26 gennaio 2010

I guardiani della "nazione"

Secondo la commissione francese che sta studiando il caso, il burqa offenderebbe "i valori nazionali".
Viene da chiedersi: i valori di una nazione sono precostituiti, sanciti una volta per tutte su una lapide, oppure vengono di volta in volta formati, modificati e discussi da chi ci vive in quella nazione?
Perché se così non fosse (seconda opzione), ogni nazione dovrebbe avere i suoi guardiani della rivoluzione. Ne gioverebbe sicuramente Ahmadinejad, che potrebbe esportare il suo modello sociale, inviando nei paesi occidentali i guardiani esemplari per corsi di formazione ai novelli nostrani.
Fortuna che c'è sempre la cara vecchia Gran Bretagna cui volgersi quando si è in stato confusionale.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Paura del diverso, intolleranza verso ciò che non è uguale...la storia probabilmente non ha insegnato nulla.
Non c'è bisogno di guardiani dell'ortodossia ma di gente che apra occhi, orecchie, bocca e, soprattutto, la mente verso la realtà

Rigitans ha detto...

io invece sono daccordo con la bonino sulla questione burqa. e qui non si tratta di intolleranza, nel senso nond a parte di chi è contrario al burqa. anche perchè nell'islam non è previsto.

Anonimo ha detto...

Nord a parte perchè? Perchè al nord esistono solo intolleranti?