16 novembre 2009

Congresso Orgasmante

Non capita spesso di assistere a un congresso come quello radicale che si è chiuso ieri a Chianciano. Non capita perché spesso è già tutto deciso (e non mi riferisco solo al Pd), si tende a parlare dei massimi sistemi e non della galassia (radicale) e si tende a essere introvertiti e non aperti al mondo (che c'è fuori).
Nella tre giorni di Chianciano è successo tutto il contrario.
Partirò dalla fine. Il nuovo segretario di Radicali Italiani è il mitico Marione, all'anagrafe Mario Staderini, allo stadio quando tifa per la Roma indicibile. Mario non era il designato, non sapeva sarebbe diventato il segretario, era un dirigente pubblico con responsabilità guadagnate sul campo. Non era il solo a contendersi la carica di segretario, e non era neanche quello appoggiato dall'"apparato": contro di lui Valeria Manieri, 25 anni, a fianco della Bonino in numerose battaglie per i diritti delle donne, appoggiata da Pannella nella fase pre-elettorale. Ma come lo stesso Marione ha detto, il "popolo" ha voluto che si candidasse (vere e proprie ovazioni da stadio), e lo stesso "popolo" lo ha votato al 78%.
Ma il Congresso è stato anche orgasmante. La lista Orgasmo Radicale, naturale conseguenza di Punto G dell'anno scorso, è stata la seconda lista più votata, portando ben 16 eletti nel Comitato nazionale di Radicali Italiani: dopo Mina Welby capolista, Lorenzo Lipparini, Annalisa Chirico, Alessandro Capriccioli, la sottoscritta e tanti altri. Come baldi e goliardici gggggiovani, non ci siamo limitati a presentare una lista per aumentare la dialettica democratica, bensì abbiamo utilizzato gli strumenti a disposizione per implementare la democraticità del nostro Statuto: dal prossimo congresso, infatti, non si voteranno più i membri del Comitato attraverso liste bloccate, bensì con il sistema australiano (?) delle 5 preferenze in ordine di preferibilità.
Tutto questo movimento democratico è stato accompagnato da interventi che è riduttivo definire emozionanti, primi fra tutti quello di Rudra Bianzino (7:05) e quello di Elisabeth Gaviria Rochas.
Insomma, un congresso ricco, vivo, vero. Tutto è perfettibile, come anche alcuni aspetti della vita interna di Radicali Italiani. Però gli strumenti a disposizione danno la possibilità a tutti di cambiare ciò che non va, basta iscriversi.
Un'ulteriore prova che i Radicali sono il cambiamento che vogliono vedere nel mondo.



15 commenti:

Ridendomores ha detto...

Certo... ma che segretario è uno che si trova la linea del partito già decisa? Alleanze già fissate?
Tutto bello tutto democratico, ma tanto decide tutto Pannella: e allora a che serve una democrazia formale, quando la sostanza è altro? Funziona così anche in Venezuela, in Iran almeno c'è un minimo di scontro, nei Radicali nulla di tutto questo. Pannella decide, gli altri ricoprono le cariche finché non vanno contro il capo.

Giulia Innocenzi ha detto...

Mah, mi sembra una visione riduttiva. E' innegabile la leadership carismatica di Pannella nei Radicali, ma non per questo il movimento Radicali Italiani è una democrazia solo formale, come ho appena avuto modo di raccontare nel post.
Avevo anch'io un po' questo dubbio, ho provato, e ho visto che se uno vuole può cambiare le cose.

Anonimo ha detto...

Ride.... ma hai almeno letto???
Grande Giulia!

Ugo

deenick ha detto...

Dunque complimenti Giulia per la nuova elezione nel comitato nazionale!! Spero riuscirai a contare sempre di più!
Del 5 dicembre non parli? Tu partecipi?

Giulia Innocenzi ha detto...

Il No Cav daay? No grazie, non sono abituata ad andare a manifestazioni negative, ma solo a quelle assertive.

Unknown ha detto...

Marione rivendica sul suo sito personale "Ha impedito che la Stazione Termini fosse intitolata a Papa Giovanni Paolo II."

viva i congressi radicali ;)

Ridendomores ha detto...

