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15 febbraio 2012

L'importante è non farsi capire

[Sotto la risposta dell'autore-attore]
Cosa vorranno dire i Giovani democratici con questa campagna pubblicitaria: che il loro unico modo per fare tesserare qualcuno è con la minaccia della violenza?
Il problema è che non è solo di cattivo gusto: con le infiltrazioni mafiose sulle primarie di Napoli e considerando che questi Giovani democratici sono di Catania, magari avrebbero potuto puntare su un altro messaggio. Come mi ha scritto chi mi ha segnalato questo video, in "una terra, quella siciliana, dilaniata dalla mafia", si sarebbero potuti ricordare "Falcone, Borsellino, Fava".
Questi giovani dimostrano di aver fatto propria la lezione di grandi: l'importante è non farsi capire, oppure mandare il messaggio opposto a quello stabilito.

Ciao Giulia, sono Matteo Flamigni dei Giovani Democratici di Catania e ho concepito (oltre che recitato come attore principale) lo spot che hai pubblicato.
Mi spiace che tu l'abbia vista in questo modo, lo spot (dell'anno scorso) voleva fare il verso alla famosa pubblicità del formaggio "Panda" che è molto imitata in vari filmati fatti in casa. Sono stato scelto io perchè il più fisicamente rassomigliante all'animale. All'inizio avevamo pensato di far apparire, come nella pubblicità, un enorme panda di peluche, ma poi visto il mio peculiare aspetto fisico orsino si è proposto che facessi io la parte del panda.
Si voleva anche fare dell'ironia sull'idea che il tesseramento ai partiti sia qualcosa di losco e omertoso facendone una parodia, piuttosto che evitando di parlarne, visto che quando si parla di "tesserare" è proprio la visione sempre più negativa di questo concetto il primo problema che viene alla mente.
Insomma voleva essere una cosa simpatica e non ha niente a che vedere con l'intimidazione. Mi spiace non ti abbia fatto sorridere.
Abbiamo fatto anche un video più serio, se vuoi te lo mando.
Con affetto, un tuo ammiratore.



15 dicembre 2011

Le norme ad personam dei Giovani dem/2

Il segretario dei Giovani Dem mi dà della Minzolini ma ammette, a sua insaputa, d'invitare chi gli pare alla direzione, visto che per giustificare la mia esclusione (che nessuno mi ha comunicato), dice che sono esclusi "gli iscritti ad altri partiti, radicali compresi". La sottoscritta non è iscritta a nessun partito, e non mi pare che esistesse una norma di questo genere. Altra norma ad personam, per l'appunto. Ma come si fa a promuovere la legalità, finalità del PD, se si è i primi a trasgredire le regole?


13 dicembre 2011

Le norme ad personam dei Giovani Dem

Bei tempi quelli delle primarie dei Giovani democratici e della battaglia per la certezza delle regole e la democrazia!
Fortuna che loro ogni tanto si fanno sentire. Purtroppo, però, sempre per situazioni quantomeno ambigue.
Ne parlo su Il Fatto quotidiano.


18 aprile 2011

Folgorati sulla via di Raciti

Un altro rimasto folgorato sulla via di Fausto Raciti, segretario dei Giovani Dem. Alla domanda del giornalista su come concretizzare le sue irrealistiche idee economiche (grazie alle quali il Pd continuerà a perdere), il grande leader rispose: "Questo conferma che Il Fatto è un giornale di destra". D'Alema, ti prego, non ci lasciare in mano a costoro!


