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29 aprile 2011

Una lacrimuccia per la Dc...

Il direttore de Il Popolo Guido Gonella nel 1944 a proposito della Dc:
Educare le masse è il fine essenziale della Democrazia Cristiana. Educarle significa dare a esse la coscienza della loro dignità, cioè abituarle a superare la loro istintività impulsiva, la loro credulità che le porta spesso al sacrificio sull'altare della demagogia [...] Educare le masse significa ancora eliminare il loro spirito di intolleranza e pur di violenza così spesso eccitato da avventurieri incoscienti.

Se penso che al loro posto, oggi, c'è il Popolo della Libertà, divento nostalgica di tempi che non ho vissuto.
Ecco, questi sono riusciti pure a farmi rimpiangere la Dc.
A quando il Fascismo?


21 febbraio 2011

Giovani vecchi (e berlusconiani)

Lara Comi, eurodeputata Pdl accusata di velinismo (ma che con le veline non c'entra niente), su Berlusconi e le feste ad Arcore dice:
Non credo che il presidente abbia pagato nessuno. Ma colpevolizzo più le donne, che ci sono andate per libera scelta.
Il giornalista: E Berlusconi?
Ognuno è libero di comportarsi come crede, nella vita privata.
Ma come, non aveva condannato le donne e la loro libera scelta proprio alla riga precedente?
Mi sa tanto che queste parlamentari berlusconiane direbbero qualunque cosa per difendere il loro lìder.
Ma a una come Lara Comi, 28 anni, all'inizio della sua carriera politica, conviene proteggere un politico in declino, indifendibile, e per giunta alla fine della sua carriera?
E' proprio vero che i giovani in politica non servono a niente, se tanto mettono in scena le stesse pratiche dei vecchi.



18 febbraio 2011

Con Marco o con il partituccio?


La Camera riaprirà a marzo la discussione sul testamento biologico.
Perché proprio ora, dopo che era stata accantonata? Semplice: le questioni del fine vita possono dividere Udc e Fli, e il Pdl vuole giocarsi questa carta. Una mera questione di calcoli politici, quindi, di tornaconto di un partito su un altro.
Peccato però che stiamo parlando di vite umane, e c'è chi si è già organizzato per scrivere nero su bianco le proprie volontà.
Marco Gentili, 21 anni, studente di Scienze politiche a Roma Tre, era candidato a essere il mio vice-segretario nella corsa alle primarie del Pd. E' affetto da sclerosi laterale amiotrofica ereditaria, proprio come suo fratello. Ha deciso di nominarmi sua seconda fiduciaria, e per me è un onore immenso.
Bene, c'è però un problema: Marco non vuole che gli vengano attaccati tubi che gli imporrebbero l'idratazione e la nutrizione forzata qualora si trovasse in stato d'incoscienza. La legge che discuteranno alla Camera, invece, prevede che Marco non può decidere sui tubi impiantati qualora si trovasse in stato d'incoscienza.
Da fiduciaria, secondo voi, cosa dovrei fare?
Io lo so: battermi con tutta me stessa (e con tutti voi) perché questa legge illiberale non passi. E impedire che anche qualora passasse a Marco non vengano inseriti i tubi contro la sua volontà.
I nostri onorevoli parlamentari, che si apprestano a votare questa legge, da che parte stanno? Da quella dei mezzucci di partito o dalla parte del rispetto della volontà di Marco?
Il nostro Parlamento è già caduto fin troppo in basso. Spero in un sussulto di dignità, qualora gliene sia rimasta qualche briciola.





16 febbraio 2011

Sono di destra e c'ero

Ci siamo conosciute in Erasmus a Parigi, non ci sentivamo da un po'. Mi ha contattata perché il Corriere della Sera non era evidentemente interessato alla sua lettera (è successo anche a me, anche se si trattava più di una rettifica), ma lei ci terrebbe proprio a dire la sua. Da ragazza di destra che in piazza c'era. E c'era perché è proprio arrabbiata.

