19 aprile 2010

Virus

Al Comitato nazionale di Radicali Italiani ho espresso la mia contrarietà all'art. 3, comma 9, del regolamento Beltrandi, in cui prevedeva che le tribune politiche potessero essere trasmesse "anche in sostituzione" delle trasmissioni di approfondimento.
Ritengo infatti che i Radicali, contro la partitocrazia e le sue conseguenze nefaste sul paese, dovrebbero essere i primi difensori dell'informazione libera. E dell'informazione che non si ferma e non si arresta, neanche per fare spazio alle tribune: il diritto di cronaca non deve avere ostacoli.
Il discorso cambia se non si considerano Annozero, Ballarò, Porta a porta, etc., programmi di informazione: in tal caso la battaglia dovrebbe riguardare il trasferimento di quei programmi negli spazi della comunicazione politica (la differenza ha valore per la legge, che distingue fra comunicazione e informazione).
Con sorpresa ascolto il commento di Marco Pannella nella sua conversazione settimanale con Massimo Bordin:

Bordin: Tu dici: c'è stata un'unità, non sono emerse critiche sostanziali, non ci sono state posizioni contrapposte. Questo è sicuramente vero. Però, appunto, pescando, giusto per amor di dibattito e cercando spunti, un paio di cose forse si possono trovare. Da un lato la questione dell'informazione televisiva, un intervento di Giulia Innocenzi, che si è tirata diverse critiche, e la questione ancora della proposta di regolamento, poi approvata, da parte della Commissione di vigilanza, su stesura di Marco Beltrandi. Ha creato un po' di dibattito, a un certo punto, ecco.

Pannella: Sì. Io l'ho trovato evocato in due o tre interventi al massimo. Cioè sul piano di non avere forse calcolato le reazioni.

Bordin: Io ne ho citato uno solo, quindi figuriamoci.

Pannella: Sì, tu dicevi giustamente. Ma io dico forse altri due o tre. Però, diciamo che Giulia Innocenzi era in un contesto così che ha fatto dire ad altri, a alcuni compagni negli interventi successivi, che si sapeva che spesso può accadere che se si pensa di inserire un virus in altri corpi, poi ci si accorge che è l'altro corpo che si immette nel nostro. Ed è francamente cosa che a proposito di Giulia Innocenzi io mi sento tranquillamente, in proprio, di dire che questa osservazione è a iosa legittimata. Per l'intervento nel suo complesso. Ma infatti, devo dire lo ritenevamo in molti piuttosto scontato e non vale la pena, appunto, di dargli troppo valore. Però fai bene a sottolineare anche questa osservazione, che è stata fatta.

Bordin: Era solo per cercare così degli spunti. Poi passiamo naturalmente ad altro.
Unica riflessione: ma a cosa serve un comitato se non a discutere di posizioni, in quanto tali potenzialmente divergenti, che fanno crescere il movimento attraverso il confronto?
Basta così poco, e cioè la critica al regolamento Beltrandi, per essere considerati un corpo estraneo?
Ritengo, e porto avanti questa posizione, che i Radicali siano all'altezza di un confronto più acceso e ad ampio raggio rispetto agli altri partiti: è questa la nostra ricchezza.
E questo è quanto ho da dare.
P.S. Tutto ciò che è stato trascritto sopra potrebbe essere sovvertito se quell'"in proprio" fosse "improprio", come ha trascritto Radio Radicale. Riascoltandolo, e inserendolo nel contesto, tuttavia, sembra proprio essere "in proprio". Anche perché altrimenti la frase non avrebbe senso.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

In proprio, in proprio... è sintassi propria di Pannella :-) , chi lo ascolta lo sa. Improprio non solo è fuori contesto, ma Pannella non lo direbbe così.

Beh, che dire, in fondo tu attacchi e lui si difende; non lo vedo grave. Certo, io parlo dall'esterno, non so cosa ci sia dietro le quinte.

Direi che nel complesso ci sta. Non ne esci sminuita, hai una sessantina di anni di svantaggio, prendila come viene... :-). Io la critica l'ho trovata ben posta.

Da Pannella ci dobbiamo aspettare questo ed altro. Lo conosciamo, no?

gianfranco

blogus ha detto...

va detto che Pannella baccaia ogni domenica sull'universo-mondo, in una radio radicale che ogni notte, invece di dare spazio ai militanti preferisce ammorbare tutti trasmettendo il solito comizio di Pannella del 1815 o il suo intervento in parlamento del 1922 .. BASTA!!!
Gli vogliamo tutti bene a Pannella, ma è tempo che lasci spazio al 2010!!
E' pazzesco poi che sull'informazione, di fronte a 5 tg di propaganda la polemica di Pannella si concentra su SANTORO, cioè l'unico giornalista che fa ascolto e che viene quotidianamente intralciato dal governo, ma non meritevole comunque della solidarietà di Pannella, perchè un giornalista è buono solo se invita Pannella ... B A S T A!!!

FORZA GIULIA SEMO CO' Tèèè!!!

radicale ignoto ha detto...

Anche non condividendo al 100% la tua opinione sul regolamento riconosco che a fine giornata sono gli interventi come i tuoi quelli che valgono di più e sono proprio le critiche a renderli più importanti.
Pannella lo sa e per questo inutilmente tenta di non dargli importanza.

Fabrizio ha detto...

... io a distanza di settimane, ancora non ho capito il senso di quello che ha fatto Beltrandi. Ho già scritto sull'altro post che bel capolavoro che è stato e perchè, quindi non mi ripeto.
.. oh magari non ci arrivo a capirlo per colpa del virus che ricorre .... :D

PS
Sbaglio o l'ultima volta che ho visto Pannella dopo anni, è stato proprio da Santoro ?!