18 marzo 2011

Il Nostradamus dei Giovani Dem

Un uccellino mi ha detto che per ottobre 2011 è previsto il congresso dei Giovani Democratici e... Indovinate un po'? Mi ha già detto il nome del futuro Segretario!
Sarà che io frequento solo uccelli del malaugurio, ma il successore di Fausto Raciti dovrebbe essere Andrea Baldini, attuale responsabile dell'organizzazione dei GD.
Vedremo se l'uccellino informatore è il nuovo Nostradamus oppure solo un gran chiacchierone. Nel frattempo, però, invito tutti a monitorare la situazione per far sì che non avvenga il fattaccio di 3 anni fa, quando il già designato Fausto Raciti vinse con quasi l'80% dei voti (anche se siamo ancora in attesa dei risultati ufficiali...) e con afflussi elettorali quantomeno bizzarri (Milano 800 votanti - prima io, Bari 8000 votanti - primo lui).
E poi scusate, piccola nota a margine: ma proprio i giovani hanno eliminato le primarie? Mah.
P.S. Ovviamente sul sito dei Giovani Dem non troverete nessuna informazione a riguardo, anche perché gli ultimi post risalgono al lontano 2010...



23 gennaio 2011

Smania giovanile


Sapete come io sia affezionata ai Giovani Democratici, considerate le intense elezioni primarie cui ho partecipato due anni e mezzo fa (e no, non partecipo alla direzione nazionale di cui sarei membro, considerato che viene convocata sempre in giorno feriale e inoltre alle due cui ho partecipato mi sembrava che le decisioni si prendessero nei piani sottostanti - precisamente al secondo piano, mentre noi eravamo al terzo).
E allora ogni tanto m'imbatto sul sito internet dei Giovani Dem, per vedere cosa combinano.
Purtroppo devo constatare non un gran che. Due campagne in due anni e mezzo, come potete vedere sopra e qui: "stranieri di nome, italiani di fatto" e "contro l'omofobia".
Avanti di questo passo, entro 6 mesi dovrebbe uscire la terza campagna.
Quando si parla di smania giovanile...



21 giugno 2010

Il disagio dei "compagni"

Sulla polemica dell'iscrizione dei massoni al partito ho lasciato correre.
Ma all'ennesima polemica inutile sento il bisogno di esprimermi: BASTA!
L'ultimo dibattito di profonda caratura culturale, sociale ed economica del Partito democratico riguarda l'utilizzo dell'appellativo "compagni". Alcuni giovani democratici hanno sentito l'esigenza di inviare una lettera al segretario Bersani, corredata di pubblicazione, per dire il loro fermo no:
Ti scriviamo perché vorremmo renderti cosciente del nostro disagio di fronte a parole e comportamenti che guardano in maniera ingiustificatamente romantica al passato. Vogliamo parlarti di come questo nostro disagio, di fronte a una nostalgia che acceca la nostra prospettiva del partito e del paese, si stia trasformando in delusione e di come questa delusione ci stia colpendo ai fianchi.
Il bello è che il loro disagio non è avvenuto a fronte di una disposizione statutaria del Pd, che prevede che d'ora in poi tutti gli iscritti al partito debbano chiamarsi fra di loro "compagni". Al contrario, il loro disappunto è nato dopo che Fabrizio Gifuni, attore non tesserato, li ha salutati così: "Compagne e compagni... è tanto che volevo dirlo!".
Mi sento di suggerire a questi miei probabili coetanei di sentire il disagio per ben altre questioni, sono qui a offrirgliene alcune:
  • manovra finanziaria da 25 miliardi che taglierà la spesa sociale;
  • ddl intercettazioni che potrebbe rappresentare una scure al lavoro della magistratura e all'informazione;
  • una corruzione che sta colpendo le più alte cariche del nostro governo e non solo (pure il Vaticano sembra si sia divertito) e che ci sta facendo ripiombare in una Tangentopoli 2;
  • per problemi più vicini a noi, ve la butto lì: in alcune parti d'Italia la disoccupazione giovanile raggiunge vette di quasi il 50%.
Se tutto ciò non vi basta, allora torniamo a pensare ai massoni oppure ai compagni.
Ma prima, vi prego, occupiamoci della merda che già c'abbiamo, senza tirarcene altra addosso.