Gentile Direttore,

Immagino riceverà migliaia di lettere come la mia, ma non so come altro far arrivare il mio messaggio alla destra italiana. Le scrivo in risposta a tutte le persone (dal Presidente del Consiglio, ad alcuni Ministri e Parlamentari) che sostengono che la manifestazione delle donne di domenica 13, sia stata affollata di donne di sinistra. Io sono una donna, sono di destra, e c'ero. Ero in piazza Castello a Milano per manifestare. Le dirò di più, è stata la prima manifestazione della mia vita. Mai stata nemmeno a una manifestazione da liceale anche solo per farsi una "bigiata". Ho 28 anni, sono nata e cresciuta in una famiglia e in una città di destra e ne condivido i valori. Ho sempre ritenuto le manifestazioni poco utili, spesso strumentalizzate dai vertici di partiti e/o aziende, nonchè affollate di lavoratori e/o studenti più interessati a un giorno di "vacanza" che di protesta (credo che questo pensiero sia in linea con il pensiero di tanti esponenti di destra compreso l'on. Silvio Berlusconi).

Ma domenica volevo esserci. E il motivo che mi ha spinto a scendere in piazza è stato proprio il mio essere di destra e ormai trovarmi a pensare "la prossima volta voterò a sinistra". Io non voglio votare sinistra, voglio poter essere fiera dei valori in cui ho sempre creduto e che non sono quelli oggi promossi dal Presidente del Consiglio e da molti degli esponenti del suo partito. Sono delusa, arrabbiata e soprattutto non rappresentata da un Presidente che è accusato di prostituzione (non mi interessa se sia colpevole o no, l'accusa è sufficientemente grave) e molto altro; né voglio accettare di vivere in un paese dove vallette e veline vengono pagate (tanto) con i nostri soldi.

Ho lasciato l'Italia per la terza volta a settembre stanca e arrabbiata con un sistema che letteralmente "mi fa schifo". Non sto a raccontarle le "ingiustizie" viste, sentite e subite perché non credo abbia senso. Sono tornata a Bruxelles, e anche qui le risparmio i racconti raccolti dagli amici assistenti sui nostri vari MEPs (Members of the European Parliament).

Come la signorina Minetti sono laureata con 110 e lode (in Relazioni Internazionali) e sono di madre inglese. Il nostro Presidente intervenendo a L'Infedele ha sottolineato l'ottimo lavoro che la consigliera Minetti sta svolgendo in Consiglio Regionale. Non mi soffermo sulla bravura o meno della ragazza, mi chiedo solo perché a me come a tante altre ragazze questa possibilità non è stata data, né mai lo sarà in un modo limpido e trasparente. Domenica 13 Febbraio potevo scegliere di andare all'Assemblea costituente di Futuro e Libertà, e sentirmi parte di una nuova destra. Purtroppo la disillusione verso il "sistema Italia" (dalla politica all'economia, dalle politiche sociali all'istruzione) mi ha spinto verso una piazza piuttosto che verso l'ennesimo tentativo fatto dalle solite persone di creare qualcosa di nuovo (ormai non ci credo molto, e le vicende della famosa casa di Montecarlo mi fanno credere che sperare in una politica "pulita" sia impossibile).

Manuela Conconi, una delle tante donne di destra "manifestanti".

Che dite, riusciremo a unire le nostre rabbia, destra sinistra sopra sotto, per finalmente riprenderci in mano il sistema e riformarlo?
Penso che l'abbiamo delegato per troppo tempo e che sia ora di rimboccarci le maniche (citazione non voluta).


31 gennaio 2011

Per perdere, come si fa?

Dialogo tra la sinistra italiana e un guru elettorale.
S.I.: Voglio proprio perdere, ma non in maniera risicata, oppure casuale. Voglio perdere con cognizione di causa, per meriti solo ed esclusivamente miei.
G.E.: Semplice: dì che vuoi alzare le tasse. Gli italiani odiano le tasse, soprattutto quelli che già ne pagano tante. Ecco: se proponi la patrimoniale vedrai che non ti voterà nessuno!
S.I.: Mi sembra un po' poco. Cioè, con la crisi del berlusconismo, non è che i disperati comunque mi votano? Mi spiego: potrebbero vedere in me un argine al degrado in cui Berlusconi ha portato questo paese, e pur di non essere più lo zimbello del mondo sarebbero comunque disposti a votarmi! Come posso contrastare questa pericolosa deriva?
G.E.: Questo è veramente un difficile quesito... Fammi riflettere... Ecco, ci sono: proponi una mega super infinita coalizione contro Berlusconi, del tipo: tutti quelli che hanno sempre perso salgano sulla stessa barca! Così sembrerete un branco di disperati, che non sanno proprio che pesci prendere, e gli anti-berlusconiani non vedranno di certo in voi la speranza del cambiamento, anzi. Penseranno che il voto a Berlusconi è più utile proprio perché ci sarebbero più possibilità di mettere fine a Berlusconi se ci pensa lui con le sue stesse mani!
S.I.: Sei geniale, affare fatto. Grazie, questa volta l'abbiamo scampata grossa: ci hai salvato da una possibile vittoria...



