19 marzo 2010

Qualunquismo


Il provino per il listino di Annalisa Chirico è finito anche a Otto e mezzo, per accompagnare l'intervista a una "candidata velina" (proprio nel senso che, fra le sue altre attività, ha partecipato anche alle selezioni di "Veline") per il Pdl in Calabria.
Evito di commentare l'intervista (grandiosa) alla suddetta candidata ("ma perché è stata selezionata lei e non un'altra?" "ma perché ha deciso di appoggiare Scopelliti?"), piuttosto vorrei denunciare il rischio contrario in cui si può incappare affrontando il tema.
Mi spiego. Ieri, come vi avevo anticipato (invitandovi a partecipare) su questo blog, ho partecipato al confronto "Politica è donna". La mia posizione è stata chiara:
Non servono le quote rosa, bensì un altro modello culturale da proporre alle ragazze. Considerato che l'80% degli italiani si informa attraverso la tv, occorrerebbe far sì che questa non proponesse quasi esclusivamente uomini vestiti a seconda della stagione e donne accompagnatrici acconciate come fosse agosto (ma uno di quegli agosti veramente afosi). Non a caso la BBC disse che la tv italiana è pornografica. I dati Istat parlano chiaro: poco più del 30% delle donne parla almeno una volta alla settimana di politica. Visto che votare non è solo un diritto, ma anche un dovere, e più partecipazione politica = più democrazia, l'impegno dovrebbe essere quello di aumentare la percentuale di partecipazione alla cosa pubblica. Le elezioni europee con la questione candidate veline annessa dovrebbe porci un interrogativo: perché soltanto Veronica Lario, in qualità di madre e moglie, e non di donna, si è indignata e ha ritenuto di denunciare il "ciarpame senza pudore" delle liste? Perché non c'è stata una sommossa popolare da parte delle donne?
Luisa Todini, forse sentitasi chiamata in causa per i suoi trascorsi politici in Forza Italia, ha detto che stavo facendo del qualunquismo, perché, se bisogna proprio dirla tutta:
anche Santoro non ha mai scelto una ragazza brutta per la sua trasmissione, quindi anche lì valgono i canoni estetici.
Quale delle due affermazioni è quella qualunquista?
Lascio a voi la scelta.


9 commenti:

Ferro ha detto...

È il solito tentativo di buttarla in caciara, "allora una bella ragazza non può fare politica?". Una bella ragazza può fare politica quanto le pare, a patto di avere qualità inerenti alla politica.
E ieri sera la signorina Italia Caruso non si è fatta un bello spot al riguardo. Confesso che ho provato una certa compassione per la ragazza, mandata praticamente al macello. Buona volontà ne ha dimostrata parecchia, ma la sostanza è da mettersi le mani nei capelli. Eloquenti alcune espressioni di Sofia Ventura (non di una sciacquetta/racchia/loffia sinistroide, parafrasando il saggio del post precedente), catturate mentre la Caruso parlava appassionatamente dell'Onorevole che un bel giorno l'ha chiamata per proporle un posto in lista e altre spudorate verità analoghe.

Anonimo ha detto...

Se si ritiene che Santoro sia un parlamento e non un programma televisivo di politica, allora l'affermazione qualunquista è la tua, Giulia! Suvvia, è il partito dell'Amore, non sono i contenuti ma i sentimenti che vincono su tutto!...ma proprio su tutto, anche sul vuoto!

Anonimo ha detto...

Le affermazioni di Giulia non hanno nulla a che spartire con il qualunquismo, semmai vanno nella direzione opposta..
Giulia fa riferimento alla meritocrazia che è cosa diversa dal "velinismo", fa riferimento a un modello paritetico con una maggiore presenza della donna.
Fin quando tale modello non troverà applicazione, la donna non avrà mai quella giusta visibilità politica che le è dovuta, rimanendo sempre un passo indietro.. (altro che quota rosa)


Orbene, una maggiore presenza della donna che ristabilisca, così, certi equilibri..
Più donne meritevoli al timone, altrettante ne seguirebbero l'esempio..
Viceversa non ci potranno mai essere delle forti prese di posizioni ma solo marginali che non influiscono e non incidono per come dovrebbero..

Saluti
Giulio

Marino ha detto...

Io spero solo che la gente si svegli e che la tv non sia più l'unica fonte d'informazione. Ci indignamo per i crocefissi appesi o non appesi ( in un paese laico) e poi non facciamo nulla quando le nostre libertà sono sul punto di scomparire

Anonimo ha detto...

Sulla questione-Santoro ha però assolutamente ragione: ad AnnoZero non è mai andata una ragazza sconosciuta e di brutto aspetto, bensì sempre un volto noto (non per le qualità giornalistiche) e piacente. Questo è un dato di fatto, Santoro le sue giovani aiutanti le sceglie più per il nome e l'aspetto che non per le capacità (dato che sceglie delle debuttanti nel campo del giornalismo televisivo).
Spero per lei che non sia tanto ingenua da non aver capito perché Santoro ha voluto, una dopo l'altra, la contessa sexy/ribelle, la fiorettista glamour, e la candidata avvenente... deve catturare un pubblico giovane, ed è ovvio che non ci mette né la versione di Rosi Bindi giovane né un nuovo Mario Giordano dalla voce stridula...
Se poi ritiene questo giudizio offensivo, è un problema suo; d'altronde, ci sono fior di studi accademici che documentano come l'aspetto di chi riporta le notizie sia importante per il modo in cui le stesse vengono ricevute, non vedo dove sarebbe il problema.