6 aprile 2010

AAA Gd cercasi

Vi stupirò: sono d'accordo con Beppe Fioroni.
Che dice:
Basta col feticcio ridicolo del giovanilismo. Così non ci sto, non andiamo da nessuna parte. La giaculatoria [a mettere in pista i giovani per salvare il Pd] si risolve puntualmente nei giochetti del manovratore di turno che si circonda di giovani leve ma soltanto per poter gestire tutto da solo.
Ha proprio ragione Fioroni: i capibastone che si attorniano di giovani leve per urlare "con me tante facce nuove" sono scene da brivido.
Però anche i giovani che fanno tanto per ottenere un posto decisionale, e una volta vinto, non fanno nulla, sono altrettanto da brivido.
A proposito: ma che fine hanno fatto i Giovani democratici?
Dopo la convocazione della direzione di ottobre, alla quale non ho potuto partecipare perché opportunamente convocata in giorno feriale, non ho sentito più nulla.
Se si va a vedere la pagina "Campagne" del sito dei Gd si rimane di stucco per il vuoto di proposta (e protesta).
E tutto il casino delle primarie di ormai un anno e mezzo fa, l'abbiamo fatto per cosa? Per un paio di comunicati dei giovani dirigenti da pubblicare sul sito? Sulla homepage, ad esempio, Parisi si dice preoccupato per l'escalation di violenza in Israele (questo a marzo, ma forse la Pasqua, digestione compresa, ha rallentato un po' l'aggiornamento del sito), e siamo tutti d'accordo con lui, ma qualche sforzo in più, una presa di posizione su qualsiasi argomento dell'universo mondo, si potrebbe fare, non trovate?
Se c'è qualcuno animato ancora da una speranza di mobilitazione, convinto che i Giovani democratici abbiano un senso, batta un colpo.



27 novembre 2009

La domenica non mi lasciare sola!

Leggo oggi sul Venerdì di Repubblica una dichiarazione di Fausto Raciti, segretario dei Giovani Dem:
Giulia non la vediamo da mesi. Mi sembra che le primarie, per lei, siano state un trampolino.
E' vero, con Fausto e con gli altri componenti della Direzione nazionale dei Giovani Dem non ci vediamo da mesi.
Questa l'ultima convocazione della riunione:
A causa di problemi di partecipazione la Direzione nazionale convocata per l'8 ottobre è posticipata al 13 ottobre, dalle ore 11,00 in Via S. Andrea delle Fratte 12, con il medesimo ordine del giorno:
1. Approvazione dello statuto dei Giovani democratici
2. Votazione documento politico in vista delle elezioni primarie del 25
ottobre
3. Varie ed eventuali
E questa la mia risposta:
Caro Fausto,
purtroppo non potrò partecipare alla direzione, perché essendo un giorno lavorativo non ho l'occasione di liberarmi.
Mi dispiace, perché avrei voluto sottoporre all'attenzione dei Giovani Democratici la questione dei Radicali: all'ultimo Comitato nazionale la mozione generale ha invitato i parlamentari radicali "eletti nelle liste del Pd, di valutare in piena autonomia se sia ancora compatibile la loro presenza nell’ambito dei gruppi parlamentari della Camera e del Senato".
Sarebbe stata un'occasione utile per i Giovani Democratici di costituirsi come parte politica attiva del Pd, nel decidere quale debba essere la sua direzione e progetto politico.
A presto,
Giulia
Con un po' di preavviso e una riunione fissata nel finesettimana, la partecipazione alla prossima Direzione sarebbe un'occasione opportuna per salutare il nuovo corso di Bersani, che intervenuto all'ultimo congresso di Radicali Italiani, ha ribadito l'importanza della componente radicale in una coalizione di centro-sinistra per l'alternativa all'attuale governo.
E come Giovani Dem vogliamo batterci per la RU486 e per la verità e la giustizia rispetto a ciò che avviene nelle carceri?



7 novembre 2009

SOS: spazio ai giovani (forse meglio di no...)

