13 aprile 2011

Quando finirà?

A vedere i servizi in tv dei famigliari delle vittime di Viareggio e de L'Aquila fuori da Montecitorio mi viene da piangere.
Sia chiaro: che sia come ha detto Alfano, che questi processi in realtà non verranno toccati, o che sia invece come dice l'opposizione, non importa. Questi qua non sanno neanche le conseguenze che la prescrizione porterà con sé. Il punto è un altro.
Quello che fa male e che non riesco più a sopportare è che per salvare Berlusconi stanno mettendo in pericolo le regole che abbiamo deciso per convivere tutti insieme e per non vivere in anarchia. Oggi il nostro paese è stritolato dagli affari di una persona sola, e il Parlamento è diventato un'assemblea di avvocati della difesa che sta facendo di tutto per non fare processare il suo imputato. Quelle stesse regole che abbiamo scelto per vivere in pace tutti insieme, quindi, sono utilizzate, distorte, stracciate, per il beneficio di uno solo, e cioè del Presidente di quelle stesse regole. Tanto varrebbe, allora, tornare all'anarchia: almeno ci risparmieremmo tutto questo.
E continuo a guardare quei famigliari che tengono in mano i cartelloni con le facce delle vittime, sorridenti, spensierate, e mi chiedo dove siamo arrivati. Ma soprattutto, quando finirà.


6 commenti:

Zodar ha detto...

la cosa che mi rattrista di più è l'incapacità di molti italiani a capire! A cosa dovremo assistere affinché tutti si rendano conto di che classe dirigente abbiamo?

P.S.
Familiari - familiari - FAMILIARI !!!!
senza la "g"!!!

Anonimo ha detto...

Ma che dici? Le regole cambiano in continuazione, altrimenti non verrebbero mai abrogate leggi, ad esempio, ma solo varate di nuove!
È che quelle che vanno a vantaggio anche di Berlusconi ti danno fastidio e allora le noti.
 
Questo blog mi sta deludendo non poco, però.
Non ci sono idee, non ci sono spunti di riflessione, solo articoletti piuttosto banali.

Però rimani la più bella delle veline in circolazione e allora continuerò a scriverti, sei contenta?
 
;-)

Giangi ha detto...

E coloro che sprecano tempo e fiato per spiegarci e illuminarci sull'inevitabilità di tale riforma della giustizia?
Un Paniz o una Santanchè che asseriscono, senza problemi, che processi come quelli di viareggio e L'Aquila non subiranno nessun effetto, dove li mettiamo? Insomma c'è una giustizzia per gli imputati ed un'ingiustizia per le vittime?
Possibile che nessun pdellino si ponga (anche a mero titolo dubitativo) tali domande?
Se non esistono persone così, vuol dire che ci meritiamo tutto questo

Francesco ha detto...

Per il "P.S" di Zodar:


Anche "famigliare", come aggettivo e nome, è del tutto legittimo (lo si discrimina, pare, perché è una diversa evoluzione della parola d'origine, ovviamente il latino "familiaris"), tanto che in tutti i dizionari della lingua italiana lo riportano vicino al più comune "familiare". Ovviamente anche nel Treccani, dove si dice che è solo meno comune, non che non vada bene. (questo non lo dico io solo io, ma anche illustri studiosi).
Ciao!
Ciao!

Giamboniere ha detto...

Già...

C'è da tener presente che se quelle regole non hanno impedito il verificarsi di questa situazione, probabilmente stanno andando incontro al loro giusto destino.

Nel bene e nel male.

Ciao

Anonimo ha detto...

Ma che dici? Le regole cambiano in continuazione, altrimenti non verrebbero mai abrogate leggi, ad esempio, ma solo varate di nuove!
È che quelle che vanno a vantaggio anche di Berlusconi ti danno fastidio e allora le noti.

Le notano tutti gli italiani, le leggi ad personam per salvarsi dai processi...
Ormai lo sanno pure le mosche che si è messo in politica per salvarsi il sedere. Ma fai il serio!



Questo blog mi sta deludendo non poco, però.
Non ci sono idee, non ci sono spunti di riflessione, solo articoletti piuttosto banali.

Ci sei tu che fai la differenza = il Nulla...
Ci sono un mare di spunti e poi ci sono quelli come te che amano solo criticare per partito preso e senza nessuna cognizione di causa!


Però rimani la più bella delle veline in circolazione e allora continuerò a scriverti, sei contenta? ;-)

Giulia non è una velina, ma una giornalista. Capisci la differenza? non credo, visto come siete abituati dalle vostre parti...
Continua a scriverci! è uno spasso leggerti! quelle che erano dubbi, adesso, leggendoti, sono diventati certezze!


Saluti