La Federazione Nazionale della Stampa, promotrice della manifestazione, dichiara:
L’informazione non si farà mettere il guinzaglio. Il mondo dell’informazione, assieme al mondo del lavoro ed alla società civile, è chiamato a scongiurare questo pericolo.Bene, sono d'accordissimo, e dirò di più: il problema dell'informazione non è legato a Berlusconi, se non nella parte che riguarda il conflitto di interessi, bensì all'occupazione dei partiti nella diffusione di quest'ultima. Se l'80% degli italiani dichiara di utilizzare la tv come fonte di informazione, dovremmo combattere la spartizione delle poltrone Rai, che ci offrono dei tg panino in cui la faccia di Quagliariello rimbalza contro quella di Franceschini che crolla sotto quella di Gasparri che viene invaso da quella di Di Pietro e così via.
Una bella manifestazione per la liberazione della Rai dai partiti, così da ottenere effettivamente la libertà di informazione, almeno sulla tv di stato, sì.
Andare in piazza, senza interlocutore, a dire che vogliamo la libertà di stampa: no.
Mi sembra troppo facile.
2 commenti:
Incominciamo a chiamarla tv pubblica, e non di stato.
Hai ragione, ma il tuo è un dover essere, non un essere.
Posta un commento