La legge cilena non mi obbligava a vendere nulla. L'ho fatto di mia iniziativa. Un anno prima di essere eletto avevo trasferito tutto a un blind trust. Avevo detto che se fossi stato eletto avrei venduto la linea aerea Lan e trasferito la tv a una fondazione no-profit, ma avrei tenuto la squadra di calcio, il Colo Colo, la mia passione. Erano le tre partecipazioni che più mi stavano a cuore. Ma poi ho deciso di vendere tutto, il che è avvenuto qualche mese fa. Il governo di centro-sinistra in vent'anni non ha mai regolato il conflitto d'interessi. Stiamo preparando una legge che si applicherà, in modi diversi, a presidente, ministri e deputati.Sembra un altro pianeta, vero?
28 febbraio 2011
Il Berlusconi cileno
Il Presidente-imprenditore del Cile Pinera, conservatore, sul conflitto d'interessi:
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6 commenti:
Bene, non ci resta che chiedere asilo politico al Cile!
Bene per il Cile, ma vorrei ricordare che anche se manca una vera e propria legge sul conflitto di interessi, Berlusconi non sarebbe eleggibile in quanto titolare di concessioni pubbliche, e furono anche gli amici del Pds (ora riciclati nel Pd) ad accettare la sua candidatura.
A parte questo, una breve riflessione: ma non si può avere come presidente del consiglio una persona che non detiene la metà della ricchezza di un paese, o dobbiamo ammettere che la politica è roba per ricchi che, per magnanimità (presunta o reale) si dedicano al bene pubblico?
D'altronde avere successo come imprenditore è ben diverso dall'essere un buon primo ministro, e molte volte gli interessi delle due figure sono invece contrapposti.
Ciao,
Cavolo, credevo che la nostra situazione fosse un unicum, intendo come Presidente-imprenditore, invece... Se ne scopre sempre una nuova e in questo caso anche positiva!Ciao!
Pover'uomo; s'è pure venduto il cellulare:
http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=6772
forza allora tutti i Cile !
Bon voyage !!
Stiamo diventando il peggior paese. Niente più dignità.
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