasqua.
Scusate l'ingenuità, ma se il parroco è in grado di identificare gli affiliati alle cosche e di escluderli dalle manifestazioni religiose, cosa impedisce le forze dell'ordine di sbatterli dentro?


3 aprile 2010

Chiudi il becco

Jean-Luc Mélenchon, deputato europeo simil comunista, si rivolge a un giovane giornalista praticante in questi termini:
Con me parli di politica, questi argomenti di merda li usi con gente che vuol discutere di merda. [...] Chiudi il becco, adesso voglio parlare io del tuo mestiere malato...». [Non capisco questa aggressività] È lei che è aggressivo, non se ne rende nemmeno conto, con la sua testa bacata
Episodi del genere li conosciamo bene in Italia, sono trasversali a destra e sinistra.
Succedono quando è il politico a voler decidere di cosa parlare.
In questo episodio francese, però, il giornalista non si fa mettere i piedi in testa e denuncia tutto in pubblica piazza (cioè pubblica il video su youtube).
In Italia, ahinoi, siamo vittime di un giornalismo molto più servile, a servizio del più forte.
Che le proteste al Tg1 siano sintomo di un vento di cambiamento?


2 aprile 2010

Don't panic


Preti pedofili, Alfano invia gli ispettori

Non panicate amici.
Gli ispettori sono per il procuratore aggiunto di Milano, capo del pool specializzato in molestie e stupri, che indaga sui sacerdoti coinvolti in reati sessuali.
Figuratevi se ci mettiamo a indagare sui preti pedofili. 
Anzi, bravo Alfano: che nessuno si azzardasse più a mettere il naso fra gli affari dei preti.
Se sono pedofili, poi, men che meno.



Generazione Italia

Chi capisce cos'è e cosa fa il nuovo movimento di Fini/Bocchino è bravo.


1 aprile 2010

Storia di ordinaria mercanzia

Alle ore 15 di oggi ho assistito a delle scene esilaranti che non posso che condividere con voi.
Chiunque abbia la sfortuna di passare per viale Parioli durante la pausa pranzo, sa che al posto di una strada troverà un parcheggio selvaggio di macchine in seconda o anche terza fila. Ci sono alcuni ristoranti che si sono addirittura attrezzati con dei sistemi di comunicazione interni, per cui se c'è una macchina che intralcia l'uscita di un'altra, un tizio al microfono annuncia la targa della macchina da spostare.
Per la prima volta oggi ho visto 3 vigili urbani proprio su viale Parioli, e proprio nell'ora selvaggia. Camminavano lentamente, sembrava stessero facendo una passeggiata al sole.
Forse erano solo in preda all'imbarazzo della scelta e non sapevano da che auto cominciare.
Questa foto, ad esempio, ritrae una Smart parcheggiata sulle strisce, e i vigili che la superano con indifferenza (potete vedere le loro teste all'altezza della terza macchina):

Avanzo un po' lungo la via, seguendo i loro passi lenti, e assisto ad alcune scene di mercanteggiamento da parte di parcheggiatori in seconda fila. Energia sprecata: i vigili volevano solo proseguire indisturbati la loro passeggiatina (e infatti hanno lasciato illibate tutte le macchine di quell'area, anche quelle senza postulanti).
Pochi secondi in più e assisto all'opera d'arte: un benzinaio fischiettante che toglie una catena e i relativi paletti che delimitano uno spazio della strada trasformato in parcheggio!

Nella foto potete vedere due macchine parcheggiate nello spazio delimitato, e sulla sinistra uno dei paletti che serve a contrassegnare questo parcheggio a pagamento molto fai-da-te. Senza alcuna malizia da parte mia, ma immagino che il benzinaio non abbia la licenza come parcheggiatore, e che non sia proprio legale quello che fa. Oltretutto il fischiettio, concedetemelo, era degno di un film di Verdone.
Ma i vigili proseguono la loro passeggiatina: c'è il sole, cavolo, e anche loro hanno diritto a goderselo.
E a quel parcheggio abusivo non hanno neanche degnato uno sguardo.
[Ho provveduto a inviare una segnalazione all'assessore all'urbanistica Corsini. Se mai riceverò risposta - hahaha - vi aggiornerò in tempo reale]