12 febbraio 2010

Mariastella Obama


L'amministrazione Obama rileva che più ore a scuola sono:
una componente necessaria per la strategia della nostra nazione, che consiste nel togliere dalla povertà i figli delle famiglie più disagiate. Più tempo a scuola ha dimostrato infatti di migliorare i risultati accademici degli studenti che sono soliti rimanere indietro, come i non madrelingua inglesi.

Ah, ecco. Ora capisco perché la Gelmini ha diminuito, anziché aumentare, le ore passate a scuola.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Due appunti: la riduzione delle ore è difficile da valutare, perché se è vero che cala il monte complessivo, la riforma prevede l'obbligo di avere "ore" da 60 minuti, anziché 55 o 50 come avviene adesso. Il che significa che ogni 5 "ore" di lezione, si farebbe un'ora in più. 36 "ore" da 55 minuti equivalgono a 33 "ore" da 60 minuti.
In secondo luogo, il sistema educativo americano è diverso: è tutto incentrato sulla scuola, dove si studia, si fa sport, si fa musica, teatro, etc. Da noi invece c'è un sistema frazionato: c'è la scuola, le società sportive, il conservatorio, l'accademia teatrale, e così via. Non è così semplice comparare i due sistemi: il nostro favorisce l'interazione con molte più persone ed ambienti rispetto a quello americano, e pure questo ha un valore.

L'Esorciccio ha detto...

La scuola è già impostata in modo antiquato. Se poi togli le ore non dai nemmeno la possibilità di recuperare la struttura poco funzionale.
E a farne le spese sono le nuove generazioni...ma tanto c'è la tv o internet che li accultura...
Che fine!

Max ha detto...

E' tutto studiato a tavolino. Meno ore a scuola significa maggior tempo davanti alla TV. Il plagiamento inizia con i bambini...