15 giugno 2010

Marzulliamo

Gianfranco Fini, si faccia una domanda e sia dia una risposta:
Perché tanta fretta sulle intercettazioni, perché correre tanto prima delle vacanze estive come se ci fosse qualche nemico da combattere?
La prendiamo anche come risposta.


4 commenti:

roberto gianantoni ha detto...

“Riteniamo quindi - avvertono Gasparri e Cicchitto- che dopo l’ampia discussione parlamentare che c’è stata e dopo le ultime modifiche approvate all’unanimità nel corso dell’ufficio di presidenza del Pdl recentemente riunitosi proprio su questo tema, sia possibile andare ad una decisione definitiva che consenta all’Italia di mantenere lo strumento delle intercettazioni ma di renderlo compatibile con l’articolo 15 della Costituzione che tutela la riservatezza."

Certo che Gasparri è un pò fuso, apre bocca e gli da fiato. Il ddl è palesemente in contrasto con:

art.21 e art.10 Costituzone italiana
art. 11 del trattato di Nizza
art 10 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo
ed anche altri accordi e convenzioni internazionali
.
Fini la risposta alla sua domanda credo la conosca bene.

Anonimo ha detto...

Fini ha paura del padrone

Anonimo ha detto...

La domanda vera è:

perché il Parlamento, in vista delle vacanze di agosto, si considera già in ferie a metà giugno?

Anonimo ha detto...

No, Fini non ha paura di Berlusconi...la sua mi sembra semmai una tattica che ricorda tanto un nmodo democristiano di prima repubblica con cui fare politica.
Il suo è stato un messaggio, velato nella forma ma non nella sostanza, tale da far capire a Berlusconi che non si può sempre pensare prima a lui. Ci siamo già scordati il famoso battibecco che hanno avuto a quella festa che è passata per congresso del PDL?