30 gennaio 2011

Ci siamo scordati la politica

In 2 ore di trasmissione gli esponenti del Pdl non hanno risposto al quesito: al di là di quello che decideranno i giudici, quali sono le loro considerazioni politiche sul caso Ruby?



14 gennaio 2011

Hahaha


Indagata per favoreggiamento della prostituzione sia adulta che minorile, la consigliera regionale Minetti se la ride.
Forse del fatto che su nostro libro paga questi signori continuano a prenderci per il culo, e a noi questa cosa sembra piacere molto?


14 dicembre 2010

Comunque vada...

... Sappiamo che Bonnie e Clyde non si fanno mai trovare impreparati:

Lucidalabbra e Ipad usato come specchio per lei.

Occhiali da sole stile VIP in incognito per lui.

Comincio a pensare che tutta questa classe cui ci hanno abituati quasi quasi mi mancherà!



28 ottobre 2010

La Nicole! Ma non era quella dei denti di B.?

Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl, indagata per favoreggiamento alla prostituzione per il "bunga bunga". Ma vi ricordate di quale Nicole Minetti stiamo parlando?!


30 agosto 2010

Mamma li libici


E adesso come la mettiamo con quelli che votano il pacchetto Berlusca+Lega per paura del musulmano invasore?


5 agosto 2010

Una proposta per inquinare meno


A voi una scena del genere sembra normale - che i deputati della Repubblica si mettano a inneggiare l'ingresso del Primo ministro a suon di "Silvio, Silvio, Silvio", manco fosse Totti festeggiato dai tifosi della Roma dopo la vittoria dello scudetto?
A me no, anzi, mi spaventa, o meglio, rafforza la mia paura dei tempi che viviamo. Quei deputati sono gli stessi che per esercitare il loro servizio nei confronti della Repubblica dovrebbero controllare il mandato del Presidente del Consiglio e, se negativo, sfiduciarlo.
Vi è anche solo una speranza che questi esseri possano essere razionali e lucidi nel giudicare l'operato di Silvio Berlusconi?
A questo punto, tanto varrebbe che i parlamentari del Pdl/Lega delegassero il voto ai loro due leader, anziché sbattersi per presenziare in Parlamento e votare com'è stato loro comandato di fare.
Ci sarebbero meno auto blu e inquinamento in giro.

P.S. Bravo Franceschini: ieri mi è proprio piaciuto.



30 luglio 2010

Sentenza comica

Ma dico, l'avete letto il documento ufficiale di espulsione di Fini dal Pdl?! Di seguito alcuni dei punti che io ho trovato più esilaranti, intervellati da... Come chiamarle... Rettifiche!
Non si tratta beninteso di mettere in discussione la possibilita’ di esprimere il proprio dissenso in un partito democratico, possibilita’ che non e’ mai stata minimamente limitata o resa impossibile. Al contrario, il Pdl si e’ contraddistinto dal momento in cui e’ stato fondato per l’ampia discussione che si e’ svolta all’interno degli organismi democraticamente eletti.
Art. 15 dello Statuto del Pdl: "Il Presidente nazionale del Popolo della Libertà è eletto dal Congresso nazionale con apposita votazione, anche per alzata di mano".
Sulla legge elettorale, vi e’ stata una apertura inaspettata a tesi che contrastano con le costanti posizioni tenute da sempre dal centro-destra e dallo stesso Fini.
Roberto Calderoli, primo firmatario della modifica della legge elettorale: "è una porcata".
Il PdL proseguira’ con decisione nell’opera di difesa della legalita’, a tutti i livelli, ma non possiamo accettare giudizi sommari fondati su anticipazioni mediatiche.
L'ex ministro Brancher condannato a due anni di carcere.
Per queste ragioni questo ufficio di Presidenza considera le posizioni dell’On. Fini assolutamente incompatibili con i principi ispiratori del Popolo della Liberta’, con gli impegni assunti con gli elettori e con l’attivita’ politica del Popolo della Liberta’.
E questo ci rincuora assai.


