6 marzo 2010

Interpretazione dell'"interpretativo"

In mancanza del testo del decreto legge varato dal Consiglio dei ministri e firmato da Napolitano, per capirci qualcosa rifacciamoci al comunicato stampa del governo:
Ribadita e sottolineata la necessità di assicurare il pieno esercizio dei diritti di elettorato attivo e passivo
fin qui tutti d'accordo. Avete fatto un bel casino
il Consiglio ha condiviso l’esigenza di garantire i valori fondamentali della coesione sociale, presupposto di un ordinato svolgimento delle competizioni elettorali.
A noi ci venite a parlare di "ordinato svolgimento"? Magari vorreste pure dare l'esempio. Senza ritegno.
A questo fine, pertanto, il decreto-legge detta alcuni criteri interpretativi di norme in materia di rispetto dei termini per la presentazione delle liste
è un po' tardi, non trovate?
di autenticazione delle firme
che avreste dovuto raccogliere in abbondanza e che invece avete fatto poco e in malomodo
e di ricorsi contro le decisioni dell’Ufficio centrale regionale.
Non vorrei dire, ma mi sembra tanto che la postilla "interpretativo" è come per il "processo breve", che Quagliariello aveva deciso si dovessero chiamare "di giusta durata".
Ma chi volete prendere in giro.
Ma soprattutto, questa volta NON FACCIAMOCI PRENDERE IN GIRO.


13 commenti:

flavio ha detto...

Si ma come possiamo impedire il fatto di farci prendere in giro? Io un'idea ce l'avrei ma meglio che me la tenga per me

Giulia Innocenzi ha detto...

Ecco, magari quell'idea che hai in mente tu no, ma questa volta dobbiamo far vedere la nostra indignazione, impedire che i cittadini dicano: "è uno schifo", e che poi se ne rimangano nelle proprie case al calduccio. Tutti fuori e tutti incazzati.

Max ha detto...

In un paese civile, dopo questo atto di forza ai danni delle democrazia, la gente si rifiuterebbe di andare a votare...

Giulia Innocenzi ha detto...

Non penso che la situazione sia non andare a votare, perché è lasciare ancor più il potere in mano ai più potenti.

flavio ha detto...

Concordo con Giulia, non andare a votare non è la soluzione migliore perchè in ogni caso qualcuno ci andrà e loro saranno comunque eletti. Io oramai ho mostrato in mille modi la mia indignazione, ho strillato ai mille venti la mia insoddisfazione riguardo uno stato di regime che non si riesce a scalfire, magari come dici tu Giulia, la mia idea non è la più ortodossa, però ritengo che sia l'unica che ci può portare di nuovo ad una democrazia

Anonimo ha detto...

Sarebbe bello che andando a votare, dopo quesllo che è successo, il PDL democraticamente non abbia più quel tanto declamato 60%...forse un risultato sotto, molto sotto le loro aspettative, sarebbe la migliore "sberla" che possono ricevere.

Le regole, cambiarle a partita in corso, già dimostra un modo di intenedere il fare politica.
L'on. Schifani (dotta disquisizione su forma e sostanza), la Polverini (burocrazia e democrazia) e l'on. Lupi (un organo amministrativo non può decidere su una questione politica!!!!!!!!) provano che siamo difronte ad una classe politica che si elegge, si giudica, si assolve e...si incensa. Basta!

Macaronì ha detto...

Bisogna andare a votare e mostrare la propria avversione questo tipo di messa in scena del PDL. Neanche hanno cercato un compromesso (si al listino ma fuori quello del PDL) no volevano la moglie e la botte ubriaca.

Bisogna andare a votare, astenersi farebbe il gioco di chi si presta a questa messa ins scena

Macaronì ha detto...

Comunque c'è il rischio che vinca chi vinca nel Lazio, quetsa legge venga dichiarata incostituzionale dalla Corte Cost. E lo sarà perchè è palesemnte fuori norma. E poi che succederebbe? Sarebbero dichiarati nulli i risultati?

Io me ne preoccupo, anche perchè so che vincerà Emma. E se vinco voglio governare 5 anni e nn caedere pirma per via di questa pecionata arronzona del centro-destra.

Macaronì ha detto...

Ridevano di Prodi e della sua finanzaira ma questi del centro destra che classe dirigente hanno: arrivano in ritardo negli ufficci, votano leggi inconstituzionali. MAh!

Anonimo ha detto...

la mia paura è che questa "interpretazione" verrà smentita dalla Corte Costituzionale si accenderà ancora di più la polemica sui giudici e sulla giustizia "rossa"...in un modo o nell'altra, riusciranno sempre a cantarsela.

Flavio ha detto...

E pensare che qualche mese fa ero ad applaudire nella sala mensa della mia azienda l'intervento di Giorgio Napolitano. Come un bravo scolaretto mi ero recato insieme a tanti altri, in onorevole silenzio, nella mensa per assistere all'intervento che Napolitano ha fatto presso la mia azienda. Attento, ascoltavo quelle belle parole che uscivano da quella bocca, e conquistato da così tanta sapienza e padronanza della lingua, applaudivo come un folle alla fine del suo discorso. Si proprio come un folle perchè c'è solo da essere folli se si applaude un personaggio così, un personaggio ennesima espressione di una demagogia politica che oramai ci ha portato alla definitiva rovina. L'ultimo atto che sfigura definitivamente una già provata democrazia è stato compiuto ieri, la firma del decreto legge, che consentirà la riammissione delle liste del PDL alle elezioni regionali, da parte del Presidente della Repubblica, è la definitiva conferma che in Italia la democrazia non esiste più. E se un paese ha perso la Democrazia, con essa se ne vanno le cariche dello Stato che avrebbero dovuto salvaguardarla. Con essa te ne sei andato anche tu Giorgio Napolitano.

Anonimo ha detto...

Eppure non mi sorprende tanto questa firma, soprattutto dopo il rimbrotto a quel cittadino che lo sollecitava a spiegare la firma al lodo-alfano...

Anonimo ha detto...

ERRATA CORRIGE: scudo fiscale e non lodo alfano!!!