25 giugno 2010

Che conquista!

Fossi nelle femministe degli anni Settanta, quelle che hanno combattuto per l'emancipazione della donna e per i loro diritti, sarei incazzata dell'uso che della loro battaglia e rivoluzione ne facciamo oggi.
Vado in giro e vedo un sacco di ragazze sotto i venti tutte pelle e ossa. Mi siedo in un bar e sento discorsi su peli, diete e magliette. Odio le generalizzazioni, ma il modello della velina/modella anoressica/paperina sorridente e silenziosa per forza di cose mi sembra che finalmente sia riuscito a penetrare nella società.
Care femministe: quanto lavoro per nulla.


15 commenti:

marco m . ha detto...

per fortuna ci sono le veline. finchè le femministe chiedevano pari diritti andava tutto bene. poi a dire che le donne sono uguali all'uomo e possono fare le stesse cose degli uomini. e allora ben vengano le veline che sanno di essere diverse, molto diverse dagli uomini, e non vogliono che qualcuno possa fraintendere. ci vogliono equilibrio e buon senso, non le barricate. i risultati del lavoro delle femministe sono le veline e la gelmini ministro. congratulazioni.

Anonimo ha detto...

a questo punto c'è da porsi una domanda.. ma se questo modello del pelle ossa è così persistente( è da parecchio tempo che dura) addirittura iniziato negli anni 70 con twiggy ( abbandonato negli anni 80-90 con le maggiorate) e poi si ripropone di nuovo e come dici tu sembra ben inserito nella società, non è che questo modello piace veramente alla maggioranza degli uomini??

Giulia Innocenzi ha detto...

@Anonimo: il problema è proprio questo: se le donne diventano anoressiche per piacere agli uomini, evidentemente le battaglie degli anni 70 non hanno funzionato così bene...

Roberto ha detto...

io resto del parere che non bisogna guardare la TV soprattutto non farla guardare ai nostri figli.. se tutti lo facessero sti programmi indecenti (non perchè ci sono le veline ma perchè sono proprio stupidi) piano piano verrebbero sostutuiti. Purtroppo siamo in piena era del berlusconismo. non è stato lui a cominciare a fare questi spettacolini di V serie ? e la RAI si è adeguata.
Io sono anni che non la guardo (vedo solo i pochi programmi interessanti, che vorrebbero anche togliere, sul pc). Queste ragazzine a me fanno solo pena.

Anonimo ha detto...

L'immagine è quello che conta...la straripante "vittoria" della cultura del reality sui palinsesti (e non solo) della TV ci fa capire quanto sia l'apparenza a rappresentare il vero metro di giudizio e successo oggi.
Qualcuno per caso si ricorda ancora di Noemi?

Anonimo ha detto...

beh, in realtà le femministe non hanno mai lavorato per la liberazione delle donna(a quella ci ha pensato il capitalismo e la dmeocrazia). Le femministe facevano semplicemente svilate alla loro maniera.

socialista eretico ha detto...

le femministe non hanno mai lavorato alla liberazione della donna.
a quella ci hanno pensato il capitalismo e la democrazia illuministica.
le femministe si sono limitate a far svilate alla loro maniera nè più nè meno delle veline

socialista eretico ha detto...

pardon doppio messaggio e "sVilare" invece di sfilare

Anonimo ha detto...

...non mi ricordo dicessi la stessa cosa in merito all'intervento della Carfagna...

Il Quinto Sole ha detto...

Eh si,e poi tu fisicamente sei ''attraente'',ma hai scelto una strada giustamente che non mortifichi la la tua Personalita' Interore''...Se tutte le 26enni fossero come te,molti programmi per ''cerebrolesi'',fallibero per mancanza ''di risorse primarie'',ciao Giulia,bel Post(ma in effetti il femminismo ''duro'',mi manca)

socialista eretico ha detto...

@GIANLUCA:
e si vede che ricordi male
(ma ancora ti brucia? su , su ....)

Anonimo ha detto...

Bomboloni? Si ma rifatti quelli. Purtroppo hai ragione Giulia, la tv impone dei modelli, la moda idem e la gente li rincorre. Eppure a me non piacciono le grissine-oche

Simone Sapienza ha detto...

E' un dibattito nato da un pò. Aperto dalla Tamaro diversi mesi fa.
Non sono d'accordo con questa impostazione di Giulia assimilabile con quella cmq interssante della scrittrice. E' come prendersela con i fratelli rosselli o benedetto croce per la vittoria del fascismo nella società degli anni 30. E' forviante. Si tratta si di una sconfitta, della quale mi pare le femministe, quelle riunite in Pari o Dispare ad esempio, si rendono conto e tentano di reagire difficilissimamente.
Più che altro. Ti dovresti chiedere Giulia, qual'è il vostro compito. Loro ci hanno portato molti diritti di cui godiamo. Voi, ragazze di oggi Voi, che fate per ribellarvi a questo immaginario??
Simone S.

Anonimo ha detto...

@socialista eretico: non brucia nulla, contento tu

LadyPink ha detto...

Il problema è che, le "oche grissine", come le ha definite qualcuno, non sempre sono malate.
L'anoressia è una malattia mentale, che porti a ridurti ad essere uno scheletro, e di certo te ne sbatti altamente dei vestiti e della moda quando hai un dolore interiore che nessuno può comprendere e colmare. Io ne ho sofferto, ne soffro anche adesso e sto lottando contro me stessa per uscirne ed ammazzare questa bestia che non mi lascia vivere da ormai ben 4 anni: ecco, io non sopporto sentir etichettare "modelle anoressiche, oche grissine, le scheletriche che amano i vestiti, le stupidine, le veline magrissime". Nutro profondo FASTIDIO! Tanto, anche. Come se, ad essere anoressica, si fosse stupida e superficiale. Chiamatele fissate con la moda e la linea, ma BASTA con associare l'appellativo di anoressica ad una ragazza che fa di tutto per apparire, per entrare nel mondo della televisione. BASTA! Perchè mi sembra non ci sia un minimo di rispetto per chi soffre di disturbi alimentari. Già è difficile capire ed accettare di avere un disagio proveniente dall'anima.. e questi "titoletti", non aiutano affatto.