Ma qualcuno ha capito se piangeva perché particolarmente emozionato all'ascolto dell'inno, oppure per il solo pensiero di dover tornare sotto dittatura una volta finiti i mondiali?
17 giugno 2010
Lacrime non identificate
Ma qualcuno ha capito se piangeva perché particolarmente emozionato all'ascolto dell'inno, oppure per il solo pensiero di dover tornare sotto dittatura una volta finiti i mondiali?
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9 commenti:
È giapponese di nascita e di residenza, quindi direi che il problema del ritorno non se lo porrà.
(Si informi meglio la prossima volta ;-) )
In effetti durante la partita sentivo spesso i telecronisti che dicevano di questo episodio. Oggi ho letto un articolo su Il Fatto e ho capito..
http://it.wikipedia.org/wiki/Jong_Tae-Se: cittadinanza nord coreana.
@Anonimo: googlei meglio la prossima volta!
Ah wikipedia.it....
Vive in giappone, figlio di madre nordcoreana e padre giapponese figlio di coreani, non ha mai vissuto in corea, vive in giappone da sempre e sogna di giocare in inghilterra, dove è già stato per dei provini.
Cittadinanza nordcoreana? Ok. Ma in Corea non ci ha mai vissuto.
Forse così sono più chiaro, pensavo che la forma sintetica fosse sufficiente.
a me piace chi si emoziona per l' inno nazionale, qualunque ne sia il motivo. Invece un certo marchiso quando suonava l' inno italiano sparava insulti..forse è legista?
Se non vive in Nord Korea, piange perché sa che quelli che conosce sono in una immensa galera a cielo aperto. E sa che qualsiasi cosa lui faccia, il pericolo che coloro che conosce, compresa la sua famiglia, finiscano in un campo di lavoro è elevatissimo.
Piange perché sa cosa c'è fuori dalla gabbia.
gianfranco
Forse capisce che non è la retorica a fare grande una Nazione
forse painge perchè gli hanno detto di piangere, o forse credendo in quello che fa eracommosso sinceramente,forse più per i lfatto di essere al mondiale che per il fatto di giocare per la korea, certo è che dopo le olimpiadi made in china, stucchevoli e che ci hanno fattot toranre indietro di 60 anni, scene come questa non dovrebbero avere la risonanza di vetrine mondiali così importanti, tutti i paesi nei quali vige un regime, dovrebbero avere il divieto assoluto di partecipare a queste competizioni ed esportare la propria propaganda. italia compresa.
Vive in giappone, figlio di madre nordcoreana e padre giapponese figlio di coreani, non ha mai vissuto in corea, vive in giappone da sempre e sogna di giocare in inghilterra, dove è già stato per dei provini.
Cittadinanza nordcoreana? Ok. Ma in Corea non ci ha mai vissuto.
Forse così sono più chiaro, pensavo che la forma sintetica fosse sufficiente.
EFFETTIVAMENTE....GIULIA...
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