17 aprile 2010

Venerdì sera


Al Comitato di Radicali Italiani, a presentare alcune criticità della visione radicale sul regime dell'informazione.
E sul regolamento Beltrandi.
Segnalo inoltre gli interventi di Simone Sapienza, Diego Galli e Annalisa Chirico.
Atmosfera calda.


6 commenti:

blogus ha detto...

ho ascoltato l'intervento di GIULIA. Tutte cose di BUON SENSO.
Spiace dirlo ma BELTRANDI e i radicali sono stati gli "utili idioti" che hanno dato l'assist per la mordacchia alle uniche trasmissioni che riescono a dare una lettura diversa su economia, immigrazione, diritti civili, e lotta alla casta, ecc.
Quella lettura diversa che avrebbe aiutato la vittoria di Emma, a prescindere dalle presenze da pallottoliere, su cui invece ci si fissa in modo paranoico annoiando quei pochi che si avvicinano (magari ascoltando Radio Radicale, in quei pochi vuoti interessanti lasciati dalle repliche dei comizi di Pannella del 1822..)

Fabrizio ha detto...

Ho seguito un pò. Alla radio. Molto brevemente tre cose:
1) usare un pò di più la rete. Il sito dei radicali va bene solo per noi. Lo vedo poco interattivo, può sembrare un cosa relativa ma non lo è affatto.
Vedasi Beppe Grillo, che è spesso spuntato fuori nella discussione. Sentivo dire che usa e dice cose, che sono anche nostre. Vabbè allora noi quelle cose se le diciamo, le diciamo male, lui le dice in maniera più efficace. Anche sta storia del territorio su cui stare. Dipende sempre che dici e come lo dici anche qui. Oddio adesso abbiamo anche il tormentone del territorio da quando sono finite le regionali ...

2) la società è cambiata. Ai tempi del referendum sulla legge 40 mi sentivo dire:<>. Con buona pace del non chiederti cosa fa per te il paese ma cosa fai tu per lui. Qui ci sarebbe da fare una rivoluzione culturale tipo '68. Perchè per smontare il dominio televisivo e riportare la gente un pò più a rinteressarsi delle cose ... significa fare la guerra ad un intero sistema. E qui la vedo dura e vedo molta acqua sotto i ponti.
Se ne può discutere ...

3) e' uscita fuori la storia anche del Logo. Alcuni si chiedevano il perchè del logo lista Bonino-Pannella, che centrava come il cavolo a merenda. In effetti non capisco nemmeno io.

E' marketing elementare. Se un marchio non tira più, si cambia. Sennò si lascia. Non capisco dove sia finita la rosa nel pugno e la scritta radicali. Non tirava più ? E' la domanda.
Dietro a quel marchio c'era una storia e un prodotto, che mi sembra avesse discreti successi. Può darsi che oggi non vada più bene, di sicuro non va bene l'attuale.

L'intervento di Giulia non lo ascoltato ma lo hanno evocato ogni tanto in diversi interventi. Nessuno, di quelli sentiti, concordava. Non posso giudicare nemmeno io non avendolo sentito ma l'idea me la sono fatta e sono sicuramente d'accordo che aver messo mano alle regole per le trasmissioni in campagna elettorale è stato un suicidio. Il punto non è quello degli spazi, pochi ne abbiamo e pochi ne avremmo lo stesso avuti. E' che in questo paese il Signore delle Tv è Berlusconi, quindi andare a ficcare il naso in quel settore, presuppone che ti sia messo addosso le mutande di latta. Con la nostra splendida trovata, abbiamo offerto il fianco alla destra. Non gli è parso vero ... Avessimo potuto avere anche un solo secondo a disposizione lì, in quel luogo che è la tv, dove l'80% degli italiani stanno a formarsi un'opinione, andava pure bene. Il risultato del nostro capolavoro, invece è stato Berlusconi che ci mancava poco che stesse anche da Amici a fare l'hip hop e noi nemmeno quel secondo.

A volte la guerra andrebbe combattuta con meno idealismi ... a volte.

Mattia P. ha detto...

Pannella ha detto che il tuo intervento e` stato scontato e privo di alcun valore.
Forse mi sbaglio, ma il PDL, che critichi tanto, e i Radicali non sono poi cosi` diversi. Ogni voce non perfettamente in linea col Padrone deve essere messa in un angolo.

Giulia Innocenzi ha detto...

@Mattia: giusto per poter andare a risentirlo: dove l'ha detto Pannella?
Grazie.
Sì, personalmente mi sono sorpresa anch'io delle reazioni rispetto al mio intervento, visto che al Comitato ci si aspetterebbe un confronto.
Anzi, non mi sono sorpresa.

Mattia P. ha detto...

Durante la conversazione settimanale con Bordin. Nella prima mezz'ora.
Comunque non te la prendere. Pannella ormai non e` quello di un tempo, e lo dico con dispiacere. Solo Bordin puo` avere la pazienza e le capacita` di dirigere una radio con un editore cosi`. Pensa che la settimana scorsa si lamentava di avere poco spazio alla Radio. :-).

Giulia Innocenzi ha detto...

Beh, che Pannella abbia poco spazio alla radio mi sembra un po' una cazzata.
Comunque ora me lo vado a sentire.
Merci per la segnalazione!