26 maggio 2010

Tranquilli, ci pensa la Brambilla

Va bene il pluralismo, ma sembra che nel Pdl non ci sia molta chiarezza su come rilanciare il turismo nel nostro paese.
Ad aprire le danze è stata Mariastella Gelmini, che non è il ministro del turismo, badate bene, bensì dell'istruzione:
Posticipare l’apertura dell’anno scolastico [a dopo il 30 settembre] potrebbe aiutare molte famiglie e dare anche un aiuto al settore turistico. [...] Il nostro paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze.
Mah, la neomamma Gelmini mi sembra un po' distante dalle altre mamme lavoratrici, che con un posticipo del genere, sarebbero costrette o a lasciare il lavoro, oppure a far trascorrere ai bambini il periodo di vacanza davanti alla tv. Ah, giusto, ne sarebbe felice il premier. Che ingenua.
Nel frattempo la Lega si organizza, e vuole dissuadere gli italiani dall'andare nella capitale. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha varato il "contribuito di soggiorno" per le strutture ricettive della città di Roma, fino all'importo massimo di 10 euro per notte, che dovranno versare i turisti.
Berbabò Bocca, presidente di Federalberghi, commenta così:
È un'assurdità. È incredibile che anziché penalizzare quelli che visitano Roma di passaggio, senza lasciare alcuna ricchezza, finiscano nel mirino i turisti che invece la arricchiscono soggiornando negli alberghi, costringendoli a pagare una tassa. Mi sembra di ricordare che questo governo avesse nel suo programma l'abbassamento dell'Iva per gli alberghi, che al contrario sono rimasti fermi al 10%, contro il 5 della Francia e il 7,5% della Spagna.
Amici, non tutto è perduto, però. Per chi ha a cuore il turismo ci pensa Michela Vittoria Brambilla, la ministra preposta alla promozione del nostro paese:
Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò un disegno di legge per promuovere e sostenere lo sviluppo del turismo del golf con la nascita di nuovi campi da gioco e strutture ricettive in Italia.
Con la crisi economica e i tempi che corrono, tale norma cade proprio a fagiuolo.
Che tempismo. Ma soprattutto, che confusione.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il comune di Roma è tecnicamente in bancarotta, quindi o pagate voi residenti in Roma, o fate pagare i turisti. Già agli italiani (cioè alle 9 regioni del nord) è stata scaricata una bella fetta di debito, cerca di capire che a nord del GRA la gente si è un po' rotta le gonadi di pagare sempre per tutti... e non è questione di leghismo.

Anonimo ha detto...

Caro Amico, anche quelli che stanno a Roma si sono seccati di sentire il piagnisteo nordista. Perchè non vi portate il Governo nazionale a Milano o a Venezia con Ambasciate e tutto, traffico, auto blu, RAI etc. Il Papa poi,ad Avignone e qui a Roma noantri soli, magari con i turisti...Se quelli che vogliono il Federalismo hanno la maggioranza, se lo facciano, ma tu sai che non è così. Basterà il Federalismo demaniale a cementificare pure l'ultimo corso d'acqua e si berranno le case. Cosa credi che siamo ancora ai tempi dell'Albertone nazionale: qui si lavora con ritmi milanesi e le infrastrutture di Lagos. Informati, prima di parlare ( per gentilezza, naturalmente).
Prudentissimo