25 luglio 2010

(In)subordinati

Maurizio Lupi sul caso Granata:
Tutti si ricordino che senza Berlusconi non sarebbero stati in Parlamento e tutti si ricordino che sono stati eletti nel Pdl e hanno sottoscritto il programma del partito.
Anziché invocare il degradante stato di subordinazione in cui si trovano i parlamentari oggi -che possono candidarsi soltanto se appositamente inseriti nella lista elettorale dal capo del partito - per richiamare Granata all'ordine, non sarebbe il caso di mettere le mani su quella porcata di legge elettorale?
Questione di priorità.



6 luglio 2010

"Scegli una donna per cambiare"


E basta con questa storia della meteorina, vinsi un concorso di moda e il premio fu quello di partecipare ad alcune registrazioni del Meteo del Tg di Fede. Da allora nessuna comparsata in tv. Ho fatto seriamente politica.

Poco più di 4000 preferenze, 31esima su 32 candidati.

Promossa a assessore provinciale delle politiche giovanili e pari opportunità.

Berlusconi: è l’unico che crede e investe sui giovani.

Sì, certo. Investirebbe anche su di me, che sono piatta e non ho esperienze da velina nel curriculum?


1 luglio 2010

Votatemi: sposa, Papa e... Trans


Per quanto mi riguarda, ognuno è liberissimo di fare quello che vuole, nel suo privato.
Ma nel momento in cui un uomo politico vuole rendere il suo privato pubblico, oppure quando vuole imporre per via legislativa una determinata morale, rendendola quindi obbligatoria a tutti, allora non può chiedere la riservatezza quando gli fa più comodo.
Come nel caso di Pier Paolo Zaccai, il consigliere provinciale del Pdl beccato a fare un comizio dal terrazzino di un trans, dopo un festino a base di sesso e droga. Se andate a sbirciare sul suo sito, oltre a foto come quella sopra in cui sta con Ratzinger poco prima che diventasse papa, troverete una sorta di album familiare, testimonianze del matrimonio incluse.
Ho la vaga sensazione che a breve ci troveremo di fronte alla richiesta di perdono. Badate bene: le scuse non saranno dirette ai trans di cui ha usufruito (al momento sotto il controllo della polizia e a breve tartassati dai media), o ai suoi elettori (magari convinti grazie alle foto matrimoniali), bensì al Papa, magari tramite letterina, e così sarà tutto cancellato.
E mai che si possa imparare da episodi di questo tipo una regola semplice semplice: tu lascia stare me che nel mio privato mi faccio i cavoli miei, che io lascio stare te.
Di più: di quello che fai, a doverti immaginare nudo su un terrazzino a blaterare delle politicherie, ne farei proprio a meno.



19 giugno 2010

Pappardella pidiellina (forse)

Ogni tanto qualche illuminato c'è, anche nel Pdl.
A fianco della proposta di legge della senatrice radicale Donatella Poretti, infatti, quest'anno anche Lucio Malan, senatore Pdl, ha presentato un emendamento alla finanziaria per legalizzare e tassare la prostituzione. A prescindere dalle eccessive considerazioni economiche relative alla proposta (si vuole "fare cassa, [...] si potrebbe arrivare a un gettito fiscale di un miliardo, un miliardo e mezzo di euro l`anno per un giro d`affari di 7 miliardi"), l'intenzione è buona. Proprio per questo, sappiamo già da ora che non farà strada.
Senza alcuna sorpresa, infatti, il ministro Carfagna dimostra di anteporre le sue convinzioni a quelle delle prostitute, che sarebbero le prime a voler pagare le tasse, e quindi a usufruire di contributi e prestazioni sanitarie. Ha detto:
Un`attività come quella della prostituzione che viene svolta sulla pelle delle donne non può essere certamente legalizzata, né lo Stato, nemmeno in un momento di crisi economica, può sostituirsi allo sfruttatore e lucrare sui loschi traffici delle organizzazioni criminali.
Ma veramente il ministro ritiene che la legalizzazione della prostituzione riguardi la tratta, e non le donne che lo fanno per libera scelta (poi si può disquisire su quanto questa scelta sia libera, ma non è di certo abbandonandole a se stesse che si risolve il quesito)?
Come per la droga, anche per la prostituzione vale lo stesso: lasciando i fenomeni nell'illegalità, non si fa altro che incrementare le casse della criminalità organizzata, e non viceversa, dando così una bella mano alla schiavitù.
Spero vivamente che la Carfagna ci volesse dare a bere una pappardella pidiellina, perché se così non fosse, c'è da credere che nei suoi due anni da ministro non abbia imparato un gran che.


