La scuola che vorrei. Una mattina in classe di
Renata Polverini.
E' entrata nella scuola insieme ad un gruppo di giornalisti, fotografi e operatori video, facendo irruzione senza preavviso nella classe I B e interrompendo il normale svolgimento delle lezioni. All’interno della classe sono state scattate fotografie ai bambini e realizzate riprese video. Sembra che in classe sia entrata anche una persona armata di pistola, e che con il calcio dell’arma abbia urtato la testa di un bambino.
Come dire, almeno un progetto c'è. Dirompente.
1 commenti:
Neppure difronte ai minori si ferma la spettacolarizzazione della campagna politica...belle prospettive!
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