12 dicembre 2009

Una morte da accertare

Sole, primo freddo, bandiera e cartello. Sveglia alle 5, partenza quando ancora è buio in una macchina di assonnati compagni. Direzione tribunale di Perugia, per far sì che non venga archiviata l`accusa di omicidio di Aldo Bianzino a opera di ignoti.
Questo perché, come ha spiegato Luigi Manconi nel suo editoriale su L'Unità di ieri:
Se fosse decisa l`archiviazione, quella di Aldo Bianzino rientrerebbe definitivamente tra le morti le cui cause restano da accertare. E questo significa che non verranno mai accertate. I decessi in carcere la cui dinamica rimane non chiarita rappresentano un terzo del numero complessivo, mentre un altro terzo è costituito da suicidi.
E' andata come potete vedere dalle foto scattate dalla sottoscritta, con Ilaria Cucchi che faceva forza a Rudra Bianzino, con la Bonino che ha detto che bisogna dire basta ai reati senza vittime, e tanti radicali, amici del Comitato per la verità di Aldo e membri di Libera a combattere contro l'omertà amica dell'impunità.
Il giudice si è preso qualche giorno per decidere. Se archivierà il caso, a Rudra verrà revocato il diritto di conoscere la verità sulla morte di suo padre.
Intanto cerchiamo di passarci l'informazione fra noi, come sempre facciamo in questi casi, quando c'è qualcuno che avrebbe tutt'altro interesse.


5 commenti:

@__skunk ha detto...

Ciao Giulia, grazie del tuo impegno!

P.S.
Ti copio un po' di foto della manifestazione, ok?)

ciao.

Carlo Ruggeri

Giulia Innocenzi ha detto...

Copia tutto, diffondi! Le ho messe su Flickr appositamente.

@__skunk ha detto...

Grazie Giulia!

Anonimo ha detto...

Capisco la provocazione del cartello in cui si dice "vhi è STATO?", ma perchè continuare a parlare di Stato?
Al carcere di Treviso quasi scoppia una rivolta e la notizia sembra essersi dissolta nello spazio di un mattino...perchè?
Può lo Stato tollerare zone d'ombra nel suo sistema?
Provate ad anadre una mattina in un Tribunale e vi rendete conto di quanta carta gira. Poi provate a pensare che tutte quelle fotocopie, appunti, fascicoli o quant'altro sono o riguardano persone...certe volte, già osservando questo, mi vengono i brividi.

Enrico Labriola ha detto...

davvero per queste cose mi sento vicino a voi oltre che -ovviamente- ai congiunti delle vittime. E' una delle peggiori barbarie possibili quando lo Stato dal quale dovrei ricevere protezione rifiuta di assumersi la responsabilità delle sue vittime. Qui c'entra davvero la Politica, l'etica e la responsabilità di fare chiarezza e di mettere una linea netta tra giusto e sbagliato.