Egregio Ministro Passera,
Le sue dichiarazioni circa l’intenzione di procedere all’annullamento del *beauty contest* per l’assegnazione delle frequenze televisive rappresenta una prima risposta all’appello che le hanno rivolto oltre 140 mila cittadini attraverso la piattaforma Avaaz.org e alle numerose istanze presentatele in tal senso da associazioni di consumatori e imprenditori.
Tali dichiarazioni, però, non bastano a tranquillizzare il paese, l’Europa e gli osservatori internazionali circa la reale volontà del suo governo ad agire con determinazione per liberare il mercato televisivo dal duopolio Rai-Mediaset e dalla conseguente gravissima – ed ormai cronica – assenza di pluralismo. Occorre a tal fine che il suo governo – come, peraltro, si è impegnato a fare con l’ordine del giorno votato in parlamento – provveda senza indugio all’adozione di ogni atto necessario all’annullamento dell’attuale assegnazione delle frequenze tv, anche al fine di scongiurare il rischio che si costituiscano o consolidino pericolosi diritti quesiti.
Le chiediamo, pertanto, di provvedere in tal senso e di procedere alla costituzione di un comitato di garanzia che supporti il suo ministero nell’individuazione della modalità di impiego delle frequenze più rispondente agli interessi dei cittadini e del paese, anche rifacendosi alle migliori esperienze internazionali, nonché nella determinazione di criteri equi e concorrenziali per l’asta che dovrà essere bandita.
Siamo convinti che – specie in una situazione di crisi come quella che il paese sta vivendo – tanto si aspettino da lei e dal suo governo i cittadini, gli utenti e gli imprenditori italiani.
In fede,
Le associazioni Agorà digitale, Altroconsumo, Articolo 21, Assoprovider, Avaaz.org, Femi – Federazione Media digitali indipendenti, Istituto per le politiche sull’innovazione, MoveOn Italia, Popolo Viola.
E i parlamentari Beppe Giulietti, Leoluca Orlando, Vincenzo Vita
21 dicembre 2011
Passera: dalle parole ai fatti!
La lettera aperta scritta da Avaaz e altre associazioni pubblicata da Repubblica:
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1 commenti:
molto bene, dobbiamo continuare cosi'!
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