Nel periodo di antipolitica che stiamo vivendo, una frase costante che si sente ogni volta che si parla di riforma dei partiti è: "diamo spazio ai giovani". 
Se questo assioma fosse messo in pratica, così, ex abrupto, secondo me avremmo molto più da temere che non nella situazione attuale, in cui lo spazio è tutto, o quasi, dei vecchi. Mi spiego.
Si è tenuta oggi l'Assemblea del Partito democratico, in cui sono stati votati parte degli organi dirigenti. Dopo una campagna elettorale infinita in cui si sono contrapposte tre mozioni che corrispondevano ai tre candidati alla segreteria, il vincente Bersani non ha approfittato del suo ampio consenso per cancellare gli avversari dal panorama del Pd, anzi: ha nominato come suoi vicepresidenti Marina Sereni, franceschiniana, e Ivan Scalfarotto, mariniano. Dopo le uscite di Rutelli, Cacciari, Calearo, il pluralismo portato a classe dirigente può trasformarsi nella via maestra per riportare il Pd agli albori, a quel partito a vocazione maggioritaria che aveva l'ambizione di andare al governo (sembra ora così lontano...).
Torniamo quindi alla cantilena "diamo spazio ai giovani". Poco meno di un anno fa si sono tenute le primarie dei Giovani Democratici, per esattezza il 21 novembre 2008. Il vincitore è stato Fausto Raciti, con percentuali bulgare che si raccomandano nelle migliori elezioni contese. Che fine hanno fatto Salvatore Bruno, Dario Marini, e la sottoscritta, ossia gli altri candidati alla segreteria nazionale, e con loro tutti i candidati di riferimento? Soltanto ai tre candidati sconfitti è stato riservato un bel posticino nella Direzione nazionale dei Gd, organo che conta all'attivo circa 200 componenti, e solo perché tale collocazione era già prevista nel regolamento. 
E la Segreteria, cioè l'organo decisionale dei Gd? I componenti, tutti di nomina racitiana, guarda caso sono tutti racitiani. Il vincitore avrà pensato, infatti, che nomine come quelle di Hillary alla segreteria di Stato sono troppo democristiane, e ha preferito quindi fare una segreteria 100% Raciti. E le commissioni statuto, organizzazione, e una terza di cui non ricordo la missione, anche lì neanche un rappresentante delle altre realtà democratiche? Ma quelle non facciamole proprio, che i Gd hanno un'agenda fitta, tante cose a cui pensare, altro che tutti questi formalismi.
Ah sì, scusate, ma al momento mi sfugge: cosa hanno fatto finora i Gd? Sarà sicuramente per un mio vuoto di memoria, per carità, ma al momento proprio non mi sovviene niente. 
Ma sì, ora ci sono: hanno chiesto spazio ai giovani.



19 ottobre 2009

Voti imbrigliati

Dal Corsera di oggi, pagina 14:
Una tessera ogni dieci del Pd è stata rilasciata a Napoli.
A Napoli c'è più del doppio degli iscritti che a Roma.
A San Giuseppe Vesuviano e a Casamarcio, per esempio, ci sono più iscritti che elettori.
Marino ha preso una media del 10% dei voti; al Sud il 3.
Marino ha denunciato tesseramenti falsi in Calabria.
Alla mente mi sovvengono i bei vecchi ricordi delle primarie dei Giovani Dem:
Votanti in Lombardia 4000, in Basilicata 8000.
Votanti a Milano 800, a Bari 8000.
Vinsi a Milano, in Trentino, in Valle d'Aosta (25 votanti). Raccolsi percentuali del 3% al Sud.
Elezioni annullate a Palermo, a causa di brogli nella disposizione dei seggi.
Siamo ancora in attesa dei dati ufficiali, visto che a causa delle numerose segnalazioni di irregolarità, l'on. Andrea Orlando, garante delle primarie del Pd giovani, decise di accettare i soli dati elettorali garanti da supervisori scelti da lui. Pervennero quelli di tre regioni, se non ricordo male.
Auguriamo al Pd dei grandi di non avere la stessa tempistica di quello dei piccoli, considerando che noi siamo ancora in attesa (elezioni nel novembre 2008) dei risultati ufficiali.