22 settembre 2009

Dani, ci mancavi

Ho deciso di credere nella bontà della battaglia di Daniela Santanchè per la liberazione delle "donne musulmane sottomesse". Ho deciso di credere che lei ci creda, in questa battaglia. 
Il problema è un altro: ma che modi sono, questi? Infilarti nella festa religiosa di una comunità, volerti appropriare della piazza, della scena, aspettare soltanto di scatenare il caso per finire sui giornali (effettivamente era da un po' che non avevamo il piacere di seguire le sue gesta).
E dopo che è riuscita pure a farsi mandare all'ospedale, ha dichiarato:
Ma lo sa che mi fa più male il silenzio delle femministe che il dolore fisico?
Vabbè.



3 commenti:

socialista eretico ha detto...

per forza il dolore fisico non le fa meno male, non ce l'ha

socialista eretico ha detto...

c'è un "non" in più

Giò ha detto...

Perchè lei è una bella dentro.
Molto meglio la grafica di questo rispetto al precedente :-) Complimenti.