Sono nata a Rimini il 13 febbraio 1984, da madre inglese e padre umbro. Durante i miei studi scientifici ho partecipato al programma di scambio culturale e sono finita per un anno a Las Vegas, USA. Continua a leggere
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io rilancio: ci vuole proporzionalità tra numero eletti e percentuali votanti.
vota l'80% degli aventi diritto? allora bisognerebbe eleggere solo l'80% dei rappresentanti (deputati o consiglieri che siano ). vota il 40% ? allora si deve eleggere il 40%.
vedrai come i politici si preoccuperanno dell'astensione .
ma scusa così avresti un parlamento/consiglio variabile nel numero di membri. In questo modo, pur rimando costante il rapporto fra votanti ed eletti, aumenterebbe quello fra aventi diritto ed eletti. Paradossalmente per gli eletti sarebbe più facile associarsi per perseguire interessi particolari e quindi un forte astensionismo sarebbe desiderabile per i politici. Voglio dire che, a parità di astensionismo, diciamo 66%, è meglio che siano in 900 a fare leggi e ad eleggere il governo piuttosto che in 300. Secondo me l'astensionismo va accettato e anzi va preso come "termometro", nel senso che se è troppo alto o nullo, allora vuol dire che qualcosa non va, magari prevedendo una soglia al di sopra della quale le elezioni si devono ripetere (per un massimo di due volte, al termine della seconda elezione, se l'astensionismo supera la soglia, è previsto che l'italia diventi un protettorato della germania). Dovrebbero mettere un gruppo di scienziati inglesi a lavorare su questa tesi.
No. se votano pochi, quei pochi debbono poter eleggere lo stesso numero di parlamentari. Così chi si gongola solo sui numeri si dovrà dare una sveglia per "coinvolgere" chi si è astenuto.
3 commenti:
speriamo che siano i "suoi" e non i "nostri".
io rilancio: ci vuole proporzionalità tra numero eletti e percentuali votanti.
vota l'80% degli aventi diritto? allora bisognerebbe eleggere solo l'80% dei rappresentanti (deputati o consiglieri che siano ). vota il 40% ? allora si deve eleggere il 40%.
vedrai come i politici si preoccuperanno dell'astensione .
così come oggi non serve a nulla!
socialista eretico
ma scusa così avresti un parlamento/consiglio variabile nel numero di membri. In questo modo, pur rimando costante il rapporto fra votanti ed eletti, aumenterebbe quello fra aventi diritto ed eletti. Paradossalmente per gli eletti sarebbe più facile associarsi per perseguire interessi particolari e quindi un forte astensionismo sarebbe desiderabile per i politici. Voglio dire che, a parità di astensionismo, diciamo 66%, è meglio che siano in 900 a fare leggi e ad eleggere il governo piuttosto che in 300.
Secondo me l'astensionismo va accettato e anzi va preso come "termometro", nel senso che se è troppo alto o nullo, allora vuol dire che qualcosa non va, magari prevedendo una soglia al di sopra della quale le elezioni si devono ripetere (per un massimo di due volte, al termine della seconda elezione, se l'astensionismo supera la soglia, è previsto che l'italia diventi un protettorato della germania). Dovrebbero mettere un gruppo di scienziati inglesi a lavorare su questa tesi.
No. se votano pochi, quei pochi debbono poter eleggere lo stesso numero di parlamentari. Così chi si gongola solo sui numeri si dovrà dare una sveglia per "coinvolgere" chi si è astenuto.
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