22 dicembre 2009

Roba dell'altro mondo

E ancora una volta ci troviamo a volgere il nostro sguardo pieno di speranza Oltremanica.
Gordon Brown, David Cameron e Nick Clegg hanno stretto un accordo per dare vita ai primi dibattiti fra i candidati a Primo ministro che si terranno nel corso della campagna elettorale del prossimo anno fra i leader dei tre più importanti partiti britannici: i dibattiti dureranno 90 minuti ciascuno e si alterneranno su ITV e SKY, con il gran finale su BBC.
Ciò che balza agli occhi dell'italiota sottoscritta è che:
  • Cameron, ormai dato per certo come vincitore, ha deciso comunque di confrontarsi con gli altri candidati, aiutando di fatto il malconcio Brown. Che in Gran Bretagna sia più importante l'interesse degli elettori che dei candidati?
  • I Liberaldemocratici di Clegg vengono di fatto legittimati nella rosa dei partiti più importanti nel paese del bipartitismo per eccellenza. Clegg ha dichiarato: "Dopo un anno terribile per i politici a causa dello scandalo dei rimborsi, questi dibattiti sono un'opportunità per avvicinare nuovamente le persone alla politica".
  • Lo staff laburista che si occupa della campagna elettorale è stato mandato in missione negli Stati Uniti per parlare con produttori tv e con esperti del Partito democratico (ammerigano). Si dice che in quei giorni Pierluigi Bersani sarà a Gambettola alla fiera dell'insaccato.
  • Si pensa che i dibattiti saranno effettivamente seguiti. Cioè, questi dibattiti, che effettivamente saranno guardati da milioni di persone, dovranno sottostare a delle regole. Un po' come quello che succede da noi sotto elezioni, quando ci offrono quei pacchetti confezionati in stile tele Kabul, quando ascolti le proposte per il paese del Partito dei pensionati, anche detto il No euro (erano insieme, no?) e quando scopri che in Valle d'Aosta hanno un loro partito, che però alle europee sta insieme all'Italia dei Valori.
Insomma, roba dell'altro mondo. Ah no, è di questo.
Beh, non era in Gran Bretagna che hanno smesso di cercare i marziani? Forse perché si sono accorti che sono loro. O che siamo noi?



1 commenti:

Anonimo ha detto...

"Che in Gran Bretagna sia più importante l'interesse degli elettori che dei candidati?"
Ebbene sì. Forse questa è la grande novità dei sistemi elettorali degli altri paesi. tanto citati o declamati dai nostri politici, ma non seguiti nella loro vera "essenza": il cittadino.


"...questi dibattiti sono un'opportunità per avvicinare nuovamente le persone alla politica...."
Forse in Italia pensiamo che basti votare e che il dibattito dev'essere riservato ai salotti televisivi. Mi chiedo sempre perchè i veri, cari, comizi di una volta siano di fatto spariti...ma forse potrà apparire come un'ondata di nostalgia questa mia ultima considerazione. Il problema ancora una volta è che al centro della politica non è il cittadino ma il politico stesso.



"...quando ascolti le proposte per il paese del Partito dei pensionati, anche detto il No euro (erano insieme, no?) e quando scopri che in Valle d'Aosta hanno un loro partito, che però alle europee sta insieme all'Italia dei Valori..."
La politica della forma e non la politica dei contenuti. Un sistema elettorale che frusta le esigenze stesse che dovrebbe "tutelare". Per fortuna, lo ripeto ancora una volta, che ci sono persone come Giulia.