26 febbraio 2010

C'è bisogno di culo?

Per chi è un cultore della materia, è superfluo dire che quel sigaro è di Tinto Brass e quel culo è per i suoi manifesti elettorali in Veneto, candidato con la lista Bonino-Pannella:
W il sedere, abbasso il potere!
Non mi scandalizzano certo i festini di Berlusconi, i trans di Marrazzo, i massaggi di Bertolaso - spiega - quanto l’ipocrisia di chi quelle cose le fa e poi nega di farle, o le sa ma se la prende con le tresche sessuali piuttosto che con quelle affaristico-politiche di cui le prime sono solo la ciliegina sulla torta...
Filosoficamente il culo è laico, è l’anticoncezionale per eccellenza e, in quanto assolutamente naturale, in linea perfino con i precetti della Chiesa cattolica
Nonostante il grande apprezzamento per la cultura e la rottura di Tinto Brass nel panorama italico, mi (e vi) chiedo: ma questa volta c'era proprio bisogno di candidare Tinto Brass?
Per carità, le candidature non vanno giudicate con un "bisogno". Ma non riesco a trovarne il senso politico, quello scandalo necessario che con 20.000 preferenze fece andare Cicciolina in Parlamento con i Radicali nel 1987.
Ecco, non vorrei che fosse un amarcord di quegli anni.


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Il problema forse non è tanto chi sia stato candidato, ma semmai - a fronte di un tale programma - chi lo voterà.
La politica è anche apparenza e pubblicità...consideriamola una boutade e nulla più.

Max ha detto...

In pratica la politica sta diventando un "grande bordello". I candidati di "facciata" non mi piacciono. PS: Giulia ma a chi fai le interviste? Sincermente non mi è piaciuto ciò che ha detto quella regista...

Giulia Innocenzi ha detto...

@Max: l'ho invitata proprio perché non ti è piaciuto, nel senso che la massima aspirazione di un programma di approfondimento, dal mio punto di vista, è far parlare tutte le voci, metterle a confronto, e lasciare a chi ascolta il giudizio.

Il giudizio non deve avvenire prima, come filtro, ma dopo, quando si è sentita la posizione.

Anonimo ha detto...

no giulia, proprio non se ne sentiva il bisogno.
valentina

Anonimo ha detto...

Il problema è proprio questo. Qualsiasi candidato parla di tutto meno che di un programma per la propria regione. Sia assistendo a dibattiti televisivi (memorabile quello dei candidati per il Veneto, trasmesso ieri sulla rai) sia leggendo le inetrviste su quotidiani locali o partecipando a quelli che dovrebbero essere dei comizi, la prmessa è sempre quella di chi o difende la politica del fare del governo o chi la contesta. Quando hanno intervistato Tiùnto Brass non ha aggiunta nulla di più a quello che diceva quando lo intervistavno alla sua uscita di un suo film...ecco perchè oltre che una provocazione, non riesco a avedere in lui una "novità" politica.
C'era effettivamente bisogno di provocare? Forse sì, perchè almeno qualcuno si accorge che ci sono delle elezioni...magari poi sarebbe bello che nessuno parlasse di referendum pro o contro il governo e si limitasse a pensare alla realtà territoriale

krug83 ha detto...

@Max:più che quello che ha detto la regista (a parte la storia dell'ispirazione da LSD)è come lo ha detto che non è piaciuto (a me)poteva porre meglio il suo punto di vista che in parte condivido,e secondo me hanno fatto benissimo a farla intervenire dato che,si concordi o no,molta gente la pensa in quel modo.Tornando a Tinto Bras direi che no,proprio non se ne sentiva il bisogno.
P.S.
Complimenti per tutto quello che fai Giulia!

Daniele.

socialista eretico ha detto...

a me la candidatura di brass , non dispiace.... in veneto :-)

cmq , fossi i radicali, cercherei di pescare anche in altri settori rispetto ai soliti (magari un operaio cassintegrato? un prete sposato o dei cattolici di base?)

socialista eretico ha detto...

uè va da se che la provocazione di un operaio o di un prete sposato sarebbe molteplice:

1- contro l'immagine dei Radicali tutti ricconi liberali liberisti(con il culo degli altri)

2- contro le burocrazie komuniste che si rigengono le uniche depositarie della rappresentanza "proletaria" ed "antagonista"

3- contro il perbenismo conservatore cattolico

Anonimo ha detto...

Continuiamo a parlare di immagine o effetti della candidatura di Tinto Brass, ma non possiamo accennare ad un programma...mi sfugge qualcosa?Andiamo ad un televoto o ad un'elezione politica?

Anonimo ha detto...

"Nonostante il grande apprezzamento per la cultura e la rottura di Tinto Brass nel panorama italico mi e vi chiedo: ma questa volta c'era proprio bisogno di candidare Tinto Brass?" Cioè se ho ben capito tu dici di essere una estimatrice di Tinto Brass come regista ma poi non vuoi che venga candidato come politico? Ma allora tu pensi male della pornografia oppure no? E perchè secondo te era sbagliato candidare Cicciolina nel 1987? Forse che la tua avversione verso Berlusconi e le candidate-veline ti fa diventare un pò moralista anche se poi sotto sotto ammetti di aver apprezzato(e magari anche guardato...) i film di Tinto Brass? Millebolleblu