31 marzo 2010

Movimento 5 Radicali

I vincitori di queste elezioni sono loro, il movimento 5 stelle di Beppe Grillo, e in particolare Giovanni Favia, che nella sua Emilia-Romagna ha incassato un bel 7% tondo tondo.

A cuore infranto, mi tocca ammettere che fra i più grandi sconfitti, oltre alla sinistra comunista che ormai è data per dispersa, ci sono i miei Radicali: la lista Bonino Pannella, con eccezione del Lazio dove si è attestata a un 3,3% (a fronte però di quasi il 10% di Sinistra ecologia e libertà trainato da Vendola in Puglia), non è riuscita a raggiungere l'1% in nessuna regione.
Il problema è che questa volta l'analisi del regime dell'informazione che ci esclude non funziona, e non funziona più proprio perché ci sono i grillini e il loro eccellente risultato. Fatta eccezione di Annozero, infatti, a quanto ne so non hanno mai avuto un passaggio in tv, neanche un minutino sui telegiornali. Per la carta stampata non esistevano proprio. Eppure hanno utilizzato la rete, si sono visti per le strade, e alla fine hanno saputo veicolare il loro messaggio fino ai cittadini, che li hanno votati.
Quello che non ci può esonerare da questa analisi è che il loro messaggio è molto simile al nostro, con qualche venatura in più di populismo:
abolizione delle province, eliminazione dei privilegi dei parlamentari, abolizione dell'ordine dei giornalisti, abolizione dei monopoli, potenziamento dei trasporti pubblici e disincentivo dell'utilizzo dei mezzi privati, promozione della ricerca scientifica.
E allora, perché gli elettori hanno preferito dare il voto a un movimento che, proprio per la sua novità, non ha la credibilità di un partito come quello radicale, con la sua storia e i suoi 50 anni di battaglie?
Bisognerà ripartire da qui per la rivolta radicale, e non lo si potrà fare se non con tanta autocritica. Le proposte radicali per il governo, l'economia, l'ambiente, i diritti civili, non hanno eguali, eppure non ci votano.
Allora il problema sta proprio in come veicoliamo il nostro messaggio. E non possiamo più attribuire tutte le responsabilità al fatto che siamo "oscurati". Perché potremmo anche cominciare a pensare al perché di questo "oscuramento".
Ho il sentore che la nostra sfida sarà proprio sulla comunicazione: non in termini di battaglia contro il regime dell'informazione, che va comunque portata avanti.
Ma proprio di comunicazione ai cittadini, che ormai non ci capiscono più. E questo è un danno per tutto il paese.



23 commenti:

corrado ha detto...

perchè vengono votati i grillini e non i radicali?
perchè i radicali sono ideologici, cannibalizzati da quel padre-padrone che è Pannella e, consentimi il termine, sono anche "sputtanati"

Anonimo ha detto...

Non è solo un problema di informazione e di spazi televisivi.
Oggi su "Il Fatto", si fa riferimento ad alcune lacune che avrebbero caratterizzato la campagna elettorale della Bonino. In altri termini, se da una parte nella Provincia di Roma c'è stata una campagna condotta in maniera perfetta, circostanza questa confermata dal risultato elettorale provinciale, discorso diverso se consideriamo le altre provincie laziali, in cui c'è stato (se non ricordo male) il caso di un "doppiaggio" della Polverini sulla Bonino. La sbagliata distribuzione della presenza sul territorio, nel periodo pre-elettorale, se non il vero motivo è stata una delle cause più evidenti dell'insuccesso (bisogna ricordare, infatti, i pochi voti di differenza). Qui bisogna dire che il PD ha giocato male le sue carte, lasciando - di fatto - la Bonino alla deriva, non supportandola nelle zone più periferiche. Insomma il PD non ha messo in moto o non ha mosso adeguatamente la sua macchina di propaganda.
I "grillini" hanno avuto il pregio, non solo di caratterizzarsi via web, ma anche di risultare presenti nel territorio. Non possiamo demandare solo alla TV o al WEB, il successo di una competizione elettorale...bisogna riscoprire il radicamento sul territorio. Questo insegna non solo il Movimento 5stelle ma anche la Lega. Il successo in Vento, non è stato solo il frutto del fatto che Zaia era ministro, ma anche e soprattutto della precisa di scelta di essere presente ad ogni manifestazione, quelle cioè che non sono sempre oggetto dell'attenzione televisiva. Il suo avversario, al di là di tutto, non so se sia conosciuto o riconoscibile anche dai suoi stessi elettori. E' forse un caso che il PD nel comune di Bersani è diventato il terzo partito, mentre nel comune di Zaia, la Lega ha ottenuto quasi l'ottanta per cento? E' un caso che la lista di Grillo, nei comuni interessati dalla TAV, abbia ottenuto anche il trenta per cento? No, non è la tv o il web, il campo su cui si gioca la partita, è ancora il territorio, gli strumenti tecnologici servono solo a veicolare di di più le idee...ma se queste idee, se questa organizzazione manca non possiamo prendercela se non con chi ha scelto un modo scriteriato di fare campagna politica.

