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5 gennaio 2010

Auguri con letizia

Correggo i miei non auguri di ieri: gli auguri ve li faccio, eccome, grazie alla performance di Noemi Letizia.
Come rendere degli auguri di Natale una canzone porno (notare il primo "All I want for Christmas IS IUUUUUUUUUUUU...") che fa venire un po' il mal di pancia.
Si ringrazia Michele Tondolo per l'imperdibile segnalazione.



E Noemi proferì: "Berlusconi mi penalizza"

La povera Noemi Letizia dixit:
Spesso mi sono sentita disprezzata e adesso sto avendo paura: dopo quello che è successo a Berlusconi mi rendo conto che alcune persone non si fanno più scrupoli. Sono felice di stare a contatto con la gente però, a volte, penso anche che potrebbe accadermi qualcosa e non giro quasi mai sola.
L'inquietante Noemi Letizia ridixit:
la notorietà legata a Berlusconi, nella professione, mi penalizza: mi hanno negato lavori senza nemmeno concedermi un provino.
Le questioni che sorgono, che più che spontanee alle sue dichiarazioni sono antecedenti, sono le seguenti:
  • "professione"?
  • "notorietà legata a Berlusconi mi penalizza"? Mi sfugge qualcosa, o se non sbaglio Noemi prima era una che aveva fatto qualche comparsata su tv locali, un balletto su Raidue e basta?
Lo stesso fatto che io le stia dedicando un post sul mio blog (come già fatto in passato) mi conferma ulteriormente che viviamo nel paese delle banane.
Le banane però siamo noi, che proprio parlando di questi personaggi (ricordo: è diventata nota perché si è dibattuto per un periodo se fosse amante o figlia di Berlusconi. Almeno negli Stati Uniti una come Monica Lewinski diventa famosa perché è noto a tutti quello che ha fatto, nei minimi dettagli) diamo loro un'esistenza.
Ma tant'è, è quello che ci propongono e non possiamo esimerci.



30 novembre 2009

E se non ci rialzassimo più?

Mi chiedo (e vi chiedo): è un'usanza tutta italiota, oppure possiamo rincuorarci che succede un po' ovunque, che una che è passata alla ribalta mediatica per il sospetto che intrattenesse una relazione con il Presidente del Consiglio, per giunta quando non era ancora maggiorenne, venga poi pagata per fare l'ospite fissa di una discoteca o per fare la testimonial di un intimo?
E perché, ci siamo scordati di Elisabetta Gregoraci, passata anche lei alle cronache dei rotocalchi (e pure di quelle giudiziarie) dopo aver fatto sesso con Salvatore Sottile, all'epoca portavoce di Gianfranco Fini, alla Farnesina, cioè proprio al ministero degli esteri? Un tal fatto, come minimo disdicevole, le valse la conduzione di Buona Domenica.
E allora, mi sento di dire a Pierluigi Celli, che proprio oggi si rivolge al figlio per chiedergli di andarsene da questo Paese (e che è stato il mio direttore generale ai tempi della Luiss): perché non ci responsabilizziamo un po', e cerchiamo di costruire un'altra coscienza civile nel nostro Paese? Non è grazie a noi che persone come Noemi o la Gregoraci (cui non mi rivolgo personalmente, ma che indico in qualità di ciò che rappresentano) guadagnano, fanno la fortuna di un marchio o di una trasmissione?
Perché, anziché arrenderci, non cerchiamo di costruire L'alternativa?
Vogliamo davvero aspettare il tracollo definitivo del nostro Paese? Il rischio potrebbe essere quello di non rialzarsi mai più...