12 maggio 2010

Storia di crisi

La storia di Antonio Trapani, detto il "principe dei poveri", e di sua madre, affetta da infezione urinaria, cardiopatia ipertensiva, diabete, subocculsione intestinale, stipisi cronica, idroureteronefrosi bilaterale, encefalopatia cronica, sindrome da immobilizzazione cronica, anemia cronica.
12 gennaio 2010: Antonio ha ricevuto la lettera di sfratto dalla padrona di casa. Presto sarà sbattuto per la strada. “Aumentandomi l’affitto io non posso pagare quella cifra di 1.100 euro”.
29 gennaio 2010: “Sono ormai arrivato. Non è possibile che nessuno mi ascolta. Sono disperato, trovo sempre silenzi dalle istituzioni e dallo stato non capisco. La padrona di casa mi vuole mettere in mezzo alla strada il 31 GENNAIO 2010 avendo mia madre gravemente malata e inferma. Vi chiedo aiuto non ho nessuno parente che possa aiutarmi. Nessuno mi ascolta di questo mio grave problema. Io e mia madre andremo a dormire in mezzo alla strada..”
20 febbraio 2010: Non ci sono soldi per il principe dei poveri
11 marzo 2010: per l’indifferenza verso chi soffre della Regione Lazio (sinistra) e del comune di Roma (destra), Antonio Trapani (il principe dei poveri) ha iniziato lo sciopero della fame. “Non lo faccio solo per me ma per tutte quelle persone che non hanno diritti e vivono nell’indifferenza generale".
18 marzo 2010: Antonio continua lo sciopero, si alimenta solo con acqua e latte. Si sente molto debole e dalle istituzioni ancora silenzio. “Qui non si sente nessuno, tutto tace, continuiamo cosi in questo silenzio. Mi sono rotto con questi ciarlatani che dicono solo parole vuote”.
12 maggio 2010: La mamma di Antonio da qualche settimana è in ospedale. "oggi l'hanno trasferita in via di torrevecchia 250 clinica villa verde non l'ho potuta neanche vedere dato che si entra alle 16.30 io quando sono entrato mia madre non c'era più. l'anno portata dall'altra parte di roma un viaggio per arrivarci non so che devo fare veramente mi sento a pezzi ancor di più non so che fare non lo so..."
La storia di Antonio me la segnala Andrea Onori.
Se qualcuno può fare qualcosa, batta un colpo.


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