12 gennaio 2011

Sarah, non convinci manco il mio cane

E finalmente Sarah parlò:

Sarah Palin: "America's Enduring Strength" from Sarah Palin on Vimeo.

Il Presidente Regan disse: "Dobbiamo rifiutare l'idea che ogni volta che una legge è infranta, anziché il colpevole sia la società a esserlo. E' tempo di riappropriarci dell'idea americana per cui ogni individuo è responsabile delle proprie azioni. Azioni di mostruosa criminalità sono indipendenti: cominciano e finiscono con i criminali che le commettono. Non in maniera collettiva, con tutti i cittadini di uno stato.
Per carità, siamo tutti d'accordo che la responsabilità penale è individuale, in prigione ci va colui che ha premuto il grilletto, e se del caso quello che lo ha aiutato o quello che gliel'ha ordinato.
La Palin però fa la finta tonta: vorrebbe negare forse che le istituzioni, la tv, i giornali, cioè le persone che lì lavorano, che sono più in vista e che hanno ruoli decisionali importanti, costituiscono un modello comportamentale per un paese, cioè per i cittadini che ne fanno parte?
Se così fosse, dovrei allora ricredermi sul ruolo che l'industria hollywoodiana ha avuto nell'imporre l'American dream al resto del mondo; i partiti potrebbero sprecare meno energie nel controllo delle poltrone Rai; Al Gore è un cazzone perché chiunque al posto suo potrebbe promuovere con eguali risultati la battaglia contro il cambiamento climatico.
E invece no, cara Sarah. Se anche tu hai accettato di essere commentatrice su Fox news e sei così attiva sulla rete, pronta a commentare ogni starnuto intorno a te, è perché sai bene che nell'esprimere le tue idee puoi convincere altri a pensarla come te. Puoi diventare un punto di riferimento, e persino un modello, per un gruppo di persone, piccolo o grande che sia. E su questo esercitare un'influenza.
E allora, se sul tuo sito avevi pubblicato un mirino sulla circoscrizione della deputata cui hanno sparato, vuoi poi lavartene le mani e dire che la "responsabilità è individuale"?
Se fosse veramente così, allora tu saresti una cazzona che perde solo tempo e parla a vanvera.
Purtroppo (per noi), però, non è così.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

"If they bring a knife to the fight, we bring a gun, because from what I understand folks in Philly like a good brawl.”
Così si espresse Barack Obama in campagna elettorale. Nessuno protestò.
Do I need to translate?

Luca ha detto...

Quindi siccome lo ha detto Obama è giusto così? Se un politico di destra ruba, ma lo hanno fatto anche a sinistra è giusto rubare o quantomeno capire il gesto o giustificarlo? Un personaggio pubblico, qualsiasi sia il suo orientamento politico, deve fare molta attenzione a ciò che dice, perché un deficiente pronto a fare il lavoro "sporco" c'é sempre. Se Berlusconi dice di non credere che ci siano milioni di coglioni che hanno votato a sx facendo il loro disinteresse capisci che si espone. Poi è ovvio che le conseguenze sono quelle successe alla parlamentare democratica.
Se no sbaglio è stata la stessa Palin a dire che bisognerebbe dare la caccia ad Assange come si fa con i talebani, e se poi dovesse accadere? "Beh" risponderai "chi se ne fotte, qualcosa del genere lo dissero anche i democratici". Mettiamo, invece, che un fanatico democratico legga qualcosa di negativo nelle parole della Palin e tenti di ucciderla, che facciamo gli diamo ragione?
Un personaggio pubblico deve misurare con attenzione le proprie parole. Sallusti docet

Anonimo ha detto...

Luca il punto è un altro: i giornalisti, pseudogiornalisti, ed aspiranti tali, sono soliti far notare certe cose solo quando le dice persona sgradita, mentre fanno ottomila "distinguo" per giustificare identiche affermazioni di persone gradite.
Volevo far notare (e implicitamente criticare) questa prassi giornalistica, che è propria tanto della Innocenti quanto di Feltri o Christian Rocca. Tutto qui.

Luca ha detto...

ma tu lascia stare i giornalisti, il problema è il personaggio pubblico: giornalisti, cantanti, politici, attori. Tutti sono in grado di bucare lo schermo e di creare un equivoco (a volte voluto perché Sallusti, ad esempio, ha delle grosse responsabilità) e scatenare una reazione. Capisco ciò che dici, ma certa gente, chiunque, sia DEVE misurare le proprie parole, perché parlare alla pancia dei propri elettori è pericolosissimo.
Hai sentito le cazzate di Borghezio? Se non sbaglio all'Aquila sono morte 308 persone. Poi se qualcuno lo mena la colpa non è del criminale, ma di chi ha scatenato la reazione. Quindi ocio ;)

Francesco ha detto...

Ciao Giulia, sono d'accordo con te: la Palin è proprio una She Bush, cioè una G.W.Bush femmina (ovvio che non lo preciso per te); insomma, me lo ricorda terribilmente, purtroppo... E' una che scaglia la pietra (il mirino) e poi nasconde la mano. Sono d'accordo con te: aggiungerei anche, tanto per esemplificare, che se in un Paese metti a disposizione le armi perfino nei supermercati, qualcosa non funziona. La complicità dello Stato è innegabile nel mettere a disposizione del folle di turno un ottimo arsenale, ma non solo di un pazzo solitario, infatti in America ci sono un casino di gruppi paramilitari super armati, che ormai rappresentano un vero problema... Insomma, la responsabilità è individuale, la pazzia è umana, ma perché armare questa follia?... Inoltre, i personaggi pubblici dovrebbero pesare ogni parola: più sono in vista e hanno potere, più dovrebbero misurare ogni parola. Ciao.