Nonostante l'attimo fugace (che sarà durato una trentina di minuti!), ho potuto assistere a profondi mutamenti: l'annuncio delle "eliminate" anziché delle prescelte, come ogni reality che si rispetti; gli "opinionisti" (su cosa avranno da discettare, è a noi comuni mortali ignoto); il "pubblico" che critica le scelte della giuria (quando si dice: ma non hai da fare un...).
Il momento decisivo che mi ha sciolto dall'ipnosi e mi ha fatto decidere di cambiare canale è stato quando una "eliminata" ha deciso che lei "non ci stava". Milly non ci poteva credere, e ha preso la palla al balzo: "Cosa c'è che non va bene della tua eliminazione, cos'è che ti fa piangere?". "Io non lo accetto. Un 6 non lo accetto. Ho dato il 100% di me stessa, non lo posso accettare".
Apprezziamo la volontà della ragazza, la convinzione in se stessa, ma un dubbio sorge spontaneo: in quale missione per salvare l'umanità la donzella ha dato il 100% di sé? Lungi dal fare del moralismo o dal voler giudicare i lavori altrui, ma a un concorso di bellezza non si deve "fare" niente, ci si deve soltanto fare "vedere".
Se piaci, bene. Se non piaci, a casa. E' il gioco, bellezza.
3 commenti:
miss italia è una follia, è ripugnante, svilisce la donna come persona. Non riesco a guardarla.
odyssey.
io come un concorso di bellezza possa svilire la donna non l'ho mai capito.
è come se dicessi che una selezione per il basket o per il rugby svilisce la personalità perchè valuta il fisico innanzitutto e scarta i bassi ed i mingherlini.
ma sarò io a non capire tante cose...
come per esempio perchè se Tizia fa carriera spompinando Caio, sia Caio che sfrutta le donne , e non sia invece Tizia che ruba un lavoro che Asdrubale o Ermenegilda meriterebbero per capacità esclusivamente lavorative (e non sessuali).
o non capisco cosa sia il "noi donne" che continamente si cita come se Maria X ,figlia di un grande imprenditore laureata in prestigiosa università cresciuta in ambiente liberal, sia simile alla contadina dell' 800 o alla immigrata musulmana e la sua vita sia più difficile di Salvatore Y , figlio di nullatenente con licenza elementare , lavoratore in nero da prima dei 18 anni.
misteri del politicamente corretto (in salsa femminista)
Dopo quella puntata, "NON LO ACCETTO, ho dato il 100%!" è stata la mia espressione più ricorrente per una settimana.
Che poi, il misero Sergio Assisi c'è rimasto male e ha iniziato a dire che "anche noi come giurati diamo il 100%, è veramente dura!".
C'è qualcosa che non mi torna.
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