3 marzo 2010

Facciamo a chi urla più forte

Vedere la gente che manifesta e si mobilita in 24 ore per difendere la libertà di informazione, che significa preservare il diritto dei cittadini di sapere e mantenere l'azione di controllo su chi detiene i poteri decisionali, è emozionante.
Vedere la gente che fischia a una persona che ha il microfono in mano e il diritto di parola, impedendogli di fatto di parlare, è mortificante.
E' quello che è successo ieri dopo qualche frase pronunciata da Bruno Vespa, intervenuto a sorpresa nella piazza radunata contro la chiusura dei programmi di Bruno Vespa.
Certo, Vespa non sarà un trascinatore di popolo, e non è nemmeno una pecorella smarrita ("se continuate così non ha senso che io stia qui, ho gente che mi aspetta a cena"). Ma ciò non giustifica la piazza a fischiare mentre una persona sta parlando. Il dissenso si può e si deve esprimere. Ma lo si può fare solo se si è capito il messaggio contro cui si dissente.
E' bastato che Vespa ricordasse che "Zapatero e Sarkozy hanno distrutto la tv pubblica", perché i fischi gli piombassero addosso. C'è voluto il Presidente della federazione nazionale della stampa e Giovanni Floris per calmare gli animi (su bambini, fate i bravi, lasciatelo parlare, così andiamo tutti a casa con un bell'8 in condotta).
Preferisco fare mio l'invito di Santoro, pronunciato proprio ieri dal palco: "Io continuerò a difendere il diritto di Bruno Vespa di esprimersi, nonostante lui non difenda il mio".




10 commenti:

Andrea ha detto...

Provocatorio ma interessante punto di vista. Sono d'accordo con te!

Raffaele Pizzari ha detto...

Ma ieri c'eri? Volevo farti un paio di domande per la TvLive del Popolo Viola ma non ti ho trovata!

Anonimo ha detto...

Come si è "difeso" il diritto di Fede di mandare in onda il "suo" telegiornale, così - al di là dei contenuti o della linea editoriale - si deve difendere il diritto di Vespa di andare in onda.
La manifestazione non era "contro" qualcosa, ma "per" qualcosa...la libertà d'informazione di qualsiasi parte o colore sia.
Contestare solo perchè qualcuno non è dalla nostra parte o condivide le nostre idee, limita il valore della nostra posizione.
E' un pò come chiedere a Schifani di ricordarsi che deve prevalere "la sostanza rispetto alla forma quando la forma non è essenziale", anche quando si votava la legge sulle rogatorie, anche quando è prevista la notifica per imputato detenuto e avvocato di fiducia, anche quando ad essere esclusi dalle competizioni elettorali sono quei partiti che non hanno alcuna maggioranza...

Max ha detto...

Anche se non sopporto Vespa, credo che il pubblico fischiandolo abbia commesso un autentico "autogol". Non si può manifestare per la libertà di stampa se poi non si lascia parlare tutti. Pessima figura. Condivido ciò che hai scritto e ciò che ha detto Michele Santoro.

radicale ignoto ha detto...

Da oggi lo chiameremo Michel Santaire

Giulia Innocenzi ha detto...

Perché Michel Santaire?!

radicale ignoto ha detto...

citazionismo voltairiano

Anonimo ha detto...

ahahahah michel santaire...bellissimo!!!! ahahahah
LUCA

Anonimo ha detto...

Io toglierei la libertà di scrivere a chi umilia la sintassi e la grammatica italiana.

socialista eretico ha detto...

"Vedere la gente che fischia a una persona che ha il microfono in mano e il diritto di parola, impedendogli di fatto di parlare, è mortificante"

questa cosa bisognava ricordarsela quando Ferrara fece la lista contro l'aborto