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8 luglio 2010

Gggiovani = 12 milioni di euro

Il deputato Barbato ieri si è beccato un cazzotto per aver contestato il ddl Meloni sulle comunità giovanili. La notizia è disdicevole, ma un pregio ce l'ha: ha fatto luce su questo fantomatico ddl, di cui altrimenti veramente in pochi avrebbero saputo dell'esistenza.
Sorvolando il cazzotto, infatti, si scopre che è la Mussolini, intrinsecamente di destra, a ricevere minacce per le seguenti critiche che ha riportato al ddl:
un provvedimento che dà milioni a sedicenti comunità giovanili mentre invece ha finalità politiche come ha svelato la stessa Meloni. [...] Se veramente il ddl fosse stato apolitico non ci sarebbero state reazioni alle accuse di Barbato. Perché dobbiamo dare milioni a gente che occupa fabbricati quando invece gli adolescenti stanno fuori dagli istituti?
Ma che dice questo ddl? A una prima lettura sembrerebbe niente, nel senso che verranno finanziate sedicenti "comunità giovanili" con 12 milioni di euro (non molti, ma pur sempre soldi pubblici). Quali sono le caratteristiche di queste "comunità giovanili" (giovani - "non superiori ai 35 anni")?
a) l’organizzazione della vita associativa come esperienza comunitaria, [...];
b) l’educazione all’impegno sociale e civile, alla legalità, alla partecipazione ed alle conoscenze culturali;
c) lo svolgimento di attività sportive, ricreative, sociali, didattiche, ambientali, culturali, turistiche, agricole, artigianali, artistiche e formative;
d) attività di informazione, formazione e promozione delle iniziative internazionali, comunitarie e nazionali sulle tematiche giovanili.
Cosa saranno mai queste "tematiche giovanili"? E le "conoscenze culturali"?! E per le "attività sportive" non sarebbe meglio finanziare i "giovani" per l'accesso a centri sportivi già esistenti, sicuramente più attrezzati e specializzati di quelli delle "comunità giovanili"?!
Comunque il bello di questo ddl arriva all'art. 5, dove vengono esplicitati i criteri per ricevere i fondi:
[...] Sono iscritte a domanda le comunità giovanili [...] che prevedano nei propri statuti l’impegno degli associati a contrastare efficacemente, all’interno della comunità giovanile o in prossimità di essa, ogni forma di discriminazione o violenza, ovvero di promozione o esercizio di attività illegali nonché l’uso di sostanze stupefacenti o l’abuso di alcool.
"Ciao, mi chiamo Giulia, anch'io ho fatto uso di alcool, e ora faccio parte di questa comunità giovanile, che nel suo statuto prevede la lotta contro l'alcool".
Mah, a me queste "comunità giovanili" sanno tanto di gruppi di alcoolisti anonimi. Fosse così, almeno un obiettivo sarebbe chiaro (come chiara sarebbe la concezione del governo sui giovani di oggi...).


21 aprile 2010

Caccia nel Pdl

Alessandra Mussolini:
L'unico uccello a cui sparerei è quello di Italo Bocchino.