9 aprile 2011

9 aprile: e ora?


Una cosa positiva dell'essere precari in Italia c'è: che puoi manifestare in un posto splendido come questo.
Fatta la manifestazione, però, e avendo ammirato il panorama quanto basta, ora si rimane in attesa di soluzioni.
Quanto ci scommettiamo che dal governo non sentiremo volare una mosca, e dall'opposizione solo tante belle parole, ma nessuna risolutiva?
La mia posizione è questa. Ora spero che anche la piazza si metta in moto per portare sul piatto soluzioni concrete.


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Se la tua posizione è quella, ti stai facendo prendere in giro. Oppure ci stai prendendo in giro.

Ma come, vai ad una manifestazione di precari, e l'unica teoria che ti senti di condividere è quella di un baby-boomer che spera nella scomparsa del sindacato e della cancellazione dell'articolo 18, un miliardario che si occupa di tutto senza mai risolvere nulla, e un professore di economia che predica LA PRODUTTIVITA' NEL SETTORE PUBBLICO?

Prego che sia uno scherzo, o un incubo.

Ciao (amaro) da Cetriolo

socialista eretico ha detto...

la proposta Ichino abbatte il divario tra dipendenti tutelati e dipendenti non tutelati ma di fatto è un molto compromesso al ribasso.

con tale riforma si rimane precari per tutta la propria vita lavorativa.

e si viene licenziati prima che le tutele aumentino talmente tanto da rendere il lavoratore protetto.

enrico.def@tiscali.it ha detto...

...mi piacerebbe una correzione all'attuale sistema che, tra le altre cose, preveda anche compensi netti più alti per chi accetta posizioni lavorative precarie...mi sembra il minimo per compensare tutti gli altri svantaggi...

Anonimo ha detto...

Se la tua posizione è quella, ti stai facendo prendere in giro. Oppure ci stai prendendo in giro.

Sarebbe interessante conoscere la tua di posizione!
Invece di criticare delle scelte, dovresti essere propositivo e metterti nei panni di chi mettendoci la faccia cerca di salvare il salvabile.


Ma come, vai ad una manifestazione di precari, e l'unica teoria che ti senti di condividere è quella di un baby-boomer che spera nella scomparsa del sindacato e della cancellazione dell'articolo 18, un miliardario che si occupa di tutto senza mai risolvere nulla, e un professore di economia che predica LA PRODUTTIVITA' NEL SETTORE PUBBLICO?

Ma c'è da impazzire... lasciamo perdere, va!

Ciao (amaro) da Cetriolo

a te! di questi tempi è meglio un "limonetto", sa di più dolce e non lascia mai l'amore in bocca

Saluti

Anonimo ha detto...

Al signor Anonimo:

di solito non rispondo ai disturbatori (attività che sembri svolgere a tempo pieno), ma mi sembra giusta la prima cosa che dici (cioè che critico e basta).

La mia posizione nei confronti del precariato è semplice:

1) Cancellazione della legge ammazza-ricorsi (quella che chiamano collegatolavoro)

2) Agevolazioni fiscali per i lavoratori precari (per esempio, non far pagare più l'iva sui beni di prima necessità (alimentari, traporti, medicinali): la riduzione di soldi che entrano nelle casse dello stato si avrà con un aumento dell'iva (sugli stessi prodotti) a chi ha un reddito superiore ai 27.000 euro

3) Lotta all'evasione fiscale e allo spreco di soldi pubblici (chissà se sono realizzabili delle "ronde" in ambito finanziario?). I soldi che provengono da queste due cose vanno a tappare i buchi dell'inps sulle pensioni future.

Per l'altro commento sul mio post ti copio (quasi) la frase di Rocco Tanica (sono un grande fan):

"dei tuoi giudizi faccio giaciglio per scrofe, e, per inciso, merda piscia figa e vaffanculo"

Ciao da: CETRIOLO

Anonimo ha detto...

Al signor Anonimo:

di solito non rispondo ai disturbatori (attività che sembri svolgere a tempo pieno), ma mi sembra giusta la prima cosa che dici (cioè che critico e basta).

Fai bene a non rispondere ai disturbatori... Quello che chiami disturbatore ti ha spinto alla riflessione.


"dei tuoi giudizi faccio giaciglio per scrofe, e, per inciso, merda piscia figa e vaffanculo"

Eri partito bene, ma qualcosa avrà turbato il tuo fragile equilibrio.
Ogni commento è superfluo... Quando l'ignoranza arriva a questi livelli, diventa una condanna!
Ti lascio al tuo pane quotidiano che sembri masticare bene..


Ciao da: CETRIOLO

Ma dove l'hai trovato questo nick?

Sembra azzeccato.

Saluti

Anonimo ha detto...

Caro Anonimo, l'ignoranza è la tua che non entri nel merito delle discussioni, ma sputi sentenze come un tossico sputa catarro.

Il mio nick non sono affari tuoi.

CETRIOLO

enrico.def@tiscali.it ha detto...

http://www.corriere.it/editoriali/11_aprile_11/Generazioni-Perdute-Declino-Paese-galli-della-loggia_6794f9e2-63fa-11e0-a775-19c5c2b0b4ec.shtml

Anonimo ha detto...

Conosco molti precari, dipendenti part time, pensionati e dipendenti pubblici che hanno il secondo e anche il terzo lavoro in nero. E scommetto che non li conosco tutti io. La cosa dovrebbe far riflettere, forse sarebbe il caso di smetterla di spostare la tassazione sui reddito medio ma STANGARE FEROCEMENTE gli evasori. E, ovviamente, ridurre il costo della PA.
W Giulia!

Anonimo ha detto...

@ quello sopra di me...

Non mi sembra giusto mettere sullo stesso piano un precario che fa due lavori (di cui solo uno regolare) e un professionista che dichiara 10.000 euro all'anno di reddito (qualche anno fa era stato pubblicato uno studio ISTAT in cui i professionisti che dichiaravano di meno erano gioellieri e ristoratori...). Il precario tira a campare, l'altro evade davvero. Poi magari con il nero compra auto, case, terreni, intesta tutto ad un familiare... e si sa che il patrimonio non è PER NIENTE tassato in Italia (almeno rispetto al lavoro).

Ad un precario che fa due lavori e e li regolarizza entrambi (ti parlo della mia condizione), lo Stato richiede il pagamento anticipato dell'Irpef per l'anno successivo... quindi se questo povero cristo riesce a tirare su 1.200 euro al mese ALMENO IL PRIMO ANNO se li vede tassare il doppio (gli rimangono in tasca 800 euro al mese). Non mi fraintendere, anch'io odio a morte gli evasori, ma è meglio mantenere le giuste proporzioni.

Ciao da CETRIOLO