29 marzo 2010

Rivoluzione in lista/2

Ve la ricordate? E' Sara Giudice, quella che si era lamentata perché non era stata messa in lista:
Non so più se faccio bene a proseguire il mio lavoro impegnandomi quotidianamente. A me pare infatti che altrove i giovani crescano e abbiano spazio. Mi piacerebbe che anche il partito in cui lavoro e che amo credesse in me e nei giovani che davvero si impegnano e fanno un serio percorso di militanza.
Una carezzina e una passeggiatina, e la ragazza si è calmata in un attimo.
I giovani e la rivoluzione. Forse nel Pdl il dissenso dura il tempo di attesa di una poltroncina.
Che volete farci, è il fascino della libertà.


5 commenti:

Francesco Genua ha detto...

...ormai per farsi notare si è disposti a fare tutto...è stato solo un modo diverso per poter arrivare dove voleva!!!..poveri noi e povera Italia!!!

Ivan Cantamessi ha detto...

Sai, non si può mica far veder che all'interno del Pdl può esserci del dissenso, ne tra i suoi compagni di partito e nemmeno tra i suoi seguaci. Quindi, per far tacere le voci, basta accontentarle!

Max ha detto...

Ora la tipa è stata considerata. Ha fatto un bel giretto con l'ometto di Arcore. Sarà contenta. Povera Italia e soprattutto povere donne...

Luca ha detto...

hahaha
carina però

Anonimo ha detto...

Nessuno che dica qualcosa degli spot elettorali di Berlusconi al seggio o a campagna elettorale già chiusa? Forse basta poco per "giocare alla democrazia".