Guardando gli occhi dei bambini delle tribù indigene, ho capito che nel capitalismo c'è qualcosa che non va.
21 agosto 2011
Gli occhi
Oggi ero a Sao Paulo a manifestare in difesa dell'Amazzonia e contro la costruzione di dighe che porterebbero a un'enorme deforestazione.
Guardando gli occhi dei bambini delle tribù indigene, ho capito che nel capitalismo c'è qualcosa che non va.
Guardando gli occhi dei bambini delle tribù indigene, ho capito che nel capitalismo c'è qualcosa che non va.
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7 commenti:
In questi giorni sto leggendo il libro "Nel paese dei Moratti" di Meletti (ec. Chiarelettere)...e purtroppo, non posso che aggiungere la mia convinzione alla tua.
Il capitalismo è la fine dell'umanità...
è il capitalismo che non va ma del resto "non si è trovato niente di meglio", cioè ci sarebbe l'anarchia ma solo per gente civile e non per popoli abituati a vizi e lussi come tutti gli occidentali
Ciao, ma poi non avevano già dimostrato da tempo che le dighe non sono un buon modo di produrre energia? anzi, se non ricordo male, hanno dimostrato che è un pessimo modo di produrla. Mi pare che sia così, anche per una questione che dopo, ciclicamente, bisogna svuotare il letto del fiume, e perché hanno un pessimo impatto sull'ambiente... Ciao!
ti sei mai chiesta perché sebbene tu sia, nostro malgrado (ma ce ne sono molti peggio di te eh), un personaggio pubblico, hai così pochi commenti sul tuo blog? La verità è che non riesci proprio ad andare oltre le banalità(non solo sul tuo blog). Un consiglio: mettici più anima e cervello..
P.s. chi te le ha pagate le vacanze in Amazzonia?
ti sei mai chiesta perché sebbene tu sia, nostro malgrado (ma ce ne sono molti peggio di te eh), un personaggio pubblico, hai così pochi commenti sul tuo blog?
Ma tu sai solo criticare, scommetto che nella vita fai solo quello.
Sai, Giulia ci mette la faccia ed è sempre propositiva, tu, invece, vivi nell'anonimato?
Ci mancavi solo tu e adesso siamo al completo.
Invece di sparare balle a raffica, partecipa alla discussione e di la tua.
Sii propositiva!
E poi non è vero che ci sono sempre pochi commenti, dipende, è a periodi, come del resto succede in altri blog.
La verità è che non riesci proprio ad andare oltre le banalità(non solo sul tuo blog). Un consiglio: mettici più anima e cervello..
P.s. chi te le ha pagate le vacanze in Amazzonia?
A me sembra che Giulia stia andando sul concreto e che l'unica cosa banale di questo thread, con annessi post, sei tu.
Senza né arte e né parte cerchi di dispensare consigli a destra e a manca?
Sicuramente sei vittima di te stessa e di chi ti ha riempita quella testa piena d'aria.
Che ti frega di come sia andata in Amazzonia? sicuramente non ha rubato!
Ma vatti a fare un bagno...
Saluti
Oggi ero a Sao Paulo a manifestare in difesa dell'Amazzonia e contro la costruzione di dighe che porterebbero a un'enorme deforestazione.
Guardando gli occhi dei bambini delle tribù indigene, ho capito che nel capitalismo c'è qualcosa che non va.
Nel Febbraio del 2001 sono stato in Brasile e segnatamente a Maceió vicino Recife.
Un posto bellissimo, indimenticabile, ma dove vige una triste realtà: la povertà!
Ricordo ancora le escursioni, c'era un posto vicino al mare dove le persone vivevano nelle capanne e ti accoglievano con il sorriso sulle labbra, gente solare...
I bambini si avvicinavano e ti chiedevano qualche cosa da mangiare, e io
gli diedi quello che avevo.
Ho ancora impresso il loro sorriso(con lo sguardo assente) e la mia tristezza quando poi lasciammo il luogo.
Poi di sera nel villaggio a meditare e a riflettere sul perché nella vita ci fossero queste diseguaglianze.
A quel punto mi chiesi che senso aveva rimanere lì a divertirsi in un villaggio per una settimana, spassandosela immerso nel benessere, quando là fuori c'erano persone e bambini che "morivano" di fame.
Non riuscivo a capacitarmi, non accettavo quello stato di cose.
C'è un detto che dice:" occhio che non vede, cuore che non duole".
E' proprio vero, nel momento in cui vedi in prima persona determinate cose, ti rendi conto, altrimenti non ci fai caso.
A quella gente mancava quasi tutto, tranne il sorriso, dunque perché togliergli anche quello?
Io quegli occhi li ho visti!!!
Saluti
Giulio
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