marco ha detto...

il giovanni favia lo si è visto spesso in tv nelle tribune politiche e ha fatto un figurone . sempre pacato, sempre sul pezzo. un politico nato, cosa farà tra dieci anni quando secondo il suo stesso programma dovrà ritirarsi dalla vita politica? i radicali hanno fatto parlare pannella. sempre meno lucido, senpre pronto alla rissa, in politica da 60 anni. se tu avessi fatto la campagna per i radicali invece che per di pietro qualche voto in più lo si sarebbe preso...

Anonimo ha detto...

Se le proposte dei radicali sono quelle di Grillo ("acqua pubblica", no al nucleare, no alle privatizzazioni, no alla scuola privata, etc etc etc) fate però a meno di continuare a definirvi liberisti e liberali, per favore.
Grillo è pericoloso, è uno che parla lasciando intendere che un bravo governante con una bacchetta magica può far funzionare tutto alla perfezione, senza inquinamento, disoccupazione, e malattie....
A me ricorda qualcuno, verso nord-est, 80 anni fa....

Giulia Innocenzi ha detto...

@Marco: campagna per Di Pietro? Ho sostenuto Annalisa Chirico, candidata nella lista Bonino Pannella, 23 anni.
Mah

Gianmaria Framarin ha detto...

Giulia, ci conosciamo tramite Facebook, scrivo un botto, lo sai.
E sono radicale, da sempre, da quando ragiono, dalla mia adolescenza, roba degli anni '80...
Perché radicale era la sinistra ALTERNATIVA, anti-moralistica, anti-partitocratica, anti... casta.
In questi 20 anni ne ho viste tante, e nauseabonde. E dire che avevo cominciato militando con onore e convinzione... e mi sono ritrovato a fare opposizione (magra) dentro i congressi negli anni '90. Poi ci chiusero in faccia i Club...
Quello che in tre avevamo fondato si chiamava "per la Rivoluzione Radicale": sarebbe morto comunque...
Sono anni che chiedo una collaborazione con Grillo, i grillini, Di Pietro...
Devo, ahimé, dire che Beppe non ci vuole. Almeno come forza politica, poi se ci presentiamo da lui come cittadini singoli è altra cosa.
Io, però, credo che ci si debba riconoscere come forze politiche, non basta "fare i cittadini", magari bastasse... no, non basta, bisogna entrare nel palazzo e fare un bel casino...
E allora, abbattere le barriere tra Emma e Tonino, Beppe e il sor Giacinto...
Non lo fanno loro? Lo facciamo NOI.
L'area anti-casta ha bisogno DISPERATO di cultura dei diritti civili e delle libertà individuali, cose che non possono essere svendute per aderire a "moralismi facili e anti-popolari".
Ma il radicalismo ha bisogno ancor più DISPERATO di parlare alla GENTE, e non a Bobo Craxi. Non al "povero Silvio vittima della propria sete di potere"... nemmeno al caro buon Bersani...
La gente. LA GE-NTE.
Mi capisci, no?
FATTI VALERE. Mi sei rimasta tu, tu e Nicotra, e qualcun altro. Poi chi mi rimane?
Thanks a lot ye Englander! :-)

marco ha detto...

