Cucchi è morto perché "anoressico, drogato e sieropositivo"? Vedremo. Al momento di certo c'è che ci sono degli indagati per omicidio preterintenzionale.
E c'è un'altra cosa certa, ma che riguarda il nostro Paese e il suo triste presente: i politici, da noi, non devono mai rispondere per quello che fanno o dicono. Questo mi sembra l'esempio (negativo) più importante di fronte ai cittadini, e non quella cazzata del test anti-droga, proposta, guarda caso, proprio da Giovanardi.
6 commenti:
Immagino che anche stavolta l'inutile test antidroga sia assolutamente volontario, vero?
Il discorso di chi non ha argomenti.
la cultura di chi non ha una vera cultura.
I valori di chi li usa solo per facciata.
La serietà di chi non ha l'umiltà di tacere o rispettare se non altro il dolore dei familiari.
Ecco qualcuno che avrebbe dovuto imparare dall'on. Tabacci.
C'è solo da dire vergogna!
per onestà d'informazione o completezza d'informazione che dir si voglia (fonte: www.carlogiovanardi.it)
A tutti coloro che si fanno fuorviare da estrapolazioni di affermazioni di un dibattito radiofonico, ricordo quanto da me dichiarato e pubblicato sulle agenzie di stampa il giorno 2 novembre e ribadito ulteriormente nelle agenzie del 9 e del 10 novembre. Questo è il mio pensiero di solidarietà alla famiglia Cucchi e di indignazione per le mancate cure ad un giovane reso fragile e incapace di gestirsi a causa della droga: non vedo proprio quali elementi ci possano essere per polemiche così astiose.
(seguito del post precedente)
CUCCHI: GIOVANARDI, ALIMENTAZIONE E' ATTO DOVUTO
CUCCHI: GIOVANARDI, SOLIDALE CON FAMIGLIA MA LA DROGA C'ENTRA
CUCCHI: GIOVANARDI, POLEMICHE STRUMENTALI E IN MALAFEDE
CUCCHI:LEGALE FAMIGLIA,CONDIVIDO MOLTE COSE DETTE GIOVANARDI
CUCCHI: GIOVANARDI, LEGALE FAMIGLIA E' D'ACCORDO CON ME SOTTOSEGRETARIO, GIOVANE FATTO MORIRE DA CHI DOVEVA CURARLO
CUCCHI: GIOVANARDI, ESTRAPOLATA UNA PARTE MIO RAGIONAMENTO
CUCCHI: GIOVANARDI, ALIMENTAZIONE E' ATTO DOVUTO
(ANSA) – Roma, 2 novembre 2009, ore 12,02 - ''I medici devono o non devono obbligare un paziente a nutrirsi contro la sua volonta'? E la volonta' di un giovane fragile e malato come Stefano Cucchi non era evidentemente alterata tanto da obbligare i medici ad intervenire per salvargli la vita come giustamente i famigliari sostengono?''. Se lo chiede il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi sul giovane detenuto morto nei giorni scorsi. ''E' il Parlamento, mentre discute del testamento biologico - aggiunge - che deve sciogliere questi nodi, per confermare, come e' scritto nel testo proveniente dal Senato, che alimentazione ed idratazione in alcuni casi sono atti dovuti''.(ANSA).
(seguito del post precedente)
CUCCHI: GIOVANARDI, SOLIDALE CON FAMIGLIA MA LA DROGA C'ENTRA
(ANSA) – Roma, 9 novembre 2009, ore 15,45 - ''Sono stato il primo ad esprimere solidarieta' alla famiglia del giovane Stefano Cucchi per quello che di certo c'e' nella sua tragica fine: e cioe' che nei giorni della degenza ospedaliera si e' permesso che arrivasse alla morte nelle terribili condizioni che le foto testimoniano''. E' quanto ha precisato, in una nota, il sottosegretario con delega per la lotta alla droga, Carlo Giovanardi. ''In tutto questo certamente la droga ha svolto un ruolo determinante, perche' e' stata la causa della fragilita' di Stefano, anoressico, tossicodipendente e soggetto a crisi di epilessia, secondo le sue dichiarazioni: ma proprio le sue patologie non dovevano e non potevano indurre i medici a prendere per oro colato le sue presunte volonta'. Qui sta il nodo: secondo me - ha concluso Giovanardi - hanno perfettamente ragione i familiari che pretendevano di essere coinvolti, ma anche i medici sono oggi in difficolta' davanti a chi sostiene che la volonta' del paziente deve sempre essere rispettata. Ma la volonta' di Stefano, in quelle condizioni, era davvero cosi' chiara?''.
