Risulta, infatti, non solo che il sito fosse partito con i commenti adoranti la candidata già pronti prima che il sito fosse on-line, non bastava che all'inizio avessero censurato i commenti più critici, per poi doverli accettare causa denuncia, ma ora addirittura si viene a scoprire che c'è gente pagata da Velardi (quindi dalla Polverini) che deve postare i commenti insultanti sui blog "nemici" e commenti esultanti sul blog della Polverini!
Ma ragazzi, non è possibile tutta questa ingenuità!
Qualcuno vuole spiegare a questi signori che il dirigismo e le truppe cammellate su internet non funzionano, che da queste parti vige un'altra logica? Se uno apre un sito su internet, è perché ha qualcosa da dire e vuole metterla a confronto con chi ha voglia di leggerla.
Un confronto libero, plurale, aperto alle critiche, anche quelle più dure, che non devono però essere insultanti né offensive.
Fossi nella Polverini, continuerei a visitare i mercati o andare a convention all'hotel Ergife, piuttosto che inserirmi in ambiti che non si vuole conoscere ma che si vuole invadere.
La gente se ne accorge, nun semo tutti cojoni.
5 commenti:
Che figure sta facendo la Polverini... "Il Fatto Quotidiano" ha parlato anche di un evasione fiscale da 21 mila euro... Questa tipa rappresenterebbe il nuovo? Riguardo ai "kamikaze" della Polverini, credo che molti fanno spamming sugli altri blog anche senza essere retribuiti...
Per lo spamming, basterebbe un minimo di volontarietà... Del tipo: sono convinto di quello che faccio, quindi lo faccio. Altrimenti è un po' squallido, non trovi?
è tutto di una tristezza allucinante...avevo in mente qualcosa di più prolisso, ma in realtà è l'unico commento che posso lasciare.
saluti.
Roberto Autuori
@ Giulia: C'è spam e spam. Giustifico chi lo fa per pubblicizzare il proprio blog o sito, ma non tollero quello che vanno sempre fuori tema e scrivono a vanvera... Ahimè, questi ultimi sono quasi sempre dei "berlusconini"...
Credo che l'idea di autoincensarsi sia ormai una sorta di strategia generale del PDL: i noti sondaggi berlusconiani, le innumerevoli cifre di Maroni sulla lotta alla criminalità organizzata, gli strabilianti dati di Brunetta. Non c'è da stupirsi su cosa fanno, ma su chi continua ottusamente a non rendersi conto di cosa questi stiano facendo o come stanno "drogando" l'agone politico.
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