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16 luglio 2010

Selvaggia aggressione fisica




1 luglio 2010

Votatemi: sposa, Papa e... Trans


Per quanto mi riguarda, ognuno è liberissimo di fare quello che vuole, nel suo privato.
Ma nel momento in cui un uomo politico vuole rendere il suo privato pubblico, oppure quando vuole imporre per via legislativa una determinata morale, rendendola quindi obbligatoria a tutti, allora non può chiedere la riservatezza quando gli fa più comodo.
Come nel caso di Pier Paolo Zaccai, il consigliere provinciale del Pdl beccato a fare un comizio dal terrazzino di un trans, dopo un festino a base di sesso e droga. Se andate a sbirciare sul suo sito, oltre a foto come quella sopra in cui sta con Ratzinger poco prima che diventasse papa, troverete una sorta di album familiare, testimonianze del matrimonio incluse.
Ho la vaga sensazione che a breve ci troveremo di fronte alla richiesta di perdono. Badate bene: le scuse non saranno dirette ai trans di cui ha usufruito (al momento sotto il controllo della polizia e a breve tartassati dai media), o ai suoi elettori (magari convinti grazie alle foto matrimoniali), bensì al Papa, magari tramite letterina, e così sarà tutto cancellato.
E mai che si possa imparare da episodi di questo tipo una regola semplice semplice: tu lascia stare me che nel mio privato mi faccio i cavoli miei, che io lascio stare te.
Di più: di quello che fai, a doverti immaginare nudo su un terrazzino a blaterare delle politicherie, ne farei proprio a meno.