scusami,
è un po' di giorni che ti scrivo, e sono sempre volutamente provocatorio, la cosa del di pietro si riferisce al fatto che lavori per santoro e che nei suoi programmi spesso si caldeggiano le tesi di dipietro, o di pietro sostiene le tesi di santoro,(non so bene come funzioni). io vivo in lombardia e la tua campagna per annalisa chirico qui non si è notata. hai un potere enorme potendo parlare alla gente in prima serata su rai 2. ti assicuro che con i tuoi interventi ad annozero hai portato più voti a grillo e dipietro di quanti tu possa immaginare. non ci trovo niente di male, ma per quanto tu possa avere speso tempo e energie in piazza, o sul web, un solo minuto su raidue ne vale 10.000. in annozero non risulta evidente che tu sia radicale, ci sei piaciuta subito per le indubbie doti estetiche, e per la sfrontatezza con cui affronti chiunque, ma potevi tranquillamente sembrare cresciuta in qualche culla di estrema sinistra. anche se col senno di poi, l'ho scoperto due o tre giorni fa su internet che sei radicale, posso pensare che tu ci sia piaciuta proprio perchè sei e vuoi essere libera... mòla mia!!!

Anonimo ha detto...

"E allora, abbattere le barriere tra Emma e Tonino, Beppe e il sor Giacinto...
Non lo fanno loro? Lo facciamo NOI."

"Ma il radicalismo ha bisogno ancor più DISPERATO di parlare alla GENTE, e non a Bobo Craxi. Non al "povero Silvio vittima della propria sete di potere"... nemmeno al caro buon Bersani...
La gente. LA GE-NTE."

Concordo totalmente.
Una piccola parentesi su Bersani: come credere ad una persona che ha dato un giudizio quasi esaltante sul risultato delle elezioni? Invertita tendenza rispetto a cosa? Ai numero o all'elettorato? Possibile che la questione "astensione", sia stata eliminata come un inciso tra i vari arrampicamenti sugli specchi nel tentativo di passare come vincenti?
L'idea di un'opposizione che si irrigidisce sui propri numeri o solo sul proprio zoccolo duro, ha dimostrato che è perdente. Bisogna saper dialogare, mettere da parte qualche pretesa, combattere per alcuni obiettivi (legge sul conflitto interessi, riforma elettorale e riforma della scuola) e fare opposizione dura e cruda, in aula (non si vedano più clamorose assenze...) come sul territorio. Quanti ambiente, giustizia, informazione esistono?

Giulia Innocenzi ha detto...

@Marco: quando sono stata invitata da Santoro l'anno scorso in qualità di radicale, ho fatto ben sentire idee e battaglie. Poi sono stata assunta ad Annozero per condurre lo spazio dedicato ai giovani, per dare voce a tutti. Nello specifico ho invitato 2 radicali (Lorenzo Lipparini e Luca Nicotra), Rudra Bianzino, Ilaria Cucchi e altre storie vicine ai radicali.
Se poi tu sei approssimativo e credi che chiunque lavori nello studio di Annozero sia dipietrista, non è un problema mio.

Anonimo ha detto...

In effetti, stante il fatto che Donadi (IDV) è costantemente da Vespa, se ne dovrebbe dedurre che anche Vespa è un dipietrista?

Marco Patruno ha detto...

