18 aprile 2011

Il "nuovo" che avanza

A Torino, candidato da Fassino nel Pd, l'"ex mostro" La Ganga, uno che a La Stampa, mentre ricorda di aver elargito la sua prima tangente all'età record di 20 anni, dice di voler contribuire a "fare quel grande partito riformista che il Pd ancora non può essere senza la riconciliazione tra ex comunisti ed ex socialisti". Senza giustizialismo, faccio mio il commento di Enrico Arisio, che mi ha segnalato la notizia:

Fantastico! Per il PD la grande idea per il futuro della mia città (Torino) è mettere in lista per le elezioni l'ex luogotenente di Craxi, politico vecchio stile anni '70 e '80, nonché pluricondannato con sentenze definitive per tangentopoli. Mi permetto di dire che mi sembra una gran bella idea del ca***... Possibile che non ci sia uno sotto i 30 anni che non si meriti la candidatura più di questo rifiuto umano? Intanto spiegatemi chi ca*** dovrei votare... Ho trovato la soluzione: faccio prima a cambiare città... In attesa di cambiare nazione.
enrico.def@tiscali.it



5 commenti:

Francesco ha detto...

Ciao, da Fassino, forse ingenuamente, mi sarei aspettato di più... Considerando che oggigiorno dare del politico a uno non è fargli proprio un complimento, direi che la scelta equivale al messaggio: si vuol far mangiare sempre gli stessi. Inoltre, a uno con condanne definitive la politica dovrebbe essere negata, invece... Ciao!

Anonimo ha detto...

Ho sempre votato a sinistra, ma dopo questa notizia, l'ennesima, darò la mia fiducia a Fini. Ammesso che arrivi alle elezioni. Anche se quella storiaccia di Montecarlo proprio non l'ho digerita.

snoopal ha detto...

ma il Movimento a 5 stelle? candida gente giovane e motivata. Magari non possono sostituire totalmente la classe politica, ma una bella scossa la possono dare!

Anonimo ha detto...

Gente giovane, motivata e senza esperienza.
No, grazie.

puzzailsignorvincenzo ha detto...

Una volta che un cittadino ha pagato il suo debito con la giustizia, ha gli stessi diritti di un incensurato. E' uno dei cardini del nostro ordinamento, il carcere ha valore rieducativo. Il resto è basso populismo, poi ognuno ha il diritto di votare per chi meglio crede, è la democrazia.