18 giugno 2010

Se fai bene, ti tirano le pietre

Il fango che tiene tutti al palo da Caserta in giù (e in su...) ha travolto questa mattina il Comune di Camigliano, che in quella stessa provincia descritta dalle parole amare e cristalline di Saviano era riuscito a dimostrare, proprio lì e proprio adesso, come sia possibile amministrare con onestà, spirito di servizio e trasparenza un ente locale.

Vincenzo Cenname, fino ad oggi sindaco del paese di 1.800 abitanti, aveva interpretato il proprio ruolo di amministratore come facciamo noi dei Comuni Virtuosi e, senza tante storie o parole o proclami, si era messo a governare il territorio avendo a cuore il territorio stesso e i cittadini che lo abitano.

Una cava abusiva bloccata come primo atto dall’insediamento, 65% di raccolta differenziata, risparmio energetico negli edifici e nelle strade pubbliche, buone pratiche, progetti culturali e incentivi per i nuovi stili di vita.

Questo è stato Camigliano fino a questa mattina, quando il Prefetto di Caserta, e quindi lo Stato, ha deciso che nella provincia con la più alta densità di istituzioni colluse con il sistema camorristico, fosse giunto il momento di sciogliere il consiglio comunale e mandare a casa il sindaco più virtuoso dell’intera Campania...

In questo momento, caro Presidente Napolitano, mi sento profondamente preso in giro, amareggiato, e provo una gran vergogna, nel mio piccolo, ad essere parte integrante di quello stesso Stato che si permette di compiere una nefandezza del genere...

Il Suo silenzio è assordante, il suo silenzio è fango, è parte di quel Sistema di cui mi sento di non far più parte.

Marco Boschini, Coordinatore Associazione Comuni Virtuosi



1 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma possimao chiedere una presa di posizione al Presidente napolitano? Possiamo essere così sfacciati e poco "istituzionalmente" consapevoli da far schierare un arbitro?
Forse reagirà con il solito alto monito al rispetto delle Istituzioni, con tanti applausi bipartisan e la partita si chiuderà con la soddisfazione dei più.

Non vorrei sembrare esagerato, ma un'istituzione "interpretata" così retopricamente, che ci sta a fare?