Gentile Giulia, mi sembra che Grillo e il suo partito siano ingiustamente diventati un capro espiatorio su tutto.
In Piemonte, il Pd è infuriato con Beppe Grillo perché avrebbe portato via il 3,7% alla Bresso. Dico soltanto che questa tesi è piuttosto ridicola e dimostrerebbe soltanto che il Pd è caduto in un abisso che non si vede la fine. La tesi è ridicola per diversi motivo. 1) Il partito di Beppe Grillo ha partecipato alle elezione secondo procedure regolari e democratiche 2) non c’è alcuna controprova che i voti presi da Grillo sarebbero andati al Pd. 3)coloro che danno la colpa a Grillo è come se sostenessero allo stesso tempo che egli non si sarebbe dovuto presentare alle elezioni. 4) Se i lettori hanno votato Grillo è perché hanno creduto nel suo partito, progetto e idee.
Sono stato all’inaugurazione del comitato elettorale del Pd in Piemonte, e se pur mi aggiravo silenzioso come un fantasma ascoltavo tutti i discorsi che facevano i presenti….I politici del Pd davano per certa la vittoria, ma non è stato così. E mi è capitato anche di assistere anche al discorso che si facevano due ragazze tra loro, usavano moltissimo un termine : “percezione” “far percepire che il pd è vicino alla gente” percepire qui, e percepire qua. Le guardavo con profonda tenerezza perché forse certe persone credono che tutti i lettori siano delle teste vuote e senza memoria, ma non è così ….
C'è un bisogno di credibilità che vuole sentire e toccare la gente attraverso i fatti e questa credibilità soltanto il nuovo può portarla....

Anonimo ha detto...

Giulia, volevo segnalare questo soave commento di Fabrizio Cicchitto, riportato dal sito del Corriere, sulla vittoria di Cota in Piemonte:

"La vittoria di Torino è clamorosa - sorride Cicchitto -
Politicamente parlando, uno "stupro"

Qui le reazioni di due donne del Pd:

" «Il presidente dei deputati del PDL, Fabrizio Cicchitto ha affermato sul sito web del Corriere della sera che la vittoria di Torino è, politicamente parlando, uno stupro. Questa affermazione, fatta da Cicchitto perché un uomo ha battuto una donna alle elezioni, inneggia agli stupri degli eserciti vincitori sulle donne dei paesi sconfitti, che è una delle più grandi atrocità della storia dei popoli, condannata dai tribunali internazionali». Lo dichiarano le deputate PD, Anna Paola Concia e Anna Rossomando. «Ci chiediamo - proseguono Concia e Rossomando - come possa succedere che, in un paese che si definisce civile, un membro del Parlamento si permetta di paragonare una vittoria ad una delle più grandi atrocità. Vorremmo proprio sapere - concludono le deputate PD - se il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna e la neo eletta presidente del Lazio, Renata Polverini se la sentono di far retrocedere Cicchitto da questa visione primitiva dello scontro politicio, offensiva in modo vergognoso della vita e della dignità delle donne»."

P.S: Non ci hai detto che ne pensi della performance di Luttazzi alla manifestazione...

Antonio

Anonimo ha detto...

Luttazzi? sicuramente più comico di Cicchitto...e per fortuna che è il partito dell'amore!

corrado ha detto...

confermo che Giulia ha fatto la campagna a favore della chirico, che ho pure votato. sinceramente pentendomene..

Giulia Innocenzi ha detto...

@Corrado: perché te ne sei pentito? Non essendo stata eletta non ha potuto assumere nessuna decisione.

Faccio Cose Vedo Gente ha detto...

Ciao Giulia, è la prima volta che scrivo qui: io vedo come tanti una grande simpatia per i radicali, ma come tanti una difficoltà a votarli.

Ti faccio una lista che può rispondere alla tua domanda, sul perchè Grillo/DiPietro sì, Radicali no.

1) "freschezza" espositiva. La campagna elettorale di un Grillo (o ancora meglio Vendola) era giocata su un tono quasi goliardico, vitale, mentre dai primissimi giorni, anche se con buone ragioni, Emma Bonino ha scelto, col trito e ritrito sciopero della fame, un tono dimesso, percepito subito come lagnoso (vedi anche andare in tv e lamentarsi di non avere spazio in tv).

2) Errori nel passato che rimangono (e continuano a rimanere se i simboli dei radicali continuano ad essere due monumenti come Pannella e Bonino. Monumenti appunto, ma sarebbe come fare una campagna elettorale col busto di Garibaldi sottobraccio!!!)

