Dopo mesi di dibattito politico attorno alle elezioni anticipate, con una foto di una Ferrari qui e un dito medio lì, finalmente si vede una luce all'orizzonte: il cambiamento della legge elettorale. Che sorpresa quando il Corriere della Sera ha preso un po' di coraggio e ha pubblicato l'Appello per l'Uninominale, redatto dai coraggiosi 42, sia di destra che di sinistra, in salsa efficacemente bipartisan. Da subito le adesioni hanno cominciato a fioccare. Chi può dirsi contrario, infatti, a "dare agli elettori la piena libertà, l’effettivo pieno potere e la piena responsabilità di scegliere il Governo e gli eletti"? Chi, se non lui, quello che a detta di Veltroni "usa sempre lo stesso schema: Dc e Pci"?
Come nei più classici film dell'orrore, ecco che da dietro la doccia è spuntato D'Alema:
Con il sistema tedesco noi potremmo convogliare un campo vasto di forze, dall'Udc alla Lega - già che ci siamo, perché non anche Minnie e Topolino? - e creare un assetto tendenzialmente bipolare, […] con un centro forte che si allea con la sinistra - per carità, non sia mai viceversa, ossia che una sinistra forte si allei con il centro - non riesco a immaginare uno schema migliore, per un Paese come il nostro" - dove ai cittadini glielo mettiamo in quel posto.
Ma dico, non poteva limitarsi a dire che "quello della legge elettorale è davvero il nodo di fondo"? Perché è dovuto andare oltre, e come sempre imporre il suo diktat, che tradotto in tattica politica significherà che anche questa volta il Pd non sarà in grado di portare a casa un risultato che sia uno, neanche su una questione talmente condivisibile come l'affossamento della "porcata"?
Santo Bersani, sollecitato dagli sbadigli di Renzi, ha risposto così all'imposizione del suo lìder: "Non voglio rimanere impiccato ad una formula, a dei modelli. Prima vediamo in quanti siamo d'accordo nel dire che questa legge è un abominio. […] Bisogna discutere anche con chi la pensa diversamente da noi".
Che dite, si rivolgeva a D'Alema?
Santo Bersani, sollecitato dagli sbadigli di Renzi, ha risposto così all'imposizione del suo lìder: "Non voglio rimanere impiccato ad una formula, a dei modelli. Prima vediamo in quanti siamo d'accordo nel dire che questa legge è un abominio. […] Bisogna discutere anche con chi la pensa diversamente da noi".
Che dite, si rivolgeva a D'Alema?
8 commenti:
No scusa, perchè evidentemente non ho capito io il nodo concettuale, ma quale sarebbe il problema, che D'alema ha espresso le sue opinioni sulla legge elettorale? L'appello per l'uninominale, non è una questione interna al PD, è un appello lanciato per lo più dai radicali, e di certo nessuno nel pd è vincolato a quello.
Poi vabbè, lasciamo perdere le solite battutine su d'alema, comunque mi è piaciuto molto questo pezzo, da una radicale, che è il partito dove CHIUNQUE può prendere la parola e dire la sua, e non ci sono tattiche o strategie che tengono.
O perlomeno, questo è il PR che ricordo io, queste nuove generazioni in salsa dipietrista non le capisco molto
F.
In questo momento occorrerebbe focalizzarsi sull'affossamento del Porcellum, e non sui modelli elettorali ideali, dando vita all'eterno dibattito interno del Pd che porta sempre a un pugno di mosche.
Se ognuno dei 143.984 esponenti del Pd comincia a dire quale modello vuole portare avanti, significa che perderemo un'altra occasione buona a detrimento dei cittadini.
E' una questione di priorità, che è anche il grande problema del Pd: non ce le ha.
D'Alemix li affonderà tutti
Il PD non si capisce mai da che parte è girato, e in queste situazioni il problema si nota ancora di più. Va bene capire come la pensano un po' tutti perché sono Democratici però se riuscissero a mettersi d'accordo prima della prossima era glaciale sarebbe meglio.. E D'Alema se ne stesse zitto 'na volta tanto!
Ma scusate, la riflessione è semplice. Se siamo nella condizione (buona o cattiva) in cui siamo, non possiamo addossare le responsabilità solo alla maggioranza. L'opposizione, la stampa, gli intellettuali (semmai ce ne sono stati in questi anni) hanno probabilmente la fetta più grande di responsabilità. Se vogliamo cambiare situazione, non dobbiamo cambiare maggioranza, ma opposizione.
Condivido Giulia!
Hai perfettamente ragione.
Tanto è vero che l'Assemblea nazionale ha sancito l'indirizzo del modello maggioritario a caratterizzazione uninominale.
Chi è fuori ( o in cerca di accreditamento fuori casa) è proprio l'on. d'Alema.
E ricordati del nostro dramma delle discariche tossiche nel Parco nazionale del Vesuvio.
La situazione è sempre più grave ma nessuno ne vuol parlare.
Coinfido in te.
bye
FrancoM
hai firmato l'appello per le primarie interne al PD ?
io sono per l'uninominale e l'elezione diretta del presidente(magari così si può fare anche l'elezione di medio termine al senato con il proporzionale regionale)
però la legge elettorale è l'ultimo dei problemi italiani.
il proporzionale è un modo come un altro. e d'alema è sempre stato per il modello tedesco da quel che ricordo. facendo l'avvocato del diavolo,d'alema potrebbe dire: "cambi idea chi è per l'uninominale anglosassone e si presenti il modello tedesco. "
io comincio a pensare che lui lo faccia coscentemente
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