Giulia Innocenzi ha detto...

@Anonimo: in televisione l'aspetto conta, essendo un mix fra immagini e sonoro, e non sono mai andata contro questa affermazione.
Da qui a darmi della qualunquista perché denuncio il velinismo in tv/politica, in quanto anche io farei teoricamente parte della categoria, non lo accetto.
Santoro mi ha chiamata a condurre Generazione zero dopo che ero stata ospite della sua trasmissione due volte. E non si può neanche dire che fossi "conosciuta".

Anonimo ha detto...

Lui: Sulla questione-Santoro ha però assolutamente ragione: ad AnnoZero non è mai andata una ragazza sconosciuta e di brutto aspetto, bensì sempre un volto noto (non per le qualità giornalistiche) e piacente.

Io: Con i dovuti distinguo, non erano, certamente, delle affermate veline e neppure delle illustre sconosciute(le precedenti). Ne coglie la differenza?


Lui: Questo è un dato di fatto, Santoro le sue giovani aiutanti le sceglie più per il nome e l'aspetto che non per le capacità (dato che sceglie delle debuttanti nel campo del giornalismo televisivo).

Io: Il suo dato di fatto! senza riscontri oggettivi, a senso unico!
Prima della trasmissione Anno Zero non ero a conoscenza di Giulia Innocenzi, eppure, come dice lei, è stata scelta per il nome, ma quale nome?
E' stata scelta per la sua capacità e non perché fosse necessariamente una bella "velina", non togliendo nulla alle veline..
Che poi sia bella, questo è un altro aspetto, l'avrà magari aiutata, ma mi creda non sarebbe stato determinante.

In definitiva parliamo di una ragazza semplice, non velina, con un proprio curriculum, che si batte nel sociale tutti i giorni, dandone ampia dimostrazione, e che forse non si aspettava neppure di essere chiamata... tanto era "illustre e conosciuta", eh?


Lui: spero per lei che non sia tanto ingenua da non aver capito perché Santoro ha voluto, una dopo l'altra, la contessa sexy/ribelle, la fiorettista glamour, e la candidata avvenente...

Io:Scelte del momento e comunque personalità che non hanno mai sfigurato svolgendo, egregiamente, un ruolo che una velina difficilmente avrebbe svolto...
La contessa ribelle, così come la chiama lei, è una giornalista non velina..

Lui:deve catturare un pubblico giovane, ed è ovvio che non ci mette né la versione di Rosi Bindi giovane né un nuovo Mario Giordano dalla voce stridula...

Io: Non è così, magari fosse così, sarebbe tutto più semplice.. il processo alle intenzioni è sempre l'anticamera dei pregiudizi più infondati..
Giulia è stata scelta per la propria capacità, se non fosse stato così, mi dite voi che senso avrebbe avuto mettere lì una bambolina!? nessun senso... invece è stata scelta per la sua capacità, la sua determinazione, il suo rapportarsi con il pubblico, i suoi argomenti, la sua passione, tutte cose che messe assieme hanno fatto sì che venisse scelta...Suppongo che queste requisiti a Michele non fossero sfuggiti, quando Giulia era ospite..
Come vede, ognuno trae le proprie conclusioni..


Lui: se poi ritiene questo giudizio offensivo, è un problema suo;

Io: un giudizio privo e destituito di ogni fondamento..


Cito il nostro: d'altronde, ci sono fior di studi accademici che documentano come l'aspetto di chi riporta le notizie sia importante per il modo in cui le stesse vengono ricevute, non vedo dove sarebbe il problema.

Io: Lasciamo perdere il fior fiore di studi accademici e atteniamoci a quella che è la realtà dei fatti..questi suoi discorsi se possono andare bene in un blog, in altri contesti farebbero semplicemente ridere.. Mi auguro per lei che sia giovane, altrimenti ci sarebbe di che preoccuparsi..

Saluti

Anonimo ha detto...

Scusa se mi ripeto, Anonimo: ma se consideriamo Santoro (meglio sarebbe dire "Anno zero") come un Parlamento o come il Parlamento, non è che stiamo facendo un errore? Sarebbe come giocare a scacchi con le regole della briscola!
Se poi consideriamo più serio quello che fa Anno zero rispetto a quello che dicono certi Parlamentari, nell'adempimento del loro ufficio, allora posso anche darti ragione.

Anonimo ha detto...

la todini fa uso di un argomento contro giulia per screditare quello che dice giulia. é una pratica odiosa e molto diffusa, soprattutto fra coloro che si schierano con berlusconi. santoro può anche scegliere le sue collaboratici in base all'aspetto fisico (in realtà non basta quello, ci vuole anche facilità di parola), ciò non toglie che le quote rosa siano una cagata e che la pratica di presentare veline alle elezioni sia avvilente. E lo è non solo per le donne, ma per chiunque abbia chiaro che quelle ragazze non eserciteranno coscienziosamente la funzione pubblica a cui sono chiamate, ma faranno quello che viene detto loro di fare. questo è un mio parere e forse è anche un pregiudizio, ma il sospetto che chi detiene il potere esecutivo voglia dei pupazzi ad esercitare il potere legislativo, con i tempi che corrono, è troppo forte.

sul finale sono stato un po' qualunquista, ma quelli non ti lasciano scampo aho