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15 novembre 2011
Incongruenza da spread
Fatemi capire: Bocchino compra i titoli di stato come gesto patriottico e poi dice cavolate su Monti per far schizzare lo spread e mandarci tutti gambe all'aria? Aggiotaggio?
12 luglio 2010
Le pubblichiamo o no?

Prendiamo ad esempio quello che ha detto Bocchino:
Sarà quello che verrà fuori che porterà Verdini a dimettersi: noi abbiamo visto finora solo una parte delle intercettazioni, quella relativa alle responsabilità addebitate agli altri indagati. Ma quando emergeranno le intercettazioni, è difficile che riesca a resistere. [...] Credo che ci sia ben poco dal punto di vista penale, ma per il resto pongono un grave problema di opportunità.Bocchino si riferisce all'inchiesta sull'eolico in Sardegna, dalla quale Verdini (fanno sapere dal suo staff) non avrebbe ricevuto neanche un avviso di garanzia. E' lo stesso Bocchino, infatti, a specificare che forse dal punto di vista penale non c'è niente. Infatti, una cosa sono le inchieste giudiziarie, una cosa l'opportunità politica: non tutto ciò che in politica è deprecabile e a dir poco sconveniente è penalmente perseguibile.
Ora, secondo gli amici liberali, queste intercettazioni non andrebbero pubblicate. Fra poco potrebbero essere accontentati: il 29 luglio partirà la votazione alla Camera e il ddl intercettazioni potrebbe diventare legge.
Cosa succederebbe a quel punto? Molto probabilmente, quello che Bocchino ha potuto leggere "nelle 60 pagine del gip" verrebbe trasferito in un riassunto redatto da non si sa chi, e soprattutto vicino a chi, e pubblicato solo alla fine delle indagini. Il che significa che Verdini intanto continuerebbe a farsi gli affaretti suoi e di quella che si delinea come la nuova P2, riuscirebbe forse a destituire un rispettabile uomo delle istituzioni per un Cosentino condannato per camorra qualsiasi, e a farsi un sacco di soldi in altre imprese tipo quella dell'eolico mettendo i soldi nella sua banca, rimanendo ovviamente coordinatore del Pdl e deputato della Repubblica. Tutto ciò assolutamente indisturbato e con un'opinione pubblica all'oscuro di tutto.
Allora, amici liberali, non è proprio la libertà di stampa il diritto fondamentale che porta al compimento dell'einaudiano "conoscere per deliberare"?
Non abbiamo ancora imparato la lezione dei padri costituenti americani, che con le parole di Jefferson già duecento anni fa ritennero che:
Il nostro primo obiettivo dovrebbe essere dunque, di lasciare aperte all'essere umano tutte le vie che portano alla verità?
No perché, amici liberali, potete sempre decidere di preferire Berlusconi a Jefferson, quando dice che:
La libertà di stampa non è un diritto assoluto.Sono liberale anch'io, e qualcosina me l'hanno fatta pure studiare. Questa storia della "riservatezza" non si regge in piedi, e fra Jefferson e Berlusconi, mi sa tanto che è più liberale il primo.
Allora amici liberali, ancora convinti che queste intercettazioni non vadano proprio pubblicate?
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21 aprile 2010
16 aprile 2010
Se ghiama demmocrazia

Parliamo di un partito in cui non si è mai riunita la direzione nazionale, in cui l'ufficio di presidenza viene convocato poco e spesso in modo informale, alla presenza di persone che non ne fanno parte. Un partito vero deve fare funzionare i suoi organismi, deve discutere al proprio interno, deve affrontare i problemi, sciogliere i nodi.Si chiama democrazia interna nei partiti, e in questo caso l'assenza di democrazia nel Popolo della libertà (e in quasi tutti i partiti italiani).
Speriamo di avere i finiani dalla nostra.
Noi è da un po' che diciamo che uno dei mali della partitocrazia italiana è la mancanza di regole per i partiti.
Che però i soldi pubblici se li prendono. Eccome.
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15 aprile 2010
Vatte a fidà

Questa l'intervista a Bocchino in cui avrebbe detto: "Meglio un Premier gay che leghista":
Klaus Davi: “Faccia un po’ di provocazione, ci deve aiutare. Lei ha detto: un premier leghista no, è improbabile… un premier invece omosessuale del PdL o votato dal popolo – se quand’anche Berlusconi andasse alla presidenza della Repubblica o comunque succedesse qualcosa a Berlusconi, non glielo auguriamo nè io nè lei – sì pero. Giusto?”Da questo blog ci scusiamo con il suddetto Bocchino e continuiamo a riflettere sul bassissimo livello dei giornali italiani...
Italo Bocchino: “Ma guardi, io ho detto: un premier leghista mi pare assai improbabile, è difficile che un paese possa avere a capo del governo chi rappresenta solo un’area del paese. Il premier omosessuale, voglio dire… non può esserci alcuna discriminazione, io sono contro le discriminazioni dell’orientamento sessuale e quindi per me un omosessuale può fare quello che può fare un eterosessuale in questo paese”.
Klaus Davi: “Quindi ha più probabilità un premier omosessuale del Pdl o votato dalla gente che un premier leghista per un semplice fatto: che il leghismo rappresenta un’area. E’ corretto?”
Italo Bocchino: “Beh, detta così non è proprio uguale… sembra il titolo”
Interruzione di Klaus Davi: “Beh, Gasparri ha già detto sì ad un premier gay, non è che stiamo…”
Italo Bocchino: “No, no, ma questo lo so bene…L’ho detto anche io, sì, ma non è che è più probabile rispetto al leghista… Il leghista è improbabile per una ragione…. il leghista è improbabile per una ragione di limite territoriale che ha la Lega. Come può governare l’intero paese chi ne rappresenta solo una parte. Invece il gay che è, diciamo, difficile dal punto di vista del costume e della cultura del paese… ma nel momento in cui ci fosse un candidato che è eletto, non ci trovo nulla di strano”.
E poi si dice la disinformazione.
14 aprile 2010
Battuta (battuta?) infelice

Meglio un Premier gay che leghista.Massimo Bordin a Stampa e regime:
Non si capisce se l'offesa fosse indirizzata ai leghisti oppure ai gay.
2 aprile 2010
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