Ugo che devo leggere?
Che Pannella ha deciso la collocazione del partito alle prossime elezioni PRIMA dell'elezione del segretario? Giusto per ribadire che comanda lui, ed il segretario è solo una carica "burocratica"? Tante grazie...

Unknown ha detto...

ah ma allora è vero che decide tutto pannellone ihihih

Mattia P. ha detto...

Purtroppo Pannella dovrebbe avere il coraggio di fare un passo indietro. La conversazione settimanale con Bordin è diventata qualcosa di inascoltabile, e te lo dice uno che la ascolta ogni domenica. Finchè votare per i Radicali significherà votare per Pannella (si lo so che non è vero, ma è questo il messaggio che passa agli elettori) non si potranno fare grandi passi avanti.

Rigitans' ha detto...

complimenti per l elezione, e per ilc ambiamento sul sistema trasferibile australiano, almeno si lascia più decisione. complimenti per l eelzione di staderini, che mi sembra uno forte, anche se l'altra ragazza è molto giovane e sarebbe stato un segnale forte rispetto agli altri partiti(anche se il precedente ca(pe)zzone dovrebbe far riflettere).

complimenti per l'apertura ai verdi, da me tanto agognata soprattutto dopo il fallimento di certa sinistra.

complimenti a te, per esserti emozionata come il sottoscritto alle parole di rudra, un ragazzo dalla grande tempra, e solo per questo merita il mio rispetto.

ho seguito i momenti salienti, comprese quasi tutte le tre ore e mezza di interventi di pannella(dovrebbe essere limitato però, e diamine!) e i radicali sonos empre maestri su una serie di cose, ed è un peccato che si parli poco di loro.

p.s.: sugli ogm fate dei covegni con i verdi, perchè parlate due lingue diverse, ma secondo me il compromesso si trova facilmente.

Anonimo ha detto...

Forse sembrerà semplicistico o banale, ma Pannella è così e così dobbiamo "accettarlo". Consiglio comunque la lettura della sua biografia scritta da Massimo Teodori

Mattia P. ha detto...

Nessuno mette in dubbio il valore di Pannella, ma converrete con me che non è più una figura spendibile elettoralmente.

socialista eretico ha detto...

ma perchè tutte le donne che fanno politica si occupano delle donne ?

mah!

eppure le donne non hanno leggi svantaggianti rispetto all'uomo ma addirittura qualche privilegio(borse rosa, quote laddove sono minoranza, standard fisici minori in alcune forze armate, enti pubblici preposti a loro) , vivono 7 anni di più(e se succedesse il contrario sai gli strepiti!) , studiano di più !

hanno redditi sostanzialmente uguali a parità di mansione(circa il 2% è la differenza m/f) e a livello occupazionale risentono meno della crisi.

insomma parliamo chiaro: la generazione delle under 40 ha vantaggi legislativi senza aver subito il patriartcato(di conseguenza sono i maschi under 40 ad esser stati discriminati)


ah il politicamente corretto quanto è lontano dalla realtà
e quanto le DONNE sono lontane dagli INDIVIDUI!!


(e non venirmi a dire che te sei la stessa cosa della contadina calabrese dell' 800 o dell'africana che subisce le mutilazioni genitali!!)

immigration ha detto...

Allora, di Pannella si può dire (quasi) tutto, ma non che la conversazione settimanale sia inascoltabile. Faticosa, faticosissima, sì, ma piena di spunti e con una capacità di lettura unica della realtà politico-sociale che ci circonda. (E poi, per rimanere svegli, consiglio di provare a capire tutti i riferimenti fatti nelle 2 ore. Vi scorprirete degli ignoranti!) ;)

Anonimo ha detto...

Non credo che le donne debbano ricorrerre a quote rosa in politica, per vedersi tutelate. Ammettere che questo sia necessario, a mio modestissimo avviso, è più una sconfitta che il riconoscimento dell'indispensabilità del ruolo della donna. Pari dignità dev'essere una questione culturale e non affidata alla tutela di una disposizione di legge.
Figure come Emma Bonino e Rosi Bindi dimostrano che gli uomini-colleghi ne hanno da imparare.
Dimenticavo ma la Serrachiani che "fine" ha fatto?