Si, lo ammetto: ieri ho sbagliato. La prima pagina sulla Bonino non andava bene: sotto al titolo principale avrei dovuto pubblicare la fotografia di Emma mentre trafficava tra le gambe di una donna e la aiutava ad abortire con una pompa di bicicletta, e invece non l`ho fatto. Non ho avuto lo stomaco. Ho pensato ai lettori che ogni mattina vanno all`edicola e a cui già dispensiamo quotidianamente lo schifo della politica e mi sono chiesto: ce la faranno a reggere un`immagine così forte in prima? Mi sono risposto di no: meglio non urtare le coscienze, preferibile pubblicarla dentro.Caro Belpietro, hai sbagliato. Avresti dovuto pubblicare quella foto, per fare vedere a tutti, anche a chi in quegli anni non c'era, come si praticavano gli aborti. Prima della vittoria radicale, prima della battaglia che la Bonino, Spadaccia e tanti altri radicali hanno portato avanti con la disobbedienza civile, cioè autodenunciandosi, che è l'esatto contrario del nascondersi.
Invece no, hai preferito non pubblicarla, per non ammorbare ulteriormente il lettore, già pieno dello "schifo quotidiano della politica".
Quello che non hai voluto pubblicare è una delle pagine più di valore della nostra storia: gente che ha impegnato la propria vita per battaglie politiche per i diritti e le libertà di tutti, anche le tue. E che hai voluto negare ai tuoi lettori. Dai loro un po' più di fiducia, vedrai che non verrai deluso.
2 commenti:
Ciao Giulia. Hai perfettamente ragione..
Solita logica del non-dire per urlare qualcosa...in questo caso l'ennesima asserzione del dotto e profondo giornalista che ha prso l'occassione se non per chiedere scusa, per tacere.
Può una persona pensare che tutte le altre siano solo invasate e desiderose unicamente di abbeverarsi all sua fonte di verità?
Concordo con quanto ha scritto Giulia.
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