CUCCHI: GIOVANARDI, POLEMICHE STRUMENTALI E IN MALAFEDE
(ANSA) – Roma, 9 novembre 2009, ore 21,02 - ''Polemiche strumentali e in malafede''. Cosi' il sottosegretario Carlo Giovanardi risponde alle critiche che gli sono piovute addosso per le sue parole sulla vicenda Cucchi. ''Quando si polemizza bisogna avere onesta' intellettuale e non malafede pregiudiziale - dice il sottosegretario - Nell'ANSA delle 12:02 del 2 novembre e nell'ANSA di questo pomeriggio ho ampiamente illustrato la mia posizione di piena solidarieta' alla famiglia Cucchi e di forte critica per la mancata assistenza nelle strutture sanitarie''. E' dunque ''difficile dialogare - prosegue Giovanardi - con chi stravolge maliziosamente il pensiero altrui ma mi rendo contro che nel nostro paese c'e' sempre qualcuno pronto a sostenere la liberta' di drogarsi anche deformando ad arte le posizioni di chi la pensa in maniera diversa da loro''.
CUCCHI:LEGALE FAMIGLIA,CONDIVIDO MOLTE COSE DETTE GIOVANARDI
(ANSA) – Roma, 10 novembre 2009, ore 12,10 - ''Condivido molte delle affermazioni di Carlo Giovanardi''. Lo ha detto l'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, ai microfoni di Radio Citta' Futura. ''Cio' che mi preme precisare - ha spiegato Anselmo - e' che nelle cartelle cliniche emerge come Stefano abbia rifiutato cibo e acqua perche' voleva parlare con il suo avvocato e con una volontaria di una comunita' terapeutica dove voleva rientrare, oltre che con suo cognato. Che fosse un tossicodipendente con grossi problemi di droga come ha detto Giovanardi e' vero – ha aggiunto Anselmo - ma e' evidente come i molteplici traumi alla colonna vertebrale abbiano debilitato il fisico fino al decesso di Stefano. Credo che la configurabilita' dell'omicidio preterintenzionale e' fuori discussione''.
(seguito post precedente - ultima parte)
CUCCHI: GIOVANARDI, LEGALE FAMIGLIA E' D'ACCORDO CON ME SOTTOSEGRETARIO, GIOVANE FATTO MORIRE DA CHI DOVEVA CURARLO
(ANSA) – Bologna, 10 novembre 2009, 09,21 - ''Questa mattina, in un colloquio telefonico, ho avuto la piena adesione dei legali della famiglia Cucchi. L'avvocato ha detto di essere perfettamente d'accordo con me, con l'analisi che ho fatto della situazione. Io ho messo il dito sulla piaga''. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per la lotta alla droga, Carlo Giovanardi, in un'intervista telefonica all'emittente bolognese E'Tv-Rete 7 dopo le polemiche per le sue dichiarazioni sulla vicenda di Stefano Cucchi. ''Mi sono chiesto - ha ribadito Giovanardi - com'e' possibile che una persona fragile, malata, in cinque giorni di ricovero ospedaliero abbia perso sette chili e sia stata lasciata morire, senza dargli da mangiare e da bere, prendendo per buone le volonta' di una persona segnata da anoressia, tossicodipendenza, crisi di epilessia. I medici dovevano intervenire e dovevano salvarlo, non ridurlo nello stato che abbiamo visto dalle fotografie. Quando il giovane e' stato ricoverato non era in condizioni critiche di fine vita, era in condizioni problematiche perche' la droga aveva segnato la sua vita. E li' non lo hanno curato, questa e' una cosa gravissima. Mi meraviglio che quelli che hanno polemizzato con me non sottolineino questo fatto. Vorrei capire cosa c'e' di scandaloso in quello che ho denunciato, solidarizzando con la famiglia''.
CUCCHI: GIOVANARDI, ESTRAPOLATA UNA PARTE MIO RAGIONAMENTO
(ANSA) – Roma, 10 novembre 2009, ore 12,09 - ''Sulla morte di Stefano Cucchi ho scritto e ripetuto nei giorni scorsi una cosa che evidentemente ha dato fastidio e cioe' come e' possibile che una persona che entra in carcere sulle sue gambe, ma fortemente debilitata, non viene curata''. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per la lotta alla droga, Carlo Giovanardi, a Radio Citta' Futura. Rispondendo alle critiche piovutegli addosso dopo le dichiarazioni di ieri, Giovanardi ha detto che ''purtroppo e' stata estrapolata da un lungo dibattito con l'ex ministro Ferrero solamente una parte del mio ragionamento e omesso tutto il resto. Evidentemente - ha concluso - in Parlamento c'e' qualcuno che e' sostenitore del fatto che se uno non vuole mangiare, non vuole bere e non vuole curarsi bisogna lasciarlo morire''.
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