13 dicembre 2011

Le norme ad personam dei Giovani Dem

Bei tempi quelli delle primarie dei Giovani democratici e della battaglia per la certezza delle regole e la democrazia!
Fortuna che loro ogni tanto si fanno sentire. Purtroppo, però, sempre per situazioni quantomeno ambigue.
Ne parlo su Il Fatto quotidiano.


3 commenti:

Charlie-Lightning ha detto...

I giovani democrativi è un movimento inutile e dannoso, già sostenere la democrazia (la peggior forma di ideologia possibile ed immaginabile) è un punto in meno...Figurati averla nel nome...Anche te Giulia mi meraviglio che tu ne abbia preso parte a questa pagliacciata...Il Partito Democratico è e rimane una barzelletta vivente, non hanno idee, non hanno contenuti e non hanno carisma, il fatto che B. sia riuscito ad essere premier quando non poteva manco presentarsi alle elezioni è un tutto dire di quanto sia ininfluente la loro opposizione...L'importante è mettersi d'accordo con Alfano e non ostacolare Monti, tanto chi paga è sempre la prole...

Anonimo ha detto...

Lezioni di MMT: Economia della Valuta Flessibile

http://vocidallestero.blogspot.com/p/economia-della-valuta-flessibile.html

bingo bongo

Gabriele ha detto...

Gent.ma Giulia,
non conosco il regolamento congressuale in oggetto, per cui da esterno non giudico. Quello che mi pare sbagliato nel suo articolo è considerare che un congresso a tesi sia necessariamente meno democratico di uno a mozioni. Davvero la cosa è molto opinabile, il metodo a mozioni collegate ad una candidatura ha il difetto di personalizzare tantissimo il dibattito, e mettere gli iscritti di fronte a pacchetti di proposte (le mozioni) alternativi fra loro ed inemendabili, che poi possono degenerare in correnti stabili etc... Il congresso a tesi ha il pregio di affrontare i temi punto per punto, poi - certo - va normato bene come emergano le candidature, e su questo non posso che concordare.
i migliori saluti
Gabriele Moroni