3) Quali sono questi errori del passato?
L'aver sottovalutato la carica di corruzione, demagogia, razzismo del berlusconismo.
L'aver snobbato praticamente tutte le manifestazioni contro le leggi ad personam, contro la censura, e ancora oggi rimproverare a Berlusconi di non aver fatto la riforma della giustizia (!!!!), ho sentito più volte su Radio Radicale (che comunque seguo ogni mattina) Pannella e gli altri rinfacciare a Silvio non la sua corruzione cronica e la sua superficialità, ma il non aver fatto la separazione delle carriere e altri tormentoni, e queste riforme sulla giustizia le dovrebbe fare silvio la cui unica preoccupazione è farla franca??????????????????
Scivoloni come questi, (insieme all'insulto continuo per Santoro anche quando raccoglie migliaia di persone contro la sua epurazione) fanno apparire i radicali come Alice nel paese del biscione se non peggio.

Scusa se sono stato prolisso (mai quanto Pannella..) ma mi volevo sfogare.
Mi spiace comunque molto per la Bonino, e per i radicali. Comunque poteva andare peggio ... poteva piovere ...

Saluti

corrado ha detto...

@giulia: il commento non era riferito nello specifico ad annalisa(ottimo curriculum e molta passione) e tanto meno alle sue decisioni.
intendevo: mi "dispiace" di aver dato il mio voto ai radicali. non mi è piaciuto il modo di rapportarsi con l'esterno dei militanti (quelli che ho avuto modo di vedere/ascoltare e con cui ho parlato). nè umanamente, nè politicamente. ed è un peccato (riuscire ad allontanare in un giorno chi stava provando ad avvicinarsi).poi ci si lamenta dello 0.5%...

marco ha detto...

si, si, ovvio. era un giudizio approssimativo. mi sono riletto il mio primo commento, e suona come un'accusa. mi è venuta proprio fuori male la frase. capisco perchè ti sia risentita. considera che io non sono schierato politicamente, voto lega per il federalismo e simpatizzo un po' per tutti da destra a sinistra. non era il commento di un vecchio radicale scontento del tuo operato.

Roberto ha detto...

Tempo di Riflessioni
1) Condivido pienamente quello che dici nel tuo post, la protesta contro l'emarginazione televisiva è giusta, ma sterile. Lo penso da parecchio anch'io. L'esempio della Lega sta lì a dimostrarlo e Grillo non fa che confermarlo.
2) la grande paura è il pane di Berlusconi e dei suoi, e quindi ben venga la crisi
3) il tema della giustizia non serve a battere Berlusconi, ma a far vivacchiare decentemente un'opposizione di "duri e puri"
4) l'opposizione vera, quella dei temi di interesse "hic et nunc", è l'unica che possa dare un risultato alla lunga
5) la manifestazione il PD doveva organizzarla non contro un decreto che aveva - per l'appunto - decretato solo l'imbecillità dei suoi estensori, ma contro l'(in)azione del governo.

Gianmaria Framarin ha detto...