18 giugno 2010

Quanto me costi

Considerato che abbiamo già i seguenti ministeri:
  • rapporti con le regioni;
  • attuazione del programma di governo;
  • pubblica amministrazione e l'innovazione;
  • riforme per il federalismo;
  • semplificazione normativa.
Era proprio necessaria l'istituzione del ministero per l'attuazione del federalismo?
Ma 'sto federalismo, che doveva servire per diminuire i costi e semplificare le decisioni, quanto ci sta costando?
Mi sembra che il Berlusca stia facendo di tutto per tenere in piedi il governo a suon di poltrone.
La domanda sorge spontanea: ma chi è più ladrona oggi, Roma o la Padania?



15 giugno 2010

Marzulliamo

Gianfranco Fini, si faccia una domanda e sia dia una risposta:
Perché tanta fretta sulle intercettazioni, perché correre tanto prima delle vacanze estive come se ci fosse qualche nemico da combattere?
La prendiamo anche come risposta.


L'amore (omo) vince sempre sul Pdl

Quando si dice che torna tutto indietro: chissà che penseranno quelli del Pdl sull'utilizzo del loro slogan "l'amore vince sempre sull'odio" per la campagna a favore delle coppie gay.
Che dite, l'hanno preso in quel posto?!



26 maggio 2010

Tranquilli, ci pensa la Brambilla

Va bene il pluralismo, ma sembra che nel Pdl non ci sia molta chiarezza su come rilanciare il turismo nel nostro paese.
Ad aprire le danze è stata Mariastella Gelmini, che non è il ministro del turismo, badate bene, bensì dell'istruzione:
Posticipare l’apertura dell’anno scolastico [a dopo il 30 settembre] potrebbe aiutare molte famiglie e dare anche un aiuto al settore turistico. [...] Il nostro paese vive di turismo e a settembre si possono avere migliori opportunità economiche per le vacanze.
Mah, la neomamma Gelmini mi sembra un po' distante dalle altre mamme lavoratrici, che con un posticipo del genere, sarebbero costrette o a lasciare il lavoro, oppure a far trascorrere ai bambini il periodo di vacanza davanti alla tv. Ah, giusto, ne sarebbe felice il premier. Che ingenua.
Nel frattempo la Lega si organizza, e vuole dissuadere gli italiani dall'andare nella capitale. Il Consiglio dei ministri, infatti, ha varato il "contribuito di soggiorno" per le strutture ricettive della città di Roma, fino all'importo massimo di 10 euro per notte, che dovranno versare i turisti.
Berbabò Bocca, presidente di Federalberghi, commenta così:
È un'assurdità. È incredibile che anziché penalizzare quelli che visitano Roma di passaggio, senza lasciare alcuna ricchezza, finiscano nel mirino i turisti che invece la arricchiscono soggiornando negli alberghi, costringendoli a pagare una tassa. Mi sembra di ricordare che questo governo avesse nel suo programma l'abbassamento dell'Iva per gli alberghi, che al contrario sono rimasti fermi al 10%, contro il 5 della Francia e il 7,5% della Spagna.
Amici, non tutto è perduto, però. Per chi ha a cuore il turismo ci pensa Michela Vittoria Brambilla, la ministra preposta alla promozione del nostro paese:
Al prossimo Consiglio dei ministri presenterò un disegno di legge per promuovere e sostenere lo sviluppo del turismo del golf con la nascita di nuovi campi da gioco e strutture ricettive in Italia.
Con la crisi economica e i tempi che corrono, tale norma cade proprio a fagiuolo.
Che tempismo. Ma soprattutto, che confusione.