Allora...
Innanzitutto un grazie caloroso a Gianluca, col quale pare ci si trovi piuttosto d'accordo, ma - comunque - devo dire che anche le analisi successive tendono a riflettere lo stesso "sentore".
Che in casa radicale ci siano evidenti problemi di comunicazione verso l'esterno è acclarato, devo dire che - almeno qui sopra - non ho sentito il solito ritornello anti-radicale che va spesso di moda in certi ambienti che si auto-proclamano "rivoluzionari" e "alternativi", ma non vogliono nemmeno tentare di stare a sentire ciò che i radicali propongono da ormai 40 anni. Nel concreto, quanto di più "alternativo" possibile, ovviamente.
Giulia dice bene, sennò non avrei nemmeno scritto qui sopra: non si capisce perché due aree contigue e simili nei contenuti non debbano convergere, PER COLPA DEI LORO "CAPI", CHE EVIDENTEMENTE NON SI AMANO MOLTO...
I contenuti dovrebbero contare su tutto, ma vedo che addirittura nella "nostra area" si preferiscono "leaderismi" e rapporti tra "grandi comunicatori".
Fa male.
Anche perché so' ore che dico "ci pensiamo noi", ma non m'illudo: cosa contiamo rispetto a un Pannella, un Grillo, un Di Pietro?
Io, che nei radicali ho militato, in tempi orribili, ne so qualcosa. Chi ha militato lì dentro converrà.
Forse adesso le cose sono cambiate, ma poco ci credo.
Il movimento è in mano al sor Giacinto e a chi gli sta intorno, ogni tentativo di proporre "liste alternative" nelle assemblee è INUTILE, non si riesce minimamente a sbloccare la situazione. C'è una sorta di "adulazione piramidale" automatica in quelle assemblee, in genere, trovare "capocce ragionanti" è molto dura...
Ma, chissà, sarà cambiata la situazione? Non lo so.
Peccato: il contributo radicale all'area "anti-casta" è IMPRESCINDIBILE, per chi - come me, almeno - radicale si sente, e in una maniera "classica": anti-regime, anti-moralismo, anti-ladri, sterzata totale verso i diritti e le libertà individuali e sociali, sensibilizzazione del cittadino, ecc.
E, ve lo assicuro, solo i radicali (ahimé, perché questa è una sconfitta) possono assicurare queste posizioni senza alcuna "deriva".

Mattia P. ha detto...

Giulia, io spero che la linea del partito cambi. Continuare cosi` e` solo tempo perso. Lo avevo gia` scritto un anno fa ma mi ripeto. Mi sembra evidente, eppure sembra che non lo capisca nessuno. PANNELLA DEVE FARE UN PASSO INDIETRO. E' ormai diventato una palla al piede. Il suo intervento da Corradino Mineo, in campagna elettorale, ci ha fatto solo perdere voti. Menomale che e` stato bandito dalla RAI altrimenti facevamo ancora meno dello 0.5 %.
Da giugno a oggi non ha fatto altro che inveire contro Santoro e contro Floris perche' ha inventato la Polverini. Anche l'altro giorno alla conferenza stampa di nuovo la stessa storia, Floris Santoro etc. Per carita` ha pure ragione, ma in questo modo non si va avanti. Stesso discorso per il regolamento della commissione di vigilanza RAI. E' stato un errore madornale. Sono convinto che il risultato elettorale sarebbe stato diverso se ci fosse stato anche un poco di informazione dell'altra faccia del regime, citanto Pannella. Come si poteva solo pensare che il PDL non ne avrebbe approfittato per chiudere tutto e mandare in onda solo Minzolini? Non voglio offendere nessuno ma se Beltrandi pensava che avremmo avuto un mese di tribune politiche in prima serata e` proprio un ingenuo e forse non e` adatto al ruolo che ricopre. Penso che dopo tutti questi anni abbia assimilato i meccanismi di potere e illegalita` che governano la RAI. O pensava che all'improvviso, dopo decenni di malefatte, la RAI si trasformasse nella BBC, per miracolo, grazie al suo regolamento? Speriamo che il crollo di consenso di questa tornata elettorale apra gli occhi alla dirigenza. La Bonino ha sostenuto che la sconfitta in Lazio ha come causa principale il fatto che non ha potuto difendersi in televisione dagli attacchi che ha ricevuto. E questo e` vero. Il crollo di consenso per i radicali non puo` essere spiegato con la mala informazione. La copertura mediatica, seppure limitatissima, che hanno avuto i Radicali in queste elezioni e` stata certamente superiore a quella delle Europee, eppure i risultati sono stati ben peggiori. Il 3.3 % in Lazio e` una batosta. Come se la Lega avesse preso il 20% in Veneto.

Mattia P. ha detto...

Ho seguito un po' la campagna elettorale sulla web tv radicale. C'e` tanta gente in gamba, ma attenzione, ho visto anche ragazzotti che sembravano dei cloni mal riusciti di Pannella.

Gianmaria Framarin ha detto...

Bravo, Matti', esattamente quello che denuncio